IL 2/4 BATTAGLIONE ROYAL HAMPSHIRE AL PASSAGGIO DEL FIUME GARI (RAPIDO), 11-14 MAGGIO 1944
La 28a brigata di fanteria britannica era composta dal 2nd/4th Battalion Royal Hampshire (2/4 Hampshire), dal 2nd Battalion King’s Regiment (2 King’s) e dal 2nd Battalion Somerset Light Infantry (2 SLI). [1]
Il 17 febbraio 1944, la 4a divisione di fanteria britannica, nella quale era inquadrata la 28a brigata, aveva rilevato la 78a divisione di fanteria sul fianco sinistro della testa di ponte del Garigliano, nell’area di Monte Ornito dove rimase fino al 28 marzo 1944, quando fu sostituita dai francesi. La brigata fu ritirata per qualche giorno nelle retrovie dove iniziò un intenso addestramento con particolare riguardo all’attraversamento di un fiume. Dal 6 al 20 aprile 1944, il 2/4 Hampshire rientrò in linea e fu schierato al Belvedere, a nord di Cassino, prima di essere nuovamente ritirato per una settimana supplementare di addestramento al passaggio di un fiume ed alla cooperazione con i carri.
Il 5 maggio 1944, il 2/4 Hampshire ritornò in linea, questa volta lungo il Rapido (Gari), a sud di Cassino, per formare con l’intera 28a brigata il fianco sinistro della 4a divisione di fanteria con la 10a brigata alla sua sinistra.
Il piano di attacco per la 28a brigata prevedeva che il 2 Kings avrebbe affrontato il primo passaggio del fiume e messo in sicurezza un obbiettivo a circa 1.000 iarde [2] dalla riva conosciuto come Line Brown; Il 2 SLI sarebbe passato attraverso lo schieramento del 2 Kings raggiungendo un ulteriore obbiettivo a circa 1.000-1.500 iarde dalla riva, denominato Line Blue. Il 2/4 Hampshire, dopo aver completato il primo incarico che era quello di consentire l’attraversamento del fiume, avrebbe raggiunto la cosiddetta Line Red che era un’altura a circa 1.500 iarde. La Line Green, a 1.500 iarde più avanti, era l’obbiettivo finale della 28a brigata.
Il 2/4 Hampshire, che era il battaglione più avanzato lungo la riva, era inoltre incaricato di stabilire due linee di passaggio e di provvedere al traghettamento di parte dei due battaglioni attaccanti.
Dopo le 18 del 11 maggio 1944, si mosse la compagnia D del 2/4 per attivare i posti di controllo e i posti di imbarco. La riva era profonda circa 80 piedi e la velocità dell’acqua era di 12 nodi. Il tenente John Godbold scelse il posto di attraversamento Y, mentre il tenente John Rorich, il posto X a 200 iarde a nord del primo.
Il comando di battaglione del 2 Kings, le compagnie C e D, un plotone della compagnia A e gli equipaggi di mitragliatrici Vickers del 2nd Battalion Northumberland Fusiliers (2NF) sarebbero passati dal punto Y, mentre le compagnie B e A meno un plotone, e le mitragliatrici sarebbero passati dal posto X.
In accordo con gli ordini del comando di brigata, il 2 Kings doveva lasciare l’area di raduno alle 22.39 ed arrivare all’area di deposito delle barche alle 23, lasciare quel punto alle 23.09 ed arrivare alla riva del fiume alle 23.39. Questo avrebbe garantito che il 2 King’s sarebbe arrivato alla riva prima che il fuoco di controbatteria cessasse.
La storia reggimentale del 2 SLI riporta:
"Si era creduto che la resistenza sulla Linea Gustav, vicino al fiume, sarebbe stata debole e che le forze nemiche più importanti sarebbero state incontrate sulla Linea Hitler a qualche miglio a nord."
In realtà i tedeschi erano ben preparati e, a dispetto di una fitta nebbia accentuata dai funogeni, riversarono un fuoco micidiale di mitragliatrici e mortai sulla compagnia D e la situazione del 2 Kings fu peggiorata dai 30 minuti di ritardo che impiegò per raggiungere i punti di imbarco, proprio mentre cessava il fuoco di controbatteria. Questo voleva dire che il fuoco di sbarramento previsto era stato spostato verso le retrovie tedesche e permetteva agli immediati difensori di reagire colpendo le truppe britanniche.
La storia del reggimento Kings descrive come
"... la difesa nemica prossima al fiume fosse ben disposta e molto potente".
Alcune barche furono travolte dalla forte corrente ed altre furono colpite dall’artiglieria. Per assicurare il controllo dei natanti, fu deciso di farli passare lungo delle cime stese fra le due rive. Due di queste linee furono stese dallo stesso John Godbold così come altre due dal tenente John Rorich al punto X. Il soldato Grainger passò il fiume a nuoto per tre volte rimanendo nudo sulla riva sotto il fuoco nemico. In queste ore la compagnia D perse 26 uomini e la compagnia C fu fatta avanzare fino alla riva. Tra i due punti di imbarco riuscirono a passare le compagnie B, C e D dei Kings, mentre la A rimase sulla riva per mancanza di barche.
Il boccone amaro per il 2 Kings fu che dall’altra parte del fiume incontrarono matasse di filo spinato ed estesi campi minati, coperti da un intenso fuoco di difesa tedesco. Tutte le compagnie ebbero perdite pesanti. La compagnia B si fermò, la compagnia C riuscì ad arrivare al suo obbiettivo con solo la compagnia comando e 10 uomini, rimanendo sul terreno per poco tempo prima di doversi ritirare verso il fiume. La compagnia C perse molti uomini in un campo minato e così dovette ritirarsi a 150 iarde dal fiume. Non fu possibile rinforzarli con le armi di supporto perché, sotto l’intenso fuoco tedesco, la compagnia A del 2/4 Hampshire non era riuscita a costruire le zattere per traghettare veicoli e cannoni anticarro.
I reparti del 2 Kings furono seguiti dalle compagnie C e D del 2 SLI alle 3 del 12 maggio 1944. Esse passarono fra i Kings ed arrivarono ad una strada a circa 400 metri più avanti. Là si trovarono però sotto il fuoco delle mitragliatrici tedesche e dovettero trincerarsi. Il momento dell’attacco, così importante per il successo, era stato perduto anche se avevano conquistato una base importante.
Con l’alba i tentativi di traghettare furono abbandonati e la compagnia D fu ritirata in attesa che i ponti Amazon, Blackwater e Congo fossero terminati. I battaglioni nella testa di ponte rimasero tagliati fuori. L’ordine di far passare il fiume al 2/4 Hampshire fu revocato.
Dopo la fine della battaglia fu possibile studiare le posizioni tedesche e la storia reggimentale dei Kings afferma:
"Il bombardamento di preparazione non aveva avuto un successo così devastatante come era stato previsto e appena lo sbarramento era passato, i ben protetti difensori erano usciti dalle loro tane a prova di bomba e avevano occupato le loro postazioni disposte con grande perizia. I due punti di passaggio del 2 battaglione erano completamente dominati dalle postazioni nemiche, mentre le truppe rimaste sulla sponda nemica venivano prese d’infilata dai due fianchi. Inoltre le postazioni tedesche erano difficilmente reperibili perché ogni configurazione del terreno era stata sfruttata al meglio e i lavori di scavo erano stati abilmente nascosti fra la vegetazione."
Map of the advance 2/4 Hampshires at Cassino – 13-14 May 44
Il comando della 4a divisione di fanteria indiana decise di concentrare tutti gli sforzi sulla costruzione del ponte Amazon ed il 2/4 Hampshire fu trasferito sotto il comando della 12a brigata di fanteria, ricevendo l’ordine di passare il fiume non appena il ponte fosse finito. Il battaglione si mosse quindi verso il punto di passaggio alle 3 del mattino, ma, a causa dei ritardi di altre unità, non pté passare fino alle 13.30. Dopo esser stato raggiunto dai carri del 17/21 Lancers alle 14.30 girò a sinistra lungo il fiume per raggiungere il suo asse originale di attacco ed i suoi obbiettivi. [3]
Le mitragliatrici tedesche aprirono il fuoco da Square Wood [4], ma furono neutralizzate dai carri e dall’8° plotone che catturò 73 prigionieri. Il tenente Bowers fu decorato con la DSO per la sua azione. Il battaglione superò un guado sul torrente Pioppeto e continuò ad avanzare mentre i tedeschi cominciavano ad arrendersi a gruppi. Le compagnie A e C sulla sinistra vicino al fiume avanzarono verso sud, in direzione della testa di ponte della 28a brigata, per colpire i tedeschi di fianco. Le compagnie B e D sulla destra si allontanarono dalla riva, avanzarono verso un’altura al di là del torrente Pioppeto e, avendo raggiunto la cresta che era il loro obbiettivo originario, andarono avanti.
Entro le 17.00, dopo aver avanzato per tutto il pomeriggio ed aver eliminato una postazione tedesca dietro l’altra con la brillante collaborazione di fanteria, artiglieria e carri, il 2/4 Hampshire aveva ripulito tutto il territorio della 28a brigata fino alla Line Brown, catturando 200 prigionieri tedeschi. Quella notte il battaglione si trincerò al di là della linea raggiunta. L’avanzata aveva ristabilito il collegamento con le compagnie del 2 Kings e del 2 SLI bloccate sulla riva del fiume.
L’avanzata del 2/4 Hampshire verso la Line Blue iniziò di nuovo alle 2.45 del 14 maggio con un attacco a sorpresa senza nessun intervento di artiglieria. Verso le 7 del mattino, dopo poca opposizione, la Line Blue fu raggiunta e da mezzogiorno la zona era completamente al sicuro con il battaglione ben attestato su una pista tra Casa Petrarcone alla sua destra e Casa Pegazzani alla sua sinistra. Davanti a loro, un pendio facile scendeva verso il torrente Pioppeto a 300 iarde di distanza e 500 iarde al di là del loro obiettivo di Masseria Vertechi.
Il comando della 4a divisione di fanteria britannica ora voleva spingere in avanti l’offensiva sull’immediato fianco sinistro dove il 2/4 Hampshire era schierato, in conformità alle disposizioni ricevute per il suo settore dall’8a divisione di fanteria indiana.
Per l’attacco previsto sulla Line Red, il 2/4 Hampshire tornò sotto il comando della 28a brigata di fanteria e alle 17.45 iniziò uno sbarramento di artiglieria proprio davanti a loro. Alle 18 le quattro compagnie attraversarono la lnea di partenza e scesero per il pendio verso il torrente Pioppeto. I pionieri si buttarono avanti con un automezzo carico di equipaggiamenti leggeri da ponte nel tentativo di costruire un passaggio per i carri, ma il ponte sprofondò nel fango e così fu abbandonato. Questo però significava che ogni attacco alla Masseria Vertechi si doveva svolgere senza l’appoggio dei carri.
Per fortuna fu dato il preavviso dell’arrivo del 19th New Zealander Armoured Regiment che attraversò il ponte Amazon in tempo per l’attacco. Due sezioni dello squadrone B furono assegnate alla 28a brigata che li destinò all’appoggio dell’assalto della Masseria Vertechi.
I carri dovevano passare il rio Pioppeto su un ponte che era in pessime condizioni, essendo stato colpito durante il giorno. Crollò del tutto quando un carro armato vi giunse a metà, inclinandosi nell’acqua; il successivo tentò di superare la larghezza di 8 piedi, ma fallì l’operazione ed il terzo rotolò al suo fianco nel tentativo di raggiungere la riva opposta.
Fortunatamente per il 2/4 Hampshire, l’8° plotone, andando più a valle, riuscì ad approntare un ponte provvisorio costruito con rondelle di salice di circa quattro centimetri di diametro oltre a molto materiale più leggero. Per miracolo, tre carri armati riuscirono a passare su questa fragile struttura e andarono avanti a sostegno della fanteria.
Nel frattempo, le compagnie che avanzavano lungo il pendio incontrarono un pesantissimo fuoco difensivo tedesco e persero più di 100 uomini in
due minuti. Come risultato, l’attacco iniziò a perdere slancio e si dovettero chiamare a raccolta i comandanti per raggiungere le compagnie e condurle
attraverso il rio Pioppeto sotto un fuoco feroce.
Con i carri davanti a loro, il 2/4 Hampshire riacquistò lo slancio e sostenuto dal fuoco di diversi carri armati dello squadrone B schierati vicino
al fiume, prese la Masseria Vertechi verso le 18:30.
Tutta l’azione fu guidata dal comandante della compagnia B, il capitano R. Wakeford, che guadagnò la Victoria Cross.
La notte del 14-15 maggio fu superata senza grandi complicazioni come la giornata del 15 maggio 44, salvo qualche bombardamento che ferì il comandante.
In questa azione il 2/4 Hampshire perse 150 uomini e così, nelle prime ore del 16 maggio 1944, fu ritirato in un’area di riposo a Piedimonte d’Alife.
* * *
Ringraziamenti
We thank Frank de Planta fot the availability. I am grateful to Alberto Turinetti di Priero for the research end the translation from english.
Bibliografia
Note
Nel caso in cui il testo derivi sempicemente dall'esposizione, con o senza traduzione, di documenti/memorie al solo fine di una migliore e più completa fruizione, la definizione Autore si leggerà A cura di.
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