Herbert Fries
Maggio 2004, sessantesimo anniversario della Battaglia di Cassino. Tra i tanti veterani presenti notiamo un veterano tedesco paracadutista con una croce di ferro al collo chi sarà mai, non l’avevamo mai visto negli anni passati.
Il giorno della cerimonia tedesca all’Albaneta gli altri veterani lo salutano, alcuni chiedono un autografo. Alla fine sveliamo il mistero, gefreiter (caporale) Herbert Fries, il più giovane Cavaliere della Croce di Ferro della seconda guerra mondiale, conferitagli il 5 settembre 1944. Faceva parte del 2./Fallschirm-Panzer-Jäger Abteilung 1 ed i giorni compresi tra il 21 e il 23 maggio 1944 si trovava in una torretta di Panther in Piedimonte S.Germano. Questa cittadina era una delle roccaforti della linea Senger che, ad una distanza variabile di 5 e 10 chilometri, di trovava a ridosso della Linea Gustav. Dopo lo sfondamento di quest’ultima gli alleati dilagarono nella Valle del Liri e le truppe polacche si trovarono a combattere duramente per conquistare Piedimonte S. Germano.
Ebbene Fries nella sua torretta interrata, che i tedeschi chiamavano Panzerthurme, in due giorni rallentò l’avanzata alleata e distrusse, insieme all’altro componente della postazione, ben 20 Sherman polacchi che avanzavano sulla Statale 6 Casilina.
Il giorno 22 maggio 2004 mi trovo a Roccasecca, sulle sponde del fiume Melfa, con Alessandro e due veterani canadesi che proprio lì avevano combattuto; è già tardo pomeriggio quando arriva la telefonata del nostro amico Luca Verrecchia il quale comunica di essere in compagnia di Fries; egli vuole ritrovare il punto dove si trovava la sua postazione ma non riescono a rintracciarla. A razzo partiamo, non prima di aver preso il libro di J.Y.Nasse "I Diavoli Verdi" dove vi sono le foto della postazione della torretta del Panther.
Questa si trovava sulle pendici della collina dove sorge Piedimonte S. Germano, sul versante ovest, altre due si trovavano alla stessa
altezza in direzione est, quindi verso Cassino. Giriamo un po’, ma infine la ricerca ha buon esito. Fries riconosce la fontana dove
attingevano l’acqua, poco dopo arriviamo sul punto esatto dove era la sua postazione. Ora vi sono case intorno e terreni coltivati.
Erano 60 anni che non tornava in questi luoghi che ora sono così cambiati da diventare quasi irriconoscibili. Effettivamente è una
posizione dominante sulla Valle del Liri e sulla Statale 6 Casilina; con un ampio spazio di tiro. Ora vi sono le case e gli alberi, ma
in tempo di guerra da quella posizione era possibile tenere in scacco un notevole campo di tiro, come poi avvenne.
Fries riesce a
riconoscere con esattezza il luogo, guarda a lungo a valle per individuare dove la torretta venne abbandonata, come lui stesso ci
racconta, in quanto gli alleati erano arrivati nella valle molto oltre la sua posizione e rischiava di venire circondato. Dopo aver
distrutto 20 carri polacchi, i cui caduti sono ricordati in un monumento posto sulla sommità del paese, si ritirò come altri suoi
camerati.
Mentre guardiamo i luoghi, gli abitanti delle case vicine si avvicinano, incuriositi; appena saputo della storia, ci dicono di
ricordarsi distintamente della torretta con la base di cemento, che poi è stata coperta dalla terra e sopra la quale oggi si trova una
vigna.
Rimaniamo fino a quando fa notte, anche oggi la caccia è stata proficua.
L'affermazione che Fries avrebbe distrutto da solo 7 carri polacchi il 21, 6 il 22 e 7 il 23, per un totale di 20, è confutata nell'articolo:
I CARRI ARMATI POLACCHI A PIEDIMONTE SAN GERMANO (20-25 MAGGIO 1944)
Dal 20 al 24 maggio 1944 i carri polacchi del 6° reggimento corazzato “Dzieci Lwowskich” tentarono di conquistare il paese di Piedimonte San Germano, una vera fortezza tedesca della Linea Senger, validamente difesa dagli uomini della famosa 1ª divisione paracadutisti.
21/07/2007 | richieste: 6665 | ALBERTO TURINETTI DI PRIERO
Le battaglie | #maggio 1944, diadem-op, linea-senger-riegel, pantherturm, piedimonte-san-germano, polonia, tank
dal quale si può dedurre che soltanto una piccola parte, non più di 4 o 5 carri, poté essere colpita dalla "Pantherturme" del "gefreiter" Fries.
Nel caso in cui il testo derivi sempicemente dall'esposizione, con o senza traduzione, di documenti/memorie al solo fine di una migliore e più completa fruizione, la definizione Autore si leggerà A cura di.