Scheda bibliografica
Pierre Ichac
Nous marchions vers la France
Amiot-Dumont - Paris, 1954
Reperibilità: DIFFICILE
Formato: 22x16, pagine: 286, lingua: francese.
L'autore, già noto giornalista prima del 1940, è stato corrispondente di guerra in Tunisia, in Corsica, in Italia ed in Francia. I vari capitoli del libro sono altrettanti racconti, esposti con grande brillantezza, su ciò che vide seguendo le truppe.
Tra le molte sorprese che questo libro riserva al lettore, vi è un'intervista ad uno sparuto gruppo di profughi cassinati a Venafro, scampati prima al bombardamento dell'Abbazia, poi a quello di Cassino, dove erano ritornati, riuscendo quindi a raggiungere le linee alleate alla Rocca Janula. Sostengono tutti che nel Monastero non c'era ombra di tedesco e naturalmente, siamo alla fine di marzo del 1944, l'articolo viene bloccato dalla censura.
Molto indicative le parole con le quali descrive l'interesse di un collega della stampa sovietica, il quale, a tutti i costi, desidera scrivere un servizio sui Goumiers, che Ichac conosce bene fin dal Marocco. Questo corrispondente russo ottiene di poter parlare personalmente con alcuni di loro, ma il primo non parla il francese; il secondo è un veterano che risponde che nella sua tribù sono tutti guerrieri da padre in figlio e lui è venuto in Italia per combattere con il suo capitano: una giustificazione paternalista e borghese. Il terzo risponde: "Sulle montagne le genti sono povere... Allora io sono venuto a fare la guerra con i Francesi. E' un buon mestiere: se non vieni ucciso, Incha Allah, guadagni un mucchio di soldi".
Le interviste furono subito bloccate!
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