Cronaca dell'inaugurazione del monumento a ricordo dell'Esercito Polacco. Torino, 24 novembre 2007.
Data: 26-11-2007Autore: ALBERTO TURINETTI DI PRIEROCategorie: CronacheTag: #today, commemorazioni, monumenti, polonia

INAUGURAZIONE MONUMENTO A RICORDO DELL'ESERCITO POLACCO

A Torino, il 24 novembre 2007, è stato inaugurato un cippo-monumento dedicato a tutti i Polacchi che hanno combattuto in Italia ed ai caduti del 2° Corpo del generale Wladyslaw Anders.

Alla presenza del ministro degli ex combattenti e dei perseguitati politici del governo polacco, Janusz Krupski, del console generale di Polonia a Milano, Adam Szymczyk, e del presidente del Consiglio Comunale di Torino, Giuseppe Castronovo, la cerimonia si è svolta in un’atmosfera di sentito raccoglimento da parte di un folto pubblico polacco ed italiano.
Sullo sfondo della collina torinese, in un’ampia cornice di verde, hanno fatto ala al monumento i rappresentanti delle Associazioni d’Arma, il gonfalone della Città ed un picchetto militare composto quasi tutto da ragazze che hanno intonato l’Inno di Mameli senza accompagnamento musicale, ma trascinando nel canto tutti i presenti.

Questo monumento è stato fortemente e caparbiamente voluto dall’ingegner Mieczyslaw Rasjei, presidente della Comunità Polacca di Torino e reduce della campagna d’Italia, recentemente scomparso. Esso è stato posto non solo a ricordo dei caduti sul suolo del nostro Paese, ma anche a ricordo di quei reduci che nel dopoguerra si sono stabiliti nella Città, dando vita ad un sodalizio benemerito per le sue tante attività a favore dell’amicizia secolare che unisce Italia e Polonia.
Il ministro Janusz Krupski ha voluto insignire di un’onorificenza sei cittadini italiani che si sono distinti nella loro opera a favore dell’amicizia Italo-Polacca e della memoria dei tragici avvenimenti della II guerra mondiale; fra questi, Romano Neri, nativo di Acquafondata (Frosinone), entusiasta promotore dell’opera di restauro e di recupero della famosa croce eretta nel suo paese di origine dai soldati polacchi nel 1944.

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