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LA STORIA DELLA 14ª COMPAGNIA 4° REGGIMENTO, 1ª DIVISIONE PARACADUTISTI (febbraio - maggio 1944)
Data: 11-01-2002Autore: ROBERTO MOLLECategorie: TestimonianzeTag: #febbraio 1944, #maggio 1944, fallschirmjäger, germania, unità-reparti

LA STORIA DELLA 14a COMPAGNIA 4° REGGIMENTO, 1a DIVISIONE PARACADUTISTI (febbraio - maggio 1944)

Introduzione

Il documento che vi propongo con questo articolo è veramente eccezionale; sia tratta della traduzione del diario della 14a compagnia del 4° Reggimento della 1a Divisione Paracadutisti tedeschi che, nel febbraio 1944, venne trasferita, unitamente ad altre unità della stessa Divisione, dal fronte adriatico al fronte di Cassino; la consegna era precisa: "il nemico non deve passare".

Questa compagnia aveva già combattuto a Creta, in Russia, a Salerno e sul fronte Adriatico, distinguendosi per il valore e l'alta motivazione dei suoi componenti.

Sul fronte di Cassino l'unità aveva la propria base nel paese di Roccasecca, che godeva di una posizione strategica ottimale: si trovava infatti a venti chilometri dal fronte di Cassino, riparato tra le montagne e all'imbocco della strada chiamata in dialetto "tracciolino", che i tedeschi avevano denominato Reinhardweig dal nome del maggiore che aveva diretto i lavori di allargamento; questa strada collegava la Valle del Liri con la Valle di Comino, Atina - Terelle - Belmonte Castello.
A Roccasecca vi era inoltre lo snodo ferroviario per Roma ed Avezzano e il paese si trovava sulla confluenza dei percorsi per i rifornimenti che, tramite i sentieri someggiati attravero Colle S.Magno - Terelle - Monte Cairo - Villa S.Lucia, arrivavano fino al fronte dei combattimenti.

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Nelle fotografie precedenti: a sinistra, componenti della 14a Compagnia davanti al municipio di Roccasecca, in un momento di pausa dai combattimenti. A destra lo stesso luogo come si presenta oggi.

Come potrete leggere, gli uomini di questa Compagnia, unitamente alle altre unità dello stesso 4° Battaglione, presero posizione nelle postazioni scavate nella roccia ai piedi delle quote 593 e 569, diventando i protagonisti della battaglia di Cassino. In particolare si distinsero nella difesa della fattoria Albaneta, del Calvario (quota 593 e quota 569) e della città di Cassino; la loro permanenza nel punto più "caldo" di tutto il fronte durò circa tre mesi.

L'episodio principale è sicuramente quello della distruzione dei carri neozelandesi durante l'attacco proveniente dal paese di Caira e dalla strada che gli alleati costruirono appositamente e denominarono "Cavendish Road", avvenimento ben descritto nell'articolo:

CASSINO, 19 MARZO 1944 - MASSA ALBANETA

Il tentativo degli alleati di prendere il Monastero alle spalle non riesce. La Cavendish Road si rivelerà una strada senza uscita.

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La 14a Compagnia, come riportato nel diario del colonnello Doth del 4° Reggimento, fu anche protagonista di un duro combattimento nel borgo del Castello di Roccasecca il 25 maggio 1944, quando fu sottoposta ad uno scontro ravvicinato con gli Indiani dell’8a Armata, prima di ritirarsi nella stessa serata verso le posizione di Monte Grande e Monte Piccolo nei pressi di Arce.

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Nelle fotografie precedenti: il castello di S.Tommaso d'Aquino a Roccasecca, duramente colpito dai combattimenti. A destra come si presenta oggi con sullo sfondo l'ingresso delle gole del Melfa.

Questa estate ho conosciuto un reduce dei feroci combattimenti della battaglia di Cassino: il sig. Wilhelm Niessen, paracadutista della 1a Divisione, 4° Reggimento, 8a Compagnia, 3° plotone. L’incontro è stato veramente emozionante perché il sig. Niessen, purtroppo colpito da un male incurabile, era tornato accompagnato dal figlio per rivedere i luoghi che lo avevano visto, da giovane, testimone di eventi terribili.

Con l’aiuto degli amici Klaus Von Plato e Elisabetta Di Tronchi, egli mi ha raccontato che era arrivato dal fronte adriatico al fronte di Cassino il 20 febbraio 1944, ed aveva preso posizione con i suoi commilitoni presso le caverne e le trincee adiacenti la Masseria Albaneta. Ricordava molto bene che la sua Compagnia aveva la base logistica a Roccasecca, dove venne distaccato dal fronte in due occasioni per un periodo di riposo.

Non ho avuto il coraggio di chiedergli nulla, mi sarebbe sembrato di profanare il suo ricordo di quei giorni. Egli mi ha invece raccontato in dettaglio di quando venne catturato: era il 26 maggio 1944 ed insieme ad altri 15 paracadutisti era rimasto intrappolato nelle gole del Melfa, a Roccasecca, e venne preso prigioniero dalle truppe Indiane lungo la strada chiamata in dialetto "tracciolino".

I soldati Indiani li maltrattarono, mettendoli in fila perché li volevano fucilare; vennero salvati dal provvidenziale arrivo di un ufficiale inglese. Venne portato in prigionia in Africa dove rimase quattro anni; una volta liberato tornò in Germania. Al termine della sua visita in Italia, prima di ripartire, è voluto tornare, dopo 57 anni, nel "tracciolino"; un momento veramente emozionante.

Di quanto narratomi da Niessen ho avuto riscontro anche dall'altra "parte", ovvero dalla fonte dell'8a Armata Indiana. In "The Tiger Triumphs" viene riportato che il 27 maggio 1944, due giorni dopo la liberazione di Roccasecca, una forza mobile composta dal 6° Lancieri, 3/8 Punjabs e carri armati neozeladesi, inseguirono il nemico nelle Gole del Fiume Melfa; nell'arrivare al Ponte ivi presente, posto a circa due chilometri dopo l'imboccatura, ebbero un combattimento con soldati tedeschi, 25 vennero uccisi e 14 vennero presi prigionieri (tra questi vi era Niessen). Dallo stesso diario, viene riportato testualmente il resoconto di un ufficiale inglese:

The famed German paratroopers ran pell-mell, scrambling over rocks and diving into shelters as we came upon the scene. Some put up a weak show of resistance, but others surrendered at once. Famished prisoners pocketed their pride and asked for food. They marched back munching biscuits past the huge German cemetery at Roccasecca.

Ovvero:

I famosi paracadutisti tedeschi scapparono alla rinfusa, arrampicandosi con fatica tra le rocce, e si precipitarono dentro ai loro rifugi. Alcuni misero in atto una resistenza alquanto debole, ma altri si arresero immediatamente. I tedeschi, affamati, misero da parte il loro orgoglio e ci chiesero da mangiare. Mangiando biscotti si misero in marcia oltrepassando il cimitero tedesco di Roccasecca.

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Ciao Niessen, ovunque tu sia, non dimenticherò il tuo sorriso.

Il diario

LA 14ª COMPAGNIA NELLA SECONDA E TERZA BATTAGLIA DI CASSINO

Tratto da: "Der Weg der 14 Kompanie des Fallschirmjager-Regiments 4 von 1942 bis 1945".

11/01/2002 | richieste: 2747 | ROBERTO MOLLE
Le battaglie | #febbraio 1944, #marzo 1944, cassino, fallschirmjäger, germania, unità-reparti

Integrazioni del 25/09/2011, 20/05/2012

Le integrazioni hanno riguardato:

  • la distribuzione di parti del testo tra l'introduzione e la traduzione del diario con l'eliminazione di alcune evidenti ripetizioni,
  • la sistemazione complessiva del testo e delle immagini.

Nel caso in cui il testo derivi sempicemente dall'esposizione, con o senza traduzione, di documenti/memorie al solo fine di una migliore e più completa fruizione, la definizione Autore si leggerà A cura di.

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