IL COMANDO DI BAADE E HEIDRICH
Mi sono sempre chiesto dove si trovasse il comando della Prima Divisione Paracadutisti.
Dalla cartina di Rudolf Bohmler si vede che il simbolo divisionale è posto nella zona tra Arce e Piedimonte, quindi all'incirca
Roccasecca - Castrocielo, ma il famoso Maggiore autore del libro "Monte Cassino", pur certamente sapendolo, non ci
dice dove esattamente si trovava tale comando. Nè di molto aiuto è l'amico Walter Nardini che nel mirabile "Cassino,
fino all'ultimo uomo", ci parla solo del
Generale Baade
e ci dice collocò il comando in "una polverosa grotta in
Castrocielo". Sulla base di tale indizio partono le nostre ricerche e un caldo giorno di giugno della scorsa estate,
insieme ad Alessandro Campagna, ci rechiamo a Castrocielo per chiedere, capire, trovare.
La prima visita coglie nel segno: il dott. Carlo Recchia ci dice subito,
ma certo "la grotta del generale" si trova in località "Villa Euchelia"; mia madre si ricorda sicuramente tutto.
Attendiamo con ansia di parlare con la signora Maria; la madre del nostro informatore ci lascia di sasso:
"La grotta del generale, dove si trovavano i paracadutisti e dove dormiva il generale; certo mi ricordo molto bene avevo 15 anni; la grotta era stata rivestita tutta di legno e dentro si trovavano le radio, il comando tedesco"
a domanda risponde
".la divisa era verde. marrone; l'elmetto era. un giallo marcio"
io ed Alessando ci guardiamo negli occhi senza parlare. Subito dopo, con la signora Maria, ci rechiamo emozionati a ritrovare la grotta. Fortuna vuole che conosco il proprietario, Antonio, che abita proprio li vicino. Anche lui ricorda tutto; il raccondo è serrato e circostanziato.
"Qua c'era prima il comando di un generale dell'esercito (Baade ndr) e poi sono venuti i paracadutisti; il generale dei paracadutisti non dormiva nelle case qua vicino ma dentro la grotta, che era stata rivestita tutta di legno; vi erano le radio e altre attrezzature; sopra erano state messe tutte frasche ed era mimetizzata dalla visione aerea. Vi era sempre un grande via vai di soldati. Più sopra, verso la montagna, vi è un'altra grotta più piccola, dove si trovavano altre radio."
Per la verità il nostro interlocutore ce l'ha un pò con i tedeschi perchè quando si ritirarono gli fecero saltare in aria la casa. Ma comunque ci dice di aver ospitato volentieri, negli anni, i reduci tedeschi che erano tornati a vedere la grotta.
Questa, in verità, non presenta alcuna conservazione di quello che fu, è molto sporca e piena di rottami; però si può intuire perchè fu scelta. Si trova a circa 15 chilometri dal fronte di Cassino, in una posizione particolarmente riparata in quanto sotto una montagna coperta a nord-est; quindi un posto molto sicuro sia da eventuali cannoneggiamenti sia dalla visione e dall'attacco aereo.
Cinque anni fa, peraltro, nello sbancare un terreno poco distante, fu trovato un vero e proprio arsenale di armi lasciate dai tedeschi in ritirata e nascoste per non essere prese e utilizzate dal nemico; gli artificeri portarono via cinque camion di casse di armi.
Dall'amico Luca Verrecchia, solo successivamente, abbiamo saputo che nel maggio 2002 è andato sul luogo Juppe Klein, Presidente dell'Associazione Paracadutisti Tedeschi, ufficiale del I Battaglione Pionieri Paracadutisti, reduce della battaglia di Cassino. Questo volle farsi accompagnare sul posto e raccontò che vicino alla grotta, sotto gli ulivi, si tenne un pranzo con tutti gli Ufficiali in onore del Generale Heidrich che aveva ricevuto una onorificenza.
Svelato quindi il mistero di dove si trovasse il comando della Prima Divisione Paracadusti; la cosa strana è che in nessun testo che parla della Battaglia di Cassino questo comando, certamente importante, sia stato individuato e riportato.
Le immagini della grotta:
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