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LE BIOGRAFIE DEI PROTAGONISTI
Data: 09/08/2013Autore: VALENTINO ROSSETTIListe: ORGANICI AL SITOCategorie: SpigolatureTag: protagonisti
Elenco biografie

LE BIOGRAFIE DEI PROTAGONISTI

Alcuni dei protagonisti delle battaglie per Cassino e più in generale della campagna d'Italia.

Personaggi che per il loro ruolo militare, politico o per la loro azione di testimonianza, hanno lasciato un segno indelebile negli eventi descritti in questo sito e in alcuni casi ne hanno persino determinato gli esiti; ma anche, più semplicemente, uomini che hanno combattuto e nei cui nomi ci siamo imbattuti leggendo le cronache delle battaglie.

Selezionate la scheda di interesse tramite l'apposito pulsante.

Umberto Utili

https://it.wikipedia.org/wiki/Umberto_Utili

Scheda di futura realizzazione

Vincenzo Dapino

3155
https://it.wikipedia.org/wiki/Vincenzo_Dapino

Il generale Vincenzo Cesare Dapino (1891-1957), comandante del I Raggruppamento Motorizzato a Montelungo.

E' toccato a lui accettare quando altri avevano eluso l'alta carica: piena di incognite, di sorprese, d'incredulità"

come scrisse l'allora il capitano Antonio Ricchezza, Capo Ufficio Operazioni del I Raggruppamento. Il generale Dapino accettò l'incarico per mero dovere di servizio, dovendo poi affrontare un'enorme quantità di problemi creati di volta in volta dallo Stato Maggiore, da alcuni colleghi, dai comandi alleati e da alcuni partiti politici.

Pietro Badoglio

3102

Grazzano Monferrato (AT), 28 settembre 1871 - 1 novembre 1956.

Sottotenente di artiglieria nel 1890, combatté nelle campagne d’Africa del 1896 - 1897 e nella guerra di Libia nel 1911; nel conflitto mondiale si distinse, come comandante della seconda armata, nell’operazione di conquista del Sabotino (maggio 1916) ed ottenne la promozione a generale per meriti di guerra; fu scelto poi dal gen. Diaz, dopo Caporetto, come sotto capo di Stato Maggiore con il gen. Giardino, ed ebbe un ruolo decisivo per la vittoria finale.
Fu commissario straordinario del Friuli nel 1919 ed ambasciatore in Brasile nel 1924; molto legato al Sovrano, si mostrò sempre diffidente nei confronti del fascismo; capo di stato maggiore dell’esercito (1925 - 1927), nel 1928 fu governatore di Libia, nel 1929 fu nominato senatore, nel 1935 fu alto commissario per le colonie subentrando al gen. De Bono; comandò poi la fase finale della gueffa d’Etiopia e ne fu nominato viceré nel 1936.

Al suo rientro in Italia fu consacrato come eroe nazionale e divenne capo di Stato Maggiore generale; pur dichiarandosi contrario all’ingresso in guerra dell’Italia, partecipò alla campagna di Grecia, dimettendosi nel dicembre 1940 per la sconfitta subita su quel fronte; offrì poi al Sovrano la sua disponibilità per sostituire Mussolini alla guida del Paese quando se ne presentò l’opportunità nel luglio 1943; ed infatti fu presidente del Consiglio di due "governi tecnici" (dal luglio 1943 al giugno 1944) in uno dei periodi più drammatici ed incerti della storia d’Italia; ed in quei mesi, sia pure tra errori, opportunismi ed incapacità, riuscì nell’intento di negoziare con gli Alleati per arrivare ad un armistizio, continuando la guerra contro la Germania.

Dopo le dimissioni uscì definitivamente dalla scena politica.

Wladislaw Anders

2009

Il comandante del II Corpo d'armata polacco nacque a Blonie presso Varsavia l'11 agosto 1892. Dal 1911 al 1912 frequentò il politecnico di Riga. Allo scoppio della prima guerra mondiale divenne insegna (sottotenente) della riserva del 3° Reggimento dragoni dell'esercito russo. Decorato al valore con la croce di San Giorgio, frequentò l'accademia di stato maggiore a Pietroburgo sino al febbraio 1917.

Dopo lo scoppio della rivoluzione russa e la riorganizzazione delle unità militari polacche, inizialmente comandò il 1° Reggimento lancieri, poi fu promosso capo di stato maggiore della 1ª Divisione fucilieri. Durante la guerra polacco-sovietica del 1919-21, Anders al comando del 15° Reggimento lancieri si scontrò in combattimenti con l'Armata Rossa e ricevette le maggiori decorazioni al valore polacche. Nel settembre 1939 in qualità di comandante di una brigata di cavalleria, combatté contro le truppe tedesche da Lidzbark sul confine orientale della Prussia sino a Sambor nel meridione della Polonia. Quando i Sovietici invasero la Polonia (17 settembre 1939) combatté contro l'Armata Rossa, che impedì alla sua brigata la via della ritirata verso l'Ungheria. Ferito tre volte, fu fatto prigioniero dai Sovietici il 29 settembre 1939 e portato a Mosca. Qui passò venti mesi nelle prigioni della Lublianka e Butyrki, dei quali sette in isolamento. Dopo l'accordo tra Stalin e il governo polacco in esilio a Londra fu rilasciato.
Dal 10 agosto 1941 rivestì il grado di generale di divisione. Come comandante delle forze polacche in Unione Sovietica, Anders formò un esercito polacco, in condizioni estremamente difficili, reclutandolo fra i cittadini polacchi deportati in Russia. Ufficiosamente informato delle terribili eventualità e dei seri pericoli che correva la comunità polacca in Unione Sovietica, organizzò l'evacuazione delle sue truppe e delle loro famiglie nell'Iran. Dal settembre 1942 ebbe il comando dell'esercito polacco nel Medio Oriente e, in tale veste, dal luglio 1943 divenne comandante del II Corpo d'armata polacco.

Il 23 marzo 1944 ebbe il compito di conquistare Montecassino, compito che consentì a lui e ai suoi soldati di conseguire la più importante vittoria polacca della seconda guerra mondiale.

Janusz Piekalkiewicz, "CASSINO Anatomia della battaglia", ISTITUTO GEOGRAFICO DE AGOSTINI, NOVARA.

Charles Ryder

0485

Maggior generale, comandante della 34a Divisione americana Red Bull. La sua unità si dissanguerà sulle posizioni ai piedi di Monte Castellone, giungendo agli inizi della battaglia fin quasi sotto le mura dell'abbazia. Molti dei suoi uomini saranno poi rilevati dal battaglione Royal Sussex in condizioni di semi-congelamento.

Marco Marzilli - Mauro Lottici, "CASSINO '44 - Immagini dalla Memoria", Caramanica Ed. - Latina

Mark W.Clark

0017

Fu il comandante della 5a Armata americana e uno dei più discussi generali della Campagna d'Italia.

Mark W. Clark era nato a Madison Barracks, New York, il 1° maggio 1896, figlio di un colonnello dell'esercito americano. Frequentò l'accademia di West Point dalla quale uscì nel 1917; dal giugno 1918, col grado temporaneo di capitano nell'11° Reggimento di fanteria, combatté in Francia nel settore dei Vosgi.

Promosso maggiore nell'agosto 1933, fu ammesso alla scuola di guerra di Fort Leavenworth, ma nonostante ciò divenne tenente colonnello solo nel 1940. Nell'aprile 1942 fu promosso maggior generale e un mese dopo capo di stato maggiore delle forze terrestri dell'esercito. Dal luglio 1942, con sede in Inghilterra, Clark ebbe il comando delle truppe americane in Europa.

Nel novembre 1942 sbarcò sulle coste algerine con il compito di preparare l'operazione "Torch". Clark ebbe per la prima volta il comando di un'armata nel gennaio 1943; questa fu la 5a Armata americana, con la quale sbarcò in Sicilia il 10 luglio 1943 (operazione Husky) e a Salerno il 9 settembre 1943 (operazione Avalanche).

Janusz Piekalkiewicz, "CASSINO Anatomia della battaglia", ISTITUTO GEOGRAFICO DE AGOSTINI, NOVARA.

ADDIO AL LIBERATORE

Articolo apparso forse sul Corriere della Sera. In questo articolo si da la notizia della morte del generale Clark, il liberatore di Roma.

25/02/2001 | richieste: 5659 | GIOVANNI CAVALLOTTI
Cronache | #today, stampa, veterani-reduci

Fred L. Walker

0366

Generale, comandante della 36a Divisione di fanteria americana Texas.

Sbarcato a Salerno con la sua unità nel settembre 1943, Walker era giunto a Cassino con l'ingrato compito di condurre un attacco attraverso il fiume Rapido nella notte del 20 gennaio 1944 contro difese di cui non conosceva nè l'esatta dislocazione, nè l'effettiva forza. Il suo scetticismo circa l'azione che si apprestava a compiere era tale che in lui balenò l'idea di farsi rilevare dal comando dell'unità. Alla fine tuttavia le "ragioni militari" lo costrinsero ad ubbidire all'ordine ricevuto. La sua divisione sferrò l'attacco pianificato con risultati disastrosi: le difese tedesche si dimostrarono troppo forti e la 36a perse in una sola azione sul Rapido 1800 uomini.

Dopo la guerra, Walker fu il fautore di una denuncia per incompetenza contro il generale Clark, comandante della 5a Armata, il quale aveva voluto a tutti i costi quell'attacco.

Marco Marzilli - Mauro Lottici, "CASSINO '44 - Immagini dalla Memoria", Caramanica Ed. - Latina

Donald Weldon Brann

not in archive

Donald Weldon Brann (1895-1945)
Born in Rushville, Indiana on September 26, 1895.
Commissioned in the Infantry, Officer Reserve Corps in 1917. Served in Tientsin, China with the 15th Infantry 1923-1927. Instructor at the Infantry School 1931-1933. Graduated from Command and General Staff School in 1935. Professor of Military Science and Tactics at the University of Hawaii 1935-1937. Graduated from the Army War College in 1938 then instructor again at the Infantry School 1938-1939. With the Operations and Training Division of the War Department General Staff 1939-1942.
Chief of Staff of 95th Infantry Division 1942-1943. Brigadier General in September 1943. Assistant Chief of Staff for Operations at Fifth Army in 1943. Deputy Chief of Staff for Operations at 15th Army Group December 1944-December 1945. Major General in June 1945.
Died on December 29, 1945 in the European Theater of Operations. Decorations included two Distinguished Service Medals and the Legion of Merit.

Biography Courtesy of Russell C. Jacobs: June 2007. From http://www.arlingtoncemetery.net/

Geoffrey Keyes

4267

Deputy to George S. Patton in Sicily; then commander of the U.S. II Corps from Salerno through the capture of Rome. As a West Point football star, Keyes was said to be “the only man who could stop Jim Thorpe” on the gridiron. During the Sicilian campaign, one officer wrote, “the impetuous, vitriolic, histrionic Patton is considerably leavened by the calm, deliberate, circumspect Keyes.” A devout Roman Catholic who attended mass each morning, Keyes was an exceptional tactician who confided his wry and often trenchant reflections to a diary, revealed publicly for the first time in "The Day of Battle".

Courtesy The Liberation Trilogy

Frank Elias Pellegrin

CBS correspondent

Corrispondente radiofonico per la CBS sul fronte italiano, assistette ai bombardamenti su Cassino.

David M. Ludlum

Ludlum, David M. (1911-1997) U.S. meteorologist, historian, author and founder of Weatherwise magazine.
Ludlum received his Ph.D. in history from Princeton University in 1938 and in 1940 joined the U.S. Army where he undertook training as weather forecaster. Commissioned a captain in the Army Air Force at the start of World War Il, Ludlum operated a mobile weather station in Europe, where he aided in the Allied assault on Monte Cassino, Italy, in May 1942 by preparing weather charts and forecasts in advance of the military operation.
In honor of his thoroughness as well as his accuracy, the mission to liberate Monte Cassino was officially dubbed “Operation Ludlum”.

Promoted to lieutenant colonel in 1944, Ludlum resigned his commission in the Army following the conclusion of the war and returned to New Jersey in 1946 to found a weather instruments and consulting firm. In an effort to provide a larger advertising forum for his company, Ludlum founded Weatherwise magazine in 1948. Between 1948 and 1978, Ludlum served as Weatherwise’s editor in chief, transforming the homespun enterprise into one of the U.S.’s premier historical and meteorological publications. Following the magazine’s sale in 1978, Ludlum served as a “Weatherwatch” columnist until his retirement in 1994.

A gifted writer and weather historian, Ludlum was the author of numerous important meteorological texts, including Social Ferment in Vermont (1938), Early American Hurricanes (1963), Early American Winters (1966), Early American Winters Il (1968), Early American Tornadoes (1970), The American Weather Book (1982) and the Audubon Society Field Guide to North American Weather (1991).

David Longshore, Encyclopedia of Hurricanes, Typhoons, and Cyclones, New Edition.

CASSINO: OPERATION LUDLUM

Sarà il Gen. Clark ad attribuire all'operazione per il bombardamento di Cassino il nome "Ludlum", in onore del capitano David M. Ludlum del Twelfth Weather Squadron, colui che con le sue previsioni deciderà di fatto la data del bombardamento.

01/02/2019 | richieste: 2957 | VALENTINO ROSSETTI
ARTICLES IN ENGLISH | Le battaglie | #marzo 1944, bombing, cassino
[PDF]

Charles Hoffman Pottenger

not in archive

Charles Hoffman Pottenger, assistente dello staff MATAF.
Varie comunicazioni indirizzate alle grandi unità aeree, in relazione al bombardamento di Cassino, portano la sua firma.

***

... In November 1942, now a lieutenant colonel, Pottenger joined the 12th Air Force in North Africa. Two years later he became assistant chief of staff for operations and also served as director of operations for the Mediterranean Allied Tactical Air Force in Italy. ...

From https://www.af.mil

Thomas Connel D'Arcy

not in archive

Thomas Connell Darcy (sx). Capo dello staff del XII ASC, ebbe un ruolo importante nella progettazione del bombardamento di Cassino; fu lui che incaricò il capitano David M. Ludlum di seguire l'evolvere della situazione meteo e di indicare la data in cui eseguire l'operazione.

***

.... Reassigned to the 12th Air Support Command in June 1943, he served as assistant chief of staff, operations, later becoming chief of staff, operations. While assigned with the 12th Air Force, General Darcy took part in the invasion of Sicily and the invasion of Italy, serving as operations officer on board the headquarters ship during the initial landing phase of the Salerno battle. ...

From https://www.af.mil

Ira C. Eaker

not in archive

Trasferito all'inizio del 1944 al comando supremo delle Forze aeree alleate del Mediterraneo, diresse le operazioni aeree strategiche e tattiche delle unità anglo-americane in azione nel teatro meridionale fino al termine della guerra.

***

.... In January 1944, he was named air commander-in-chief of the Mediterranean Allied Air Forces, having under his command the 12th and 15th U.S. Air Forces and the British Desert and Balkan Air Forces. ...

From https://www.af.mil

Gordon P. Saville

not in archive

Ebbe un ruolo molto importante nella progettazione del bombardamento di Cassino; moltissimi documenti portano il suo visto o sono firmati in suo nome.

Prese parte all'operazione "Strangle" e criticava l'inesattezza dei bombardamenti da alta quota. Scrisse in privato ad un amico nell'aprile 1944:

Our waste of effort in trying to hit railroad tracks and bridges is simply fantastic.

***

.... In October 1943 he was appointed commander of the 12th Fighter Command and in January 1944 was named deputy commander of the 12th Air Support Command in the Mediterranean. This unit was later redesignated the 12th Tactical Air Command. ...

From https://www.af.mil

Bradford A. Evans

5795

Comanda la missione di bombardamento dell'Abbazia. Dopo la guerra scrisse The bombing of Monte Cassino una breve narrazione retrospettiva del bombardamento.
Si veda il suo ricordo su ASTROGRAM - In memory of.... Bradford A. Evans, former Ames pubblic information officer (pag.5).

INTERVISTA CON IL GENERALE EVANS BRADFORD

L'intervista di Enzo Cicchino per lo Speciale Mixer: "LA BATTAGLIA DI CASSINO", andato in onda su Rai Tre nel 1995, ci permette di conoscere direttamente il punto di vista del comandante e capo pilota delle formazioni di bombardieri che distrussero il Monastero.

31/12/2001 | richieste: 4857 | ENZO CICCHINO
Testimonianze | #febbraio 1944, aviazione, bombing, montecassino-abbazia, protagonisti

Edwin Anderson "Ted" Walker

not in archive

Nel dicembre del 1943 era al comando del 3° Reggimento della First Special Service Force; nell'agosto del 1944 subentrò al comando della Divisione.

Unit: 3 Regiment (C.O.) + FSSF (C.O.)
Rank: Lieutenant Colonel + Colonel
Awarded: Silver Star 1943-44

Additional Information
Born 10.11.1909 Center Point,Kerr County,Texas
Graduated New Mexico Military Institute 1927
Graduated USMA,West Point 1931
FSSF 1943-44
7th Infantry Regiment,3rd Division (C.O.) (Korean War)
Commander Arkansas Military District,Little Rock
G.O.C. 24th Division 1959-61
Assistant Chief of Staff for Training and Ops,Pacific
Resigned over charges of politically indoctrinating his troops and distributing right-wing literature 2.11.1961
Arrested for insurrection
Wounded in attempted murder by Lee Harvey Oswald,Dallas 10.4.1963
Died: 31.10.1993 Dallas,Texas
Buried: Center Point Cemetery,Kerr County,Texas

firstspecialserviceforce.net

Harold Alexander

0008

Comandante in capo delle forze alleate in Italia, Alexander si trovò a comandare le forze più disparate per nazionalità: Americani, Inglesi, Francesi, Italiani, Neozelandesi, Canadesi, Sudafricani, Indiani, Nepalesi (i Gurkha), Brasiliani, Israeliani e Polacchi.

Harold Alexander era nato a Londra il 10 dicembre 1891. Dopo aver frequentato Harrow e Sandhurst, nel 1911 prese servizio nella Irish Guard. Durante la prima guerra mondiale fu comandante di battaglione in Francia; ferito tre volte, ebbe diverse decorazioni. Nel marzo 1919 fu membro della Missione militare alleata a Varsavia e, nello stesso anno, ebbe il comando della milizia del Baltico impegnata contro l'Armata Rossa. Nel periodo tra le due guerre ebbe diversi comandi, fra i quali uno sulla frontiera nordoccidentale dell'India. Allo scoppio della seconda guerra mondiale, ebbe il comando della 1^ Divisione del Corpo di spedizione britannico in Europa, dislocato in Francia al comando del generale lord Gort. Il 31 maggio 1940 ritornò in Francia per assumere il comando del I Corpo d'armata, grande unità che sotto la sua abile guida ebbe parte decisiva nell'evacuazione delle truppe britanniche da Dunkerque.

Dal giugno 1940 ebbe il comando delle forze terrestri nell'Inghilterra meridionale, la zona più importante per la difesa contro la temuta invasione tedesca della Gran Bretagna. Uno dei suoi maggiori contributi fu l'adozione, da parte dell'esercito britannico, di metodi di addestramento e di combattimento non ortodossi. Quando cessò il pericolo di uno sbarco, Alexander fu inviato in Birmania (primavera 1942) per assumere il comando dei territori minacciati dai Giapponesi. Qui organizzò un'altra ritirata che si concluse ancora con un successo nonostante la superiorità delle forze giapponesi.Il 15 agosto 1942 Churchill lo nominò comandante in capo del Medio Oriente; in tale incarico ebbe alle sue dirette dipendenze il generale Montgomery. Dopo che le forze alleate dell'operazione "Torch" (lo sbarco nel Nordafrica) si congiunsero in Tunisia nel febbraio 1943, Alexander divenne comandante aggiunto del generale Eisenhower e comandante del 18° gruppo d'armate, le forze terrestri anglo-americane in Tunisia.

In tale veste comandò anche le forze terrestri impegnate nell'operazione "Husky", lo sbarco in Sicilia del 10 luglio 1943. Quando il generale Eisenhower fu chiamato a Londra per assumere il comando in capo delle forze d'invasione in Francia, il generale Alexander fu nominato comandante in capo delle forze alleate in Italia.

Janusz Piekalkiewicz, "CASSINO Anatomia della battaglia", ISTITUTO GEOGRAFICO DE AGOSTINI, NOVARA.

Bernard Freyberg

0105

Comandante del II Corpo d'armata neozelandese, Bernard Freyberg nacque a Richmond, nel Surrey (Inghilterra), il 21 marzo 1889.

Combattè in Francia nel corso della prima guerra mondiale meritando il grado di comandante di brigata e fu decorato con la Victoria Cross.

All'inizio della seconda guerra mondiale Freyberg comandava le forze neozelandesi con le quali combattè in Grecia nel 1940. Nel 1941 fu nominato da Churchill comandante dele forze alleate a Creta e dopo l'invasione dell'isola da parte delle truppe tedesche, fronteggiò Rommel nell'Africa settentrionale.Venne ferito a Marsa Matruh ed in seguito combattè ad El Alamein, quindi dall'aprile all'agosto 1943 comandò il X Corpo d'armata britannico. Soldato famoso per la sua audacia fu ferito diverse volte nella sua carriera, Freyberg era responsabile delle sue truppe verso il governo neozelandese e non verso quello inglese, poteva quindi godere di una maggiore libertà d'azione rispetto agli altri comandanti di divisione.
Anche all'insistenza di quest'uomo si deve la decisione alleata di bombardare e distruggere l'abbazia di Montecassino.

Janusz Piekalkiewicz, "CASSINO Anatomia della battaglia", ISTITUTO GEOGRAFICO DE AGOSTINI, NOVARA.

Henry Maitland Wilson

0051

Gioviale e noto con il nomignolo di Jumbo per la sua mole, Wilson era comandante in capo alleato del teatro del Mediterraneo all'epoca dei combattimenti attorno a Montecassino.

Di tutti i comandanti alleati era quello che aveva acquisito la maggiore esperienza nell'area del Mediterraneo. Era nato nel 1881 a Stowlangtoft, nel Suffolk (Inghilterra). Nel 1939 allo scoppio delle ostilità fu inviato in Egitto come comandante dell'Armata del Nilo con il compito di approntare i piani di operazione contro la Libia, possedimento italiano nell'Africa settentrionale. Nel marzo-maggio 1941 ebbe il comando del corpo di spedizione britannico in Grecia. Il 6 giugno 1941 condusse le truppe inglesi nella campagna contro le forze francesi di Vichy in Siria, che capitolarono il 3 luglio. Dal 15 settembre 1942 assunse il comando della Persia e dell'Iraq, e dal 16 febbraio 1943 sostituì il generale Alexander quale comandante in capo delle forze britanniche dislocate nel Medio Oriente. Dal 24 dicembre 1943 succedette a Eisenhower nella carica di comandante in capo interalleato nel Mediterraneo.

Wilson sostenne il piano per l'occupazione delle isole dell'Egeo dopo il crollo dell'Italia e patrocinò lo sbarco di Anzio.

Janusz Piekalkiewicz, "CASSINO Anatomia della battaglia", ISTITUTO GEOGRAFICO DE AGOSTINI, NOVARA.

John Harding

0118

Tenente generale, capo di stato maggiore di Alexander, era un soldato di grandissima capacità; fu sicuramente fra coloro che hanno vissuto più da vicino le difficili decisioni prese durante la campagna d'Italia.

Richard McCreery

0120

Generale, comandante del X Corpo d'Armata britannico da cui dipendevano le divisioni 5a, 46a e 56a schierate nel settore del Garigliano. Fu il primo ad attaccare la Linea Gustav nella notte del 17 gennaio 1944. Nell'ultima battaglia le sue truppe furono impegnate invece nel settore compreso tra S.Elia, Valvori ed Acquafondata.

Soldato dotato di un'elevata professionalità, univa ad un linguaggio esplicito una profonda religiosità.

Marco Marzilli - Mauro Lottici, "CASSINO '44 - Immagini dalla Memoria", Caramanica Ed. - Latina

Sidney Kirkman

Scheda di futura realizzazione

E.L.M. Burns

Scheda di futura realizzazione

Godfrey Talbot

La carriera di Godfrey Talbot è durata più di 30 anni, fu un corrispondente di guerra in prima linea prima di diventare il corrispondente della BBC e in seguito il primo ufficialmente accreditato come corrispondente per la casa Reale.
Diventò famoso con le sue corrispondenze sulla campagna in Nord Africa durante la Seconda Guerra Mondiale.

Reporter di guerra

Nato a Walton, nei pressi di Wakefield, nello Yorkshire, frequantò la Leeds Grammar School e iniziò la sua carriera giornalistica allo Yorkshire Post all'età di 20 anni. Entro quattro anni diventò direttore del Manchester City News e lavorò per il Daily Dispatch prima di entrare alla BBC nel 1937.

Decise di entrare alla BBC per fuggire dal giornalismo notizia, ma con lo scoppio della guerra si ritrovò al seguito delle truppe alleate in Nord Africa, e raccontò con le sue cronache la battaglie di El Alamein e di Cassino.

Corrispondente per la casa Reale

Nel 1948 fu accreditato a Buckingham Palace per coprire eventi reali, diventando la prima persona ad essere accreditata ufficialmente a Buckingham Palace come orrispondente di corte per la BBC.
Nel corso dei seguenti 20 anni, ha viaggiato in tutto il mondo al seguiuto dei membri della Famiglia Reale e questo ruolo gli ha consentito di vedere i menìbri della casa Reale durante il lavoro e anche nel tempo libero.

Letterario di successo

Il valore dei suoi servizi è stato riconosciuto ufficialmente nel 1960, quando la Regina lo nominò membro del sovrano ordine personale di cavalleria, il Royal Victorian Order.
Talbot, fu anche anche un autore completo e un conferenziere.

Godfrey Talbot è morto nel settembre del 2000 all'età di 91 anni, pacificamente, nella sua casa.
Era sposato con due figli, uno dei quali purtroppo, morì prima di lui.

Traduzione da BBC veteran Godfrey Talbot dies

Oliver Leese

Scheda di futura realizzazione

Leslie Thomas Burrage

Artist

Leslie Thomas Burrage was born in 1909, and received his formal art training at the Brighton School of Art in Sussex, England. In 1936 he emigrated to Cape Town as an advertising agency figure artist, and was soon appointed Studio Manager. After demobilisation he joined the Strathmore Mining Group as aesthetic adviser, and was later appointed as Creative Director, Grant Advertising. He retired from business in 1968.

The artist's pictures in this site.

Richard Wakeford

0618

Lieutenant (temporary Captain), 2/4th Bn., The Hampshire Regiment, British Army - Cassino, Italy.

Age: 22, nationality: english.

13 May 1944 near Cassino, Italy, Capt. Wakeford accompanied only by his orderly and armed with a revolver went forward a killed several of the enemy and took twenty prisoners, his orderly being killed. When attacking a hill the following day his company came under heavy fire, although wounded in the face and both arms, Capt. Wakeford pressed home the attack, wounded again but reached the objective and consolidated his position.
Remarks: later achieved rank of Major.

VICTORIA CROSS

Le motivazioni per l'assegnazione della Victoria Cross ad alcuni combattenti del Commonwealth sul fronte di Cassino.

23/03/2003 | richieste: 4336 | VALENTINO ROSSETTI
Spigolature | decorazioni

George Allan Mitchell

0865

Private, The London Scottish (Gordon Highlanders), British Army - Damiano Ridge, Italy.

Age: 32, nationality: english.

On 23/24 January 1944 at Damiano Ridge, Italy, when an advance was held up by enemy machine-guns firing at point-blank range, Private Mitchell charged alone up the hill through intense Spandau fire, jumped into the weapon pit and killed the crew. The advance then continued, but shortly afterwards was again held up and this time Private Mitchell's assault on the position resulted in six of the enemy killed and 12 taken prisoner. He led two more successful attacks before falling dead, shot by one of the enemy who had surrendered.

VICTORIA CROSS

Le motivazioni per l'assegnazione della Victoria Cross ad alcuni combattenti del Commonwealth sul fronte di Cassino.

23/03/2003 | richieste: 4336 | VALENTINO ROSSETTI
Spigolature | decorazioni

Kamal Ram

0664

Sepoy, 8th Punjab Regiment, Indian Army - River Gary, Italy.

Age: 19, nationality: indian.

On 12 May 1944 at the River Gari, Italy, the company advance was held up by heavy machine-gun fire from four posts on the front and flanks. The capture of the position was essential and Sepoy Kamal Ram volunteered to get round the rear of the right post and silence it. He attacked the first two posts single-handed, killing or taking prisoner the occupants and together with a havildar he then went on and completed the destruction of a third. His outstanding bravery unquestionably saved a difficult situation at a critical period of the battle.
Remarks: later achieved rank of Subadar.

VICTORIA CROSS

Le motivazioni per l'assegnazione della Victoria Cross ad alcuni combattenti del Commonwealth sul fronte di Cassino.

23/03/2003 | richieste: 4336 | VALENTINO ROSSETTI
Spigolature | decorazioni

John Keefer Mahony

0156

Major, The Westminster Regiment, Canadian Army - River Melfa, Italy.

Age: 32, nationality: canadian.

On 24 May 1944 at the River Melfa, Italy, Major Mahony and his company were ordered to establish the initial bridgehead over the river. This was accomplished and for five hours the company maintained its position in the face of enemy fire and attack until the remaining companies and supporting weapons were able to reinforce them. Early in the action Major Mahony was wounded in the head and twice in the leg, but he refused medical aid and continued to direct the defence of the bridgehead. The enemy saw that this officer was the soul of the defence and consequently made him their particular target.

VICTORIA CROSS

Le motivazioni per l'assegnazione della Victoria Cross ad alcuni combattenti del Commonwealth sul fronte di Cassino.

23/03/2003 | richieste: 4336 | VALENTINO ROSSETTI
Spigolature | decorazioni

Francis Arthur Jefferson

0308

Fusilier, 2nd Bn., The Lancashire Fusiliers, British Army - Montecassino, Italy.

Age: 22, nationality: english.

On 16 May 1944 during an attack on the Gustav Line, Monte Cassino, Italy, the leading company of Fusilier Jefferson's battalion had to dig in without protection. The enemy counter-attacked opening fire at short range, and FusilierJefferson, on his own initiative, seized a P.I.A.T. gun and, running forward under a hail of bullets, fired on the leading tank. It burst into flames and all the crew were killed. The fusilier then reloaded and went towards the second tank which withdrew before he could get within range. By this time our own tanks had arrived and the enemy counter-attack was smashed.

VICTORIA CROSS

Le motivazioni per l'assegnazione della Victoria Cross ad alcuni combattenti del Commonwealth sul fronte di Cassino.

23/03/2003 | richieste: 4336 | VALENTINO ROSSETTI
Spigolature | decorazioni

Alphonse Juin

0021

Nato a Annaba in Algeria il 16 dicembre 1888, Juin era il comandante del Corps Expéditionnaire Francais (C.E.F.); esperto conoscitore della guerra in montagna contribuì in modo notevole al prestigio militare della Francia.
Frequentò l'accademia militare di Saint-Cyr e conseguì la qualifica di cadetto nel 1912. Durante la prima guerra mondiale fu ferito gravemente ad una mano (1915); divenne poi ufficiale di collegamento con l'esercito americano. Dal 1920 al 1922 insegnò alla Scuola di guerra francese. Fu consigliere militare nel 1931, comandò il 3° reggimento Zuavi nel 1933, divenne generale e fu assegnato allo stato maggiore generale nel 1938.

Nel 1940 combattè in Belgio e fu fatto prigioniero dai tedeschi. Nel 1941, su richiesta del maresciallo Petain, fu rilasciato e poco dopo divenne comandante delle truppe di Vichy in Nordafrica. All'inizio dell'operazione Torch (sbarco alleato in Marocco) optò per De Gaulle e il 27 dicembre 1942 assunse il comando delle forze francesi in Nordafrica, in seguito assunse il comando del Corps Expéditionnaire Francais con il quale giunge in Italia nel 1943.

Fu l'unico tra gli alti gradi dello staff alleato a proporre fin dall'inizio la penetrazione della Linea Gustav attraverso le montagne, visto che in pianura le difese tedesche rendevano tale operazione difficile. Le sue teorie saranno prese in considerazione solo in occasione dell'ultima offensiva di maggio, operazione Diadem. Morì nel 1967.

Le truppe coloniali che erano parte del C.E.F., ottennero importanti vittorie nel basso Lazio ma si macchiarono anche di inenarrabili atti di violenza e di sevizie sulla popolazione civile.

Janusz Piekalkiewicz, "CASSINO Anatomia della battaglia", ISTITUTO GEOGRAFICO DE AGOSTINI, NOVARA.

Traugott Herr

General der Panzertruppe

0467

Comandante del 76° Panzerkorps tedesco che nelle prime fasi della battaglia difese l'intero fianco est della Linea Gustav. Successivamente il suo gruppo di unità venne sostituito dal 51° Corpo da montagna ed inviato contro la testa di ponte di Anzio.

Marzilli Marco - Lottici Mauro, "CASSINO '44 - Immagini dalla Memoria", Caramanica Ed. Latina

Albert Kesselring

Generalfeldmarschall der Luftwaffe

0050

Nato nella Bassa Franconia il 20 novembre 1885, si arruolò nel 1904 nel 3° Reggimento artiglieria a piedi bavarese di stanza a Metz con il grado di sottotenente; nel 1907 conseguirà il grado di tenente. Diviene uno specialista in rilevamenti topografici e nel rilevamento delle artiglierie nemiche. Durante la prima guerra mondiale ebbe diversi incarichi di stato maggiore presso lo stato maggiore generale.

Nel 1919 entra a far parte della Reichswehr come comandante del III Corpo d'armata Bavarese (Norimberga). Il 1° ottobre 1922 viene trasferito al Heeresleitung (alto comando dell'esercito) a Berlino, e nel 1930, con il grado di colonnello, ebbe il comando del 4° Reggimento artiglieria (Dresda).
Dall'ottobre 1933, divenne Verwaltungschef (direttore) della nuova Luftfahrtkommissariat (commissione dell'aviazione). Dal giugno 1936 divenne capo di stato maggiore dell'aviazione e direttore di tutte le attività di addestramento del personale dell'aviazione. Kesselring organizzò anche le truppe contraeree e quelle delle trasmissioni. Nel giugno del 1937 con il grado di General der Flieger (generale d'aviazione) ebbe il comando della III Luftkreis (Dresda). Divenne comandante della 1a Luftflotte (flotta aerea) nell'ottobre del 1938; nel settembre 1939 la 1ª Luftflotte fu assegnata al Gruppo d'armata nord che avrà un ruolo importante nell'invasione della Polonia.

Nel gennaio 1940 assunse il comando della 2a Luftflotte operante sul fronte occidentale; il 19 luglio dello stesso anno fu promosso Generalfeldmarschall. Dopo la disfatta subita nella Battaglia d'Inghilterra (estate 1940), dal dicembre 1941 divenne comandante in capo delle forze aeree tedesche nel Mediterraneo e in Africa settentrionale.

Dal 1943 fu designato quale comandante in capo della Wehrmacht sul fronte meridionale.

Piekalkiewicz Janusz, "CASSINO Anatomia della battaglia", ISTITUTO GEOGRAFICO DE AGOSTINI, Novara.

Heinrich Gottfried von Vietinghoff

Generaloberst der Wehrmacht

0104

Generale, comandante della 10a Armata tedesca, Vietinghoff fu un colto, abile e malleabile mediatore tra le truppe e l'alto comando, sebbene non fosse in particolar modo popolare presso il soldato semplice. Nacque a Magonza il 6 dicembre 1887 e dal 1898 divenne cadetto. Il 6 marzo 1906 all'età di sedici anni, divenne sottotenente nell'esercito prussiano e, un anno dopo, il 27 gennaio 1907 tenente nel 2° Reggimento granatieri della guardia. Dopo lo scoppio della prima guerra mondiale fu promosso Truppeoffizier e, nel 1915, capitano presso lo stato maggiore generale del comando dell'esercito. Nel 1919 entrò nella Reichswehr e nel 1921 divenne comandante di compagnia nel 9° Reggimento fanteria. Il 1° marzo 1926 fu promosso maggiore e assegnato allo stato maggiore della 2a divisione di fanteria (Stettino). Nel 1929 fu trasferito al Ministero della difesa; del 1° febbraio 1931, col grado di tenente colonnello, ebbe il comando del 1° Battaglione del 14° Reggimento fanteria.

Il 1° aprile 1933 fu promosso colonnello e dal febbraio 1934 Vietinghoff fu posto a capo della Abteilung Landsverteidigung (forza di difesa civile); il 1° aprile 1936 fu promosso maggior generale e, due anni dopo, assunse il comando della 5a Divisione Panzer, di nuova formazione, che guidò nella campagna di Polonia dal settembre 1939. Dal 21 ottobre 1939 divenne comandante del XIII Corpo d'armata Panzer e, in temporanea sostituzione del colonnello generale Model, comandò la 9a Armata.
Dal 15 dicembre 1942 ebbe il comando della 15a Armata e il 15 agosto 1943 assunse quello della 10a Armata in Sicilia.

Piekalkiewicz Janusz, "CASSINO Anatomia della battaglia", ISTITUTO GEOGRAFICO DE AGOSTINI, Novara.

Frido von Senger und Etterlin

General der Panzertruppe

0110

Dotato di sensibilità e di gusto artistico, il generale che comandava il XIV Corpo d'armata Panzer, i cui uomini ebbero il compito di difendere la Linea Gustav nel settore di Cassino, era nato a Waldshut il 4 settembre 1891. All'età di 19 anni, il 10 ottobre 1910 si arruolò come volontario nel 5°/76° Reggimento artiglieria da campagna del Baden; poi frequentò l'università di Oxford. Nel 1914 era tenente della riserva, il 27 giugno 1917 passò nel servizio attivo. Alla fine della prima guerra mondiale entrò nella Reichswehr come comandante di squadrone nel 18° Reggimento cavalleria (Bad Cannstatt). Il 1° gennaio 1927 fu promosso Rittmeister (capitano di cavalleria); il 1° agosto 1936, tenente colonnello; il 10 novembre 1938 comandante del 3° Reggimento cavalleria e il 1° marzo 1939 fu promosso colonnello. Dal novembre 1939 ebbe il comando del 22° Reggimento cavalleria e dal 22 febbraio 1940 quello della 2ª Brigata di cavalleria.

Nella campagna in occidente von Senger guidò la Schnelle Brigade von Senger e dal luglio 1940 al luglio 1942 fu capo della delegazione tedesca presso la Commissione d'armistizio italo-francese (Torino). Il 1° settembre 1941 fu promosso maggior generale e dal 10 ottobre 1942 ebbe il comando della 10ª Divisione Panzer impegnata sul fronte orientale; il 1° maggio 1943 fu promosso tenente generale. Dal giugno 1943 comandò le truppe tedesche in Sicilia e, dall'agosto 1943, assunse il comando di quelle dislocate in Sardegna e in Corsica. Ebbe grande successo per la buona riuscita dell'evacuazione delle sue truppe da tutte e tre le isole. Dall'8 ottobre 1943 assunse il comando del XIV Corpo d'armata Panzer e il 1° gennaio 1944 fu promosso Panzer General.

I ben noti sentimenti antinazisti di questo generale anglofilo - era anche membro laico dell'ordine benedettino - portarono a disconoscere il suo apporto alla difesa di Cassino. La propaganda nazista lo citò raramente.

Dopo la guerra passò due anni di prigionia nel Galles, divenendo poi preside della scuola di Spestgart. Mori nel 1963.

Piekalkiewicz Janusz, "CASSINO Anatomia della battaglia", ISTITUTO GEOGRAFICO DE AGOSTINI, Novara.

Ernst Gunther Baade

Generalleutnant

0114

Comandante della 90.Panzergrenadier-Division dal 20/12/1943 al 9/12/1944.
Combattè in Russia e con l'Afrikakorps; venne ferito ad El Alamein.
Decorato con la Ritterkreuz il 27.06.1942 come comandante del Schuetzen-Regiment 115, con le Foglie di Quercia il 22.2.1944 e le Spade il 16.11.1944 come comandante della 90.Panzergrenadier-Division.
Promosso Generalmajor il 20/3/1944 e Generalleutnant il 1/8/1944.
Guidò la ritirata delle truppe tedesche dalla Sicilia e combattè a Cassino.
Personaggio eclettico, a tratti bizzarro, aveva un notevole acume militare, spiccate capacità di comando ed era molto amato dai suoi soldati. Poco incline alle formalità, la sua fama raggiunse anche le linee alleate.

Nacque a Falkenhagen/Branderburg e morì il 8/5/1945 nell'ospedale di Bad Segeberg/Holstein per le conseguenze delle ferite riportate in un attacco a bassa quota inglese con bombe al fosforo.

IL GENERALE BAADE

Il generale Frido von Senger und Etterlin, comandante del XIV Panzerkorps, descrive e ricorda l'amico generale Baade.

12/04/2001 | richieste: 5057 | FRIDO VON SENGER UND ETTERLIN
Testimonianze | #post war, protagonisti

Richard Heidrich

0115

Richard Heidrich nacque il 28 luglio 1896 a Lewalde in Sassonia. Nell'agosto del 1914 entrò volontario nel 102° Reggimento di fanteria e, sempre nel 1914, dopo la promozione, raggiunse il fronte occidentale con il 182° Reggimento di fanteria. Fu comandante di Plotone e di compagnia, e infine aiutante del Reggimento fino alla fine della guerra.

Dopo la smobilitazione, Heidrich andò in Lituania con il Corpo Volontari. Poi, entrato a far parte dell'esercito dei 100.000 uomini, fu destinato al 10° Reggimento di fanteria. Qui rimase per molti anni, quale comndante di plotone in una compagnia di fucilieri «camminando al seguito degli allegri sonatori». Dopo aver passato l'esame al Distretto Militare, venne inviato alla Scuola di guerra nel 1925, dove furono suoi maestri i Feldmarescialli von Manstein e von Witzlebel. Ma «date le mie scarse capacità non divenni ufficiale di Stato Maggiore». Heidrich raggiunse però il grado di Generale anche passando per la carriera dell'ufficiale di comnado di truppa.

Dopo essere stato comndato al 2° Gruppo dell'artiglieria di marina a Wilhelmshaven, Heidrich tornò al 10° Reggimento di fanteria, dove per molti anni ebbe incarico alla scuola sottufficiali, agli ordine del colonnello Bolze; poi, nel 1934, fu trasferito alla scuola di guerra di Dresda prima, e alle scuole di Monaco e Potsdam poi, come insegnante di tattica. Insegnò a Potsdam fino al 1937, direttamente alle dipendenza di Rommel.
Da lì si arruolò nelle truppe paracadutiste dell'Esercito, delle quali esisteva una sola compagnia, a Stendal. Nel 1938 Heidrich ingrandì la Compagnia portandola alla forza di un Battaglione e ne divenne comandante. Quando il Battaglione paracadutisti dell'Esercito venne sottoposto all'aviazione, il 1° gennaio 1939, Heidrich venne trasferito allo Stato Maggiore della 7ª Flotta aerea, ma in seguito a divergenza di opinioni avvenuta dopo la campagna polacca, egli tornò all'Esercito.

Nell'ambito della 294a Divisione di fanteria egli creò il 514° Reggimento di fanteria e con questo andò in Francia nel 1940. Mentre stava avanzando venne richiamato a Berlino per assumere il riordinamento del 3° Reggimento paracadutisti composto dal suo vecchio battaglione fanteria paracadutisti. Questo Reggimento venne poi da lui comandato a Leningrado e a Creta.
Nella primavera del 1942 egli addestrò 5.000 ufficiali del personale terrestre dell'aviazione e dell'artiglieria antiarea che dovevano essere ceduti all'Esercito trasformandoli in ufficiali di fanteria. Nell'autunno del 1942 assunse il comando della 1ª Divisione paracadutisti e nel novembre del 1944 venne nominato Generale Comandante del 1° Corpo paracadutisti.

Meritò le più alte decorazioni: la Croce di Cavaliere per Creta, le Fronde di Quercia per Ortona, e, per Cassino, le Fronde di Quercia con Spade.
Dopo gravi umiliazioni subite durante la prigionia americana, fu consegnato in custodia agli inglesi e venne processato sotto l'accusa di crimini di guerra. Ma fu possibile confutare le accuse a lui mosse.
Nell'estate del 1947 venne rilasciato dalla prigionia, colpito da malattia mortale, e il 22 dicembre 1947 morì ad Amburgo-Bergedorf, dove il 27 dicembre i suoi soldati lo accompagnarono all'ultima dimora.

Böhmler Rudolf, "MONTE CASSINO", Accademia Ed. 1979

Eberhard Rodt

0121

Generale, comandante della 15a Divisione Panzer Grenadier.
Nella prima battaglia di Cassino la sua unità difese con successo la zona del fiume Rapido, respingendo i ripetuti tentativi di attraversamento degli uomini della 36a Divisione U.S. Texas.

Marzilli Marco - Lottici Mauro, "CASSINO '44 - Immagini dalla Memoria", Caramanica Ed. Latina

Dr. Friedrich (Fritz) (von) Franek

Generalleutnant der Wehrmacht

0122

Tenente generale, comandante della 44a Divisione di Fanteria Hoch und Deutschmeister.

Karl Neuhoff

Oberfeldwebel Stoßtruppführer

0718

Nato a Gevelsberg il 24 aprile 1915 entra a far parte dell'esercito tedesco il 3 novembre 1937. Diventa paracadutista dal 23 maggio 1938 e membro del FJR 3 dal 1 agosto 1940.
Durante la battaglia di Cassino, con il grado di sergente maggiore, comanda la 6a compagnia II./3 FJR e tiene un caposaldo tedesco, nei pressi delle prigioni, denominato Charlie.
Il 9 giugno 1944 viene decorato con la Croce dei Cavalieri per Cassino.
Il suo ultimo incarico nella Wehrmacht è quello di Vice Comandante del I./FJR 3, con il grado di Tenente.

Altre decorazioni: EK, EK I, DK LG, Wound Badge in Silver, Lw. Ground Combat Badge, Creta sleeveband.

  • Peters Klaus J., "Fallschirmjager RGT.3 – A Pictorial History", James Bender Pubblishing, San Jose (USA) 1995.
  • Nardini Walter, "Cassino fino all'ultimo uomo", Mursia Editore Spa, Milano 1997.

Karl Neuhoff

Oberfeldwebel Stoßtruppführer i.d. 6./Fsch.Jäg.Rgt 3

Joined IR17 1937. Transferred to FJ 1939. Served Poland, Holland, Crete, Russia. Awarded DKig for conduct in Sicily 1943, "one of the last soldiers to cross over to the mainland". Stopped New Zealander advance into Cassino town, March 1944. Awarded KC. Oberleutnant and commanded I./FJR3 1945.

https://forum.axishistory.com

Ludwig Sebastian Heilmann

0112

Colonnello, comandante del III reggimento paracadutisti della 1a Divisione della Luftwaffe. Veterano di Creta, guidò il suo reggimento durante la battaglia di Cassino, facendolo divenire l'unità simbolo della battaglia. Finì la guerra con il grado di Maggiore generale (Generalmajor), al comando della 5a Divisione paracadutisti.

Marzilli Marco - Lottici Mauro, "CASSINO '44 - Immagini dalla Memoria", Caramanica Ed. Latina

Ludwig Sebastian Heilmann

Major Kdr III./Fsch.Jäg.Rgt 3

Joined Reichswehr 1921. France 1940, awarded EK1, as Oberleutnant with IR91. Transferred to FJ, June 1940. Awarded KC for his battalion's success at Crete. Fought in Russia. As Oberstleutnant commanded FJR3 in 1943. Later fought in Italy, Ortona and Cassino, promoted to Oberst. In November 1944 promoted to Generalmajor and commanded 5FJD in the West. Captured by Americans just prior to the end of the war.

http://www.das-ritterkreuz.de/

I PARACADUTISTI TEDESCHI

Ma si deve fermamente attestare come, sia i singoli che la totalità di questo Corpo sceltissimo, avevano dimostrato una capacità tale di sacrificio che brilla da sola nella storia della guerra.
Unico è anche l'ideale degli uomini di questa Divisione, quando essi offrirono il loro più grande sacrificio.

12/04/2001 | richieste: 8402 | LUDWIG SEBASTIAN HEILMANN
Spigolature | #post war, fallschirmjäger, germania, unità-reparti

Rudolf Rennecke

0113

Capitano, comandante del II./3° Reggimento paracadutisti di stanza nell'abitato di Cassino.

Nel marzo 1944 sostituì il capitano Ferdinand Foltin come comandante della guarnigione che difendeva l'abitato di Cassino, dirigendo le operazioni da una grotta, ancora oggi esistente, sita in prossimità dell'Hotel Excelsior (Continental).

Marzilli Marco - Lottici Mauro, "CASSINO '44 - Immagini dalla Memoria", Caramanica Ed. Latina

Rudolf Rennecke

  • Born on June 19, 1915 in Leipzig.
  • Ultimate rank: Oberstleutnant.
  • Last service position: Commander of the lst Parachute Regiment.
  • German Cross in Gold on December 12, 1943.
  • Knight’s Cross on June 9,1944 as coinnìander of II Battalion, 3rd Parachute Regiment with the rank of Hauptmann.
  • Oak Leaves (664th recipient) on Novenber 25, 1944 as commander of the 1st Parachute Regiment with the rank of Major.
  • Died on March 3, 1986 in Bayerisch Gmain.

Rennecke joined the 32nd Infantry Regiment’s l3th Company in Grimma on November 2, 1937 and on August 27, 1938 reported far the army’s 7th parachutist-rifleman course. He was transferred to the Parachute Infantry Battalion under the command of Major Heidrich and completed junior NCO and combat engineer courses.
As an Oberjager Rennecke took part in the German parachute troops’ first battle at Wola Gulowska airfield. In May 1940, as a Fetdwebel, he parachuted into Fortress Holland near the Moerdijk bridges. There he eliminated a machine-gun nest and took a nnmber of prisoners while storming a farm with only two companions.

Rennecke received fhe Iron Cross, First Class on May 16, 1940 and on July 11 was promoted to Leutnant for bravery in the face of the enemy. Following the Crete operation Rcnnecke fought in the northern sector of the Eastern Front, where he was badly wounded on November 4, 1941.
Renneeke served as regimental adjutant of the 3rd Parachute Regiment for more than a year before taking command of the 3rd Parachute Regiment’s II Battalion near Ortona. Later he was named military commander of Cassino city. He and bis battalion defended the city, which resulted in Rennecke receiving the Knight’s Cross. On June 5, 1944 he was promoted to Major and named special duties officer of the 3rd Parachnte Regiment.

Rennecke was placed in command of the lst Parachute Regiment on June 20, 1944. He and his regiment fought a bitter defensive battle in the Rimini area and near Bologna. Rennecke was awarded the Oak Leaves. He led his regiment until the end of the war.

Franz Kurowski - Knight's Cross Holders of the Fallschirmjager - Shiffer Military/Aviation History - 1995.

Rudolf Böhmler

0049

Nato a Stoccarda il 12 giugno 1914 entra a far parte dell'esercito tedesco il 5 aprile 1934.
Diventa paracadutista dal 12 aprile 1938 e membro del FJR 3 dal 1 agosto 1940.
In data 26 marzo 1944 viene decorato con la Croce dei cavalieri per Cassino e ottiene il grado di Maggiore, comandate il 1./FJR 3.
L'ultimo incarico che ricopre nella Wehrmacht è quello di comandante del FJR 4, con il grado di colonnello.

Altre decorazioni: EK II, EK I, DK i.G., Lw. Distintivo Combattimento terrestre, Medaglia d'argento per ferita, Nastro da manica per Creta.

Nel dopoguerra scrisse il libro "Monte Cassino", un bestseller nel suo genere, che ancora oggi rappresenta un riferimento per tutti gli storici della battaglia.

Muore a Stoccarda il 24/11/1968.

  • Peters Klaus J., "Fallschirmjager RGT.3 – A Pictorial History", James Bender Pubblishing, San Jose (USA) 1995.
  • Nardini Walter, "Cassino fino all'ultimo uomo", Mursia Editore Spa, Milano 1997.

Rudolf Böhmler

Major Kdr I./Fsch.Jäg.Rgt 3

Joined Heer 1943. Leutnant IR55.Transferred to Luftwaffe 1939. Joined FJ. Served Poland, Holland, Crete. In Russia from 1941, awaeded DKiG April 1942. Major by 1943. Then served in Sicily, at Cassino. Defended Calvary Mountain there, wounded. Awarded KC. Returned to active service August 1944. Oberst, commanding FJR4 1945.

http://www.das-ritterkreuz.de/

Ferdinand Foltin

0111

Capitano, comandante del II./3° Reggimento paracadutisti di stanza nell'abitato di Cassino.

Nato a Vienna il 30 novembre del 1916 entra, all'età di 20 anni, nell'esercito austriaco tra le file dell'Infanterie Regiment 15 "Babenberg", 2a divisione.
Dopo l'annessione dell'Austria alla Germania passa automaticamente alla Wehrmacht con il grado di Oberfähnrich (aspirante ufficiale), divenendo Sottotenente il 1° gennaio 1939.
Entra nei Paracadutisti e partecipa all'invasione dell'isola di Creta nella 5a Compagnia del Fallschirmjäger Regiment 3, combattendo a Calatas e a Chania.

Dopo un periodo abbastanza lungo trascorso tra l'ospedale, a causa delle ferite riportate, e la Scuola di Addestramento per truppe Paracadutiste, Foltin ritorna in prima linea nell'agosto del 1942 sul fronte orientale come Comandante di Compagnia. Successivamente rientra in Francia con la sua unità per un periodo di riposo e riorganizzazione, del quale riesce però ad usufruire per breve tempo; nel luglio 1943 lo troviamo infatti in Sicilia, in azione contro le truppe anglo-americane che nel frattempo erano sbarcate sull'isola.

Partecipa alla ritirata lungo lo stivale italiano e nel gennaio 1944 è a capo del II./3° Reggimento paracadutisti.
A Cassino gli viene affidata la difesa del centro abitato, ruolo che ricoprirà fino al completo esaurimento fisico (verrà sostituito nel marzo 1944 dal capitano Rudolf Rennecke).
Per la condotta dimostrata in azione durante i combattimenti del febbraio-maggio 1944, viene insignito della più alta decorazione delle forze armate tedesche: la Croce di Cavaliere, consegnatagli il 9 giugno 1944.

Nel settembre 1944 viene trasferito alla 7a divisione Paracadutisti al comando del generale Wolfgang Erdmann. Prima che la guerra abbia fine, combatte in Belgio, in Olanda e nella parte nord della Germania, arrendendosi con il grado di Maggiore nel maggio del 1945.

Marzilli Marco - Lottici Mauro, "CASSINO '44 - Immagini dalla Memoria", Caramanica Ed. Latina

* * *

Dopo la prigionia, rientrò nelle forze armate austriache con il grado di Capitano, partecipando alla riorganizzazione della Gendarmeria e della prima scuola per Sottufficiali della nuova Austria. Nel 1956 prese i gradi di Maggiore e comandò una Compagnia dello Jäger Bataillon 13, partecipando anche ad un corso di tattica presso le forze armate americane. Nel 1957 divenne Tenente Colonnello presso la 4a Panzer Grenadier Brigade e prestò servizio con il contingente O.N.U. in Congo. Tra il 1968 e il 1973 ebbe modo di perfezionarsi grazie a svariate esperienze in USA e Canada. Si ritirò nel 1981 con il grado di Generalmajor.

Nel 1984, Foltin fece ritorno a Cassino. Un documentario ne ripropone alcune immagini.

IL CAPITANO FOLTIN A CASSINO

Alcune immagini estratte da un documentario inglese girato nel 1984 in occasione delle celebrazioni per il quarantennale della Battaglia di Cassino.

13/07/2001 | richieste: 6288 | VALENTINO ROSSETTI
Cronache | #today, cassino, paracadutisti, protagonisti

Ferdinand Foltin è deceduto il 18 maggio 2007.

Ferdinand Foltin

  • Born on November 30, 1916 in Vienna
  • Ultimate rank: Major.
  • Last service position: Ia of the 7th Parachute Division.
  • Knight’s Cross on June 9,1944 as commander of II Battalion, 3rd Parachute Regiment with the rank of Hauptmann.

Ferdinand Foltin joined the Austrian Federal Army as a one-year volunteer on September 3, 1936. On Aprii 14, 1938 he was taken into the German Armed Forces as an Oberfàhnrich. Foltin served initially with the 107th Infantry Regiment’s 6th Company in Bad Kreuznach. He subsequently joined to the parachute troops and took part in the 6th parachutist-rifleman course at Parachute School III, Braunschweig. Foltin became all Oberleutnant on August 1, 1940 and a week later took aver a platoon of the 5th Company, 3rd Parachute Regiment. Foltin was severely wounded in the Crete operation. His actions were aeknowledged on July 1, 1941 with the awarding of both Iron Crosses.

Following an interim staff appointment, on August 21, 1942 he assumed command of 7th Company, 3rd Parachute Regiment, having led the company in an acting capacity since Februry 24. After serving as an ordnance officer with the Ia of the 7th Air Division and the lst Parachute Division, on Ianuary 1, 1944 he became commanding officer of II Battalion, 3rd Parachute Regiment. While in this position Foltin was promoted te Major on June 1, 1944. During the second battle of Cassino Fottin commanded a battle group in Cassino city. On March 15, 1944 the unit’s 7th Ccmpany was surrounded and wiped out. On the second day of fighting ten enemy tanks were destroyed and two Shermans knocked out by the one available assault gun. On the fifth day of the second battle of Cassino strong enemy armored forces attacked; Hauptmann Foltin played a decisive part in the holding of the exposed position. This act won him the Knight’s Cross. After completing general staff training Foltin was assigned to Headquarters, First Parachute Army. On September 1, 1944 he became Ia of the 7th Parachute Division. Foltin was held as a POW by the British from May 8 to October 20, 1945.

Franz Kurowski, "Knight's Cross Holders of the Fallschirmjager", Shiffer Military/Aviation History - 1995.

Julius Schlegel

0367

Colonnello della Divisione "Hermann Goering". Si deve a lui lo sgombero dei tesori di Montecassino e quindi il loro salvataggio dal bombardamento dell'Abbazia, avvenuto il 15 febbraio 1944. Qualche mese dopo i fatti di Cassino, Schlegel venne seriamente ferito durante un attacco aereo e perse una gamba. Sopravvissuto alla guerra, morì nella sua Vienna l'8 agosto 1958.

Nell'ottobre 1969, una targa donata dai suoi vecchi commilitoni fu posta nella sua abitazione a ricordo di quel nobile atto, essa riporta:

In questa casa visse e morì il valoroso austriaco Julius Schlegel. Durante l'autunno del 1943, di propria iniziativa, pose in salvo i tesori artistici dell'Abbazia di Montecassino.

Marzilli Marco - Lottici Mauro, "CASSINO '44 - Immagini dalla Memoria", Caramanica Ed. Latina

La vicenda del salvataggio dei tesori di Montecassino è stata oggetto del libro I misteri dell'Abbazia - La verità sul tesoro di Montecassino che, sulla base anche di documenti inediti, ha riproposto una diversa versione dimostrando le reali finalità di tale operazione rispetto a quanto affermato nel tempo e attribuendo di fatto una luce diversa al ruolo dello Schlegel.

Heinrich Baron von Behr

0109

4° e ultimo comandante della 90.Panzergrenadier-Division dal 27/12/1944 al 28/4/1945.
Combattente dell'Afrika-Korps venne evacuato nel novembre 1942.
Il 01/07/1943 assunse il comando del Panzergrenadier-Regiment 200 della 90.Panzergrenadier-Division.
Il 27/01/1944 a Cassino respinse un attacco di soverchianti forze francesi, l'01/02/1944 venne promosso colonnello e il 23 ricevette la Ritterkreuz. Difese Esperia fino al 19 maggio 1944, quando sotto la spinta delle superiori forze francesi fu costretto a ritirarsi verso Pico.

Nel settembre del 1944 era responsabile della difesa di Bologna e guidò la battaglia di Savignano per la quale fu decorato con le Foglie di Quercia il 09/01/1945. Il 27/12/1944 assunse il comando della 90.Panzergrenadier-Division e il 28/04/1945 si arrese agli inglesi nei pressi del Lago di Garda. Verrà rilasciato dalla prigionia nel 1947.

Nel settembre 1956 entrò nei ranghi dell'esercito federale tedesco, divenne Maggiore Generale e vicecomandante al 1° Corpo corazzato a Munster; andrà in pensione nel 1962.

Nato il 26/06/1902 a Roennen / Kurland, muore il 14/08/1983 a Bonn.

L’ATTACCO AL MONTE CASTELLONE NEL RACCONTO DEL BARON VON BEHR, COMANDANTE DEL PANZERGRENADIER-REGIMENT 200

Il racconto autografo dell'attacco al monte Castellone nel febbraio 1944, redatto dall'allora colonnello Heinrich Baron von Behr comandante del Panzergrenadier-Regiment 200.

06/06/2012 | richieste: 3441 | VALENTINO MATTEI
Testimonianze | #febbraio 1944, germania, monte-castellone, veterani-reduci

Herbert Fries

1237

Gefreiter Geschützführer 2./Fsch-Pz.Jäg.Abt 1

As an eighteen year old volunterred for FJ service 1943. Joined Fsch-Pz.Jäg.Abt 1 in Italy early 1944. "On 21 and 22 May 1944 to the east of Piedimonte, Gefr Fries, from 2./FschPzJägAbt 1, manning the gun of a Panther tank, slowed down the Allies who were trying to outflank what was left of 1FJD, knocking out 17 enemy tanks in the process". Promoted to Oberjäger, October 1944 and Leutnant April 1945.

From Jean-Yves Nasse's, Green Devils!

L'affermazione che Fries, nei giorni 21 e 22 maggio 1944, avrebbe distrutto "17 carri nemici", è confutata nell'articolo: I CARRI ARMATI POLACCHI A PIEDIMONTE SAN GERMANO (20-25 MAGGIO 1944), dal quale si può dedurre che soltanto una piccola parte, non più di 4 o 5 carri, poté essere colpita dalla "Pantherturme" del "gefreiter" Fries.

Eberhard von Mackensen

https://it.wikipedia.org/wiki/Eberhard_von_Mackensen

Scheda di futura realizzazione

Kurt Veth

2890

Nasce il 1 Giugno 1907 a Delmenhorst b. Brema.
Durante l'attacco polacco a Montecassino nel maggio 1944, comanda, con il grado di Maggiore, il II./FJR 3.
Muore il 27 Febbraio 1994 a Amburgo.

Kurt Veth occurred on 15 July 1935 in the Infantry Regiment 65, a, was at first April 1937 Infantry Regiment 90 and the mixture was here on 1 October 1938 promoted to lieutenant. He participated in the Polish campaign and then voluntarily reported to the paratroopers. On 15 February 1940 he came to Parachute Regiment 3, Was here on 1 November 1940 promoted to first lieutenant and fought in May 1941 as a platoon leader in the diving operation on Crete, the end of 1941 in Russia, near Leningrad and 1942/43 in the metropolitan area of Smolensk. In mid-July 1943, he was with the Parachute Infantry Regiment 3 here, first to Italy and fought in Sicily. In autumn 1943 he took part as a company commander in the defensive battle at Ortona on the Adriatic coast and on 27 October 1943 awarded the German Cross in gold. On 1 January 1944, he was promoted to captain, took part in the Battle of Monte Cassino and was in the summer of 1944, commander of the Second Battalion. Southeast at the retreat through the mountains of the Apennines in the Florence area, he distinguished himself on several occasions and was on 30 September 1944 was awarded the Knight's Cross. On 1 January 1945 promoted to Major, he created in mid-April 1945 by its firm commitment at the Ferrara prerequisite for the conversion of the I Parachute Corps crossed the Po, which entitled him to 30 April 1945 by the commanding general of the I Parachute Corps was awarded the Oak Leaves.

Knight's Cross (30 September 1944) Eichenlaub (30 April 1945) (not confirmed by the Personnel Office).

Peters Klaus J., "Fallschirmjager RGT.3 – A Pictorial History", James Bender Pubblishing, San Jose (USA) 1995

Siegfried Rammelt

0127

Leutnant Führer Rgts-Pi.Zug/Fsch.Jäg.Rgt 3

Joined IR32 1935. Reservist 1939, recalled to IR81. Joined FJ July 1940. Fought at Crete. Severly wounded in Russia, October 1941. Oberleutnant April 1943. Awarded KC for his staunch efforts at Cassino, killed in action 21st March 1944.

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Paul-Ernst Renisch

not in archive

Hauptmann Kdr III./Fsch.Jäg.Rgt 1

Joined Luftwaffe Flak 1936. Signals officer later. Joined FJ 1941. Fought in Russia, wounded, commanded IX./Fsch.Jäg.Rgt 1 1943. Fought at Ortona, Cassino. DKiG April 1944. Hauptmann, battalion commander June 1944. Awarded KC for defensive fighting near Rimini, autumn 1944. Major, March 1945.

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Leonard Schmidt

not in archive

Hauptmann Führer II./Fsch.Jäg.Rgt 4

Joined General Göring Regt 1937. With FJR1 served in Poland, Holland. Wounded at Crete. Wounded again in Russia, November 1941. Did a second tour of Russia 1942-1943. Awarded DKiG April 1943. Fought at Ortona, Cassino. Hauptmann by 1945 commanding II./FJR4. Awarded KC for performance during fighting withdrawal, April 1945.

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Horst Schimpke

not in archive

Leutnant Zugführer 1./Fsch-Pz.Jäg.Abt 1

Entered Heer 1939. Transferred to Fsch-Pz.Jäger 1940. Saw action in Crete, Russia, Africa, Sicily. Promoted to Leutnant August 1943. During Third Battle for Cassino credited with knocking out 20 tanks. Awarded KC. Commanded Fsch-Pz.Jäg.Abt 10 in 1945.

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Wolf-Werner Graf von der Schulenburg

not in archive

Major z.D. Kdr I./Fsch.Jäg.Rgt 1

Fought on Western Front 1917-1918. Ordnance officer with FJR1 Poland 1939. Served Holland. Crete. Later in Russia. Commanded I./Fsch.Jäg.Rgt 1, 1942-1944. Awarded KC in June 1943 because of his battalion's efforts in unison with the 78.Sturm-Division near Orel. Then served at Cassino. In April 1944 took over command of FJR13 in the West. Killed in action, Normandy, 14th July 1944.

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Karl-Lothar Schulz

not in archive

Hauptmann Kdr III./Fsch.Jäg.Rgt 1

  • Knight's Cross-24th May 1940
  • Oak Leaves-April 1944
  • Swords-November 1944

Joined Reichswehr 1925. Joined Werke Police Gruppe 1933. General Göring Regiment 1935. Awarded KC for his battalion capturing Rotterdam airport, May 1940. At Crete involved in Heraklion battle. Then fought in Russia, commanded FJR1 in 1943. Fought in Italy at Cassino, Anzio. Took over command of 1FJD as Generalmajor, January 1945.

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Walter Werner

not in archive

Feldwebel Gruppenführer I./Fsch.Pi.Btl 1

Joined Heer 1938. Saw service in Poland, France, Balkans. Transferred to FJ 1942. Served in Russia. His "Strongpoint Werner" at Cassino played a decisive part in the battle. Wounded and then received KC. Leutnant, August 1944. Captured May 1945.

From Kurowski

Hilmar Zahn

not in archive

Oberleutnant Kdr V./Fsch.Jäg.Rgt 1

Joined Heer 1937. Moved to Luftwaffe 1938. Support positions 1939-1943. Promoted to Leutnant. Joined FJR1 June 1942. Served Russia, Italy. At Ortona, Cassino. Awarded KC for his bravery at Cassino. Lost his right leg, March 1944. Returned to active service as Hauptmann. Captured in Italy May 1945.

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Heinz Meyer

not in archive

Hauptmann Kdr VIII./Fsch.Jäg.Rgt 4

  • Knight's Cross, 8th April 1944;
  • Oak Leaves, 18th November 1944.

Joined General Göring Regt 1937. Officer training school 1940, assigned to FJR3 in August. Served in Holland, Norway, Crete, Russia. DKiG June 1943. Hauptmann 1943 commanding XI./FJR4. Jumped into Sicily. Involved in Calvary Mountain battle, Cassino. Commanded III./FJR4 1944. Awarded KC at Albaneta destroying six American tanks. Lead III./FJR15 in the West 1944. Awarded Oak Leaves for defence of Monte Castre, Normandy. Captured in Harz Mountains, May 1945.

From Kurowski

Otto Menges

not in archive

Oberfeldwebel Zugführer 6./Fsch.Jäg.Rgt 1

Joined General Göring Regt 1937. In FJR1 1938. Served Norway, Crete, captured by British for one day but released. Then saw action in Russia. DKiG March 1944. Awarded KC for his bravery, leadership at the Hill 539 fight at Cassino, February 1944. Recommended for promotion to Leutnant but killed in action 24th May 1944.

https://forum.axishistory.com/

Willi Koch

not in archive

Oberfeldwebel Zugführer 3./Fsch.Jäg.Rgt 1

General Göring Regt 1936. Transferred to FJ 1938. Served in Poland, Norway, Holland. Was at Crete and then served in Russia. In Italy at Cassino. Awarded KC for his role in Hill 593, Calvary Hill battle. Promoted to Leutnant June, Oberleutnant October 1944. On the 1st May 1945 promoted to Hauptmann commanding III./Fsch.Jäg.Rgt 1.

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Heinz Krink

not in archive

Leutnant Adjutant II./Fsch.Jäg.Rgt 3

Joined Luftwaffe 1939. Joined FJ 1940. Served in Russia 1942-1943. Under Foltin awarded DKiG at Cassino, March 1944. During Cassino retreat he commanded the rearguard of the division and was awarded the KC for his efforts. Hauptmann in 1944, captured May 1945.

From Kurowski

Rudolf Kratzert

3976

Hauptmann Kdr III./Fsch.Jäg.Rgt 3

Saw service with Austrian Army WW1. Reactivated in Luftwaffe 1940. Attached to FJR3 1942. Commanded 11/FJR3 Russia 1942. Awarded DKiG 1943. Later fought in Sicily, southern Italy. At Cassino launched attack that took Calvary Mountain, February 1944. Awarded KC.Commanded FJ Replacement troops 1945. Taken prisoner by the soviets but escaped to Vienna.

http://www.das-ritterkreuz.de/

Siegfried Jamrowski

3977

Oberleutnant Kdr VI./Fsch.Jäg.Rgt 3

Joined IR2 1936. Later Infantry Instructor. Joined FJ 1940. Served Crete, Russia, Sicily. Company commander under Foltin at Cassino. Awarded KC for his service in the battle. Commanded III./FJR3 in 1945, promoted to Major.

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Erich Hellmann

3993

Leutnant Führer I./Fsch.Jäg.Rgt 3

Joined Luftwaffe. FJ in Crete, Russia, DKiG August 1943. Served through entire battle of Cassino. Awarded KC and promoted to Oberleutnant. Captured by British May 1945.

https://forum.axishistory.com/

Kurt Gröschke

not in archive

Major Kdr II./Fsch.Jäg.Rgt 1

  • Knight's Cross, 9th June 1944;
  • Oak Leaves, 9th January 1945.

Police cadet 1927. General Göring Regt 1934. Fought in Holland, Crete, Russia. Commanded FJR1 1944 in Italy. Awarded KC for his role at Cassino. Took over command of FJR15 in West, July 1944. Fought in Ardennes 1944/1945.

https://forum.axishistory.com

Franz Grassmel

not in archive

Major Kdr III./Fsch.Jäg.Rgt 4

  • Knight's Cross, 8th April 1944;
  • Oak Leaves, 8th May 1945.

Joined Police 1928. Heer in 1935.Transferred to FJ 1940. Fought at Crete, Heraklion. Then served in Russia, awarded DKiG June 1943. Fought in Sicily, at Cassino. Awarded KC for holding Massa Albaneta and destroying 29 tanks in March 1944. As Oberst leutnant commanded FJR20 in the West 1944/1945. Fought in Reichswald. Surrended May 1945.

http://www.das-ritterkreuz.de/

Ernst Frömming

not in archive

Major Kdr Fsch-Pi.Btl 1

Joined Reichswehr 1930. Served with various pioneer units until 1940. Transferred to FJ. Fought at Crete, Russia. At Crete: "while flying into Crete in 1941 his chute opened in the plane.Frömming refused an order to return to Greece and fly in later. Frömming jumped,and survived, with his chute already opened". In Sicily his pioneer unit was credited with "destroying 146 river crossings and laid more than 5.000 mines". During Cassino battle credited with building the River Savio Bridge which enabled the 1FJD heavy weapons to cross the river. Awarded KC.

http://www.das-ritterkreuz.de/

Rudolf Böhlein

not in archive

Oberleutnant Kompanieführer I./Fsch.Jäg.Rgt 4

Joined Gebirgsjagers 1936. Served in Poland, France with GebR140. Transfered to FJ 1941. Saw action in Russia, Sicily. Awarded DKiG Cassino. Awarded KC at Point 193 (Castle Hill) for his aggressive, offensive patrols. Promoted Hauptmann 1945.

http://wehrmacht-awards.com/

Herbert Beyer

not in archive

Hauptmann Kdr I./Fsch.Jäg.Rgt 4

Joined Reichsmarine 1933, seaman. Served on Battleship Hessen. Transferred to Luftwaffe 1939. Joined FJ 1941. Hauptmann in Russia. At Cassino fought at Hill 193 and Hangman's Hill. March 1944, stormed Hill 193 and shattered the Indian troops there, saving Cassino from capture. Awarded the KC. Major 1945, captured in May.

https://forum.axishistory.com

Herbert Abratis

not in archive

Hauptmann Führer II./Fsch.Jäg.Rgt 1

Joined Luftwaffe 1936, Flak. Transferred to FJ 1940. Saw action in Norway, Crete. Lead VII./Fsch.Jäg.Rgt 1 in Russia 1942. ater in Italy: Ortona, Cassino. Repulsed Allied attack on Cassino town, March 1944. Awarded KC for his command efforts in Italy. Commanded Fsch-Pz.Jäg.Abt 53 in 1945. Promoted to Major and took over command of FJR27, part of 9FJD. Killed in action, 28th March 1945, Oder Front near Stettin.

http://www.das-ritterkreuz.de/

Raimund Eckel

0315

Oberleutnant, Kdr 14./FJR4 at Cassino.

Eckel personally knocked out 3 Shermans with a Panzerschreck, his company destroying 11 tanks in total by Panzerschreck and Tellermines, on the 19th March 1944. The opposing force were New Zealanders of the 20th Brigade supported by a US tank company.

http://www.das-ritterkreuz.de/

Reinhard Egger

3236

Oberleutnant Führer 10./Fsch.Jäg.Rgt 1

  • Knight's Cross, 9th July 1941;
  • Oak Leaves, 24th June 1944.

Joined Austrian Army 1929. Joined Wehrmacht 1938. Awarded KC on recommendation of his commander Major Schulz for his performance at Crete, 1941. Later fought in Russia, Sicily. Promoted to Major, I/FJR4. Temporary commander of FJR4 at Cassino. Captured 31st July 1944.

From Kurowski

Werner Schmidt

not in archive

Major Kdr Fsch-MG-Btl 1

Entered Police 1927. Served Werke unit 1934. Transferred to Luftwaffe 1935. FJ in 1938. Saw action Holland, Crete. Commanded Fsch-MG-Btl 1 in Russia 1942. DKiG May 1942. Fought at Primasole Bridge, Sicily, 1943. At Cassino, held his position but was badly wounded. Awarded KC. Hospitalised and unfit for active service thereafter. Promoted to Oberstleutnant December 1944.

From Kurowski

Maximilian Becker

5418

Capitano medico della Divisione "Hermann Goering". A lui si deve l'iniziativa dello sgombero dei tesori di Montecassino.

La vicenda del salvataggio dei tesori di Montecassino è stata oggetto del libro I misteri dell'Abbazia - La verità sul tesoro di Montecassino che, sulla base anche di documenti inediti, ha riproposto una diversa versione dimostrando le reali finalità di tale operazione rispetto a quanto affermato nel tempo e attribuendo di fatto una luce diversa al ruolo, forse inconsapevole, di Becker.
Si legga anche: Il salvataggio del tesoro di Montecassino.

Arnulf Abele

5546

Hauptmann, Kdr, I/HuD (I./134° IR).

On the 27.01.1944 the Bataillon was ordered to close a gap in the German lines near Belmonte (specifically between the Colle Abate and Monte Castellone, in the Terelle Valley) and thereby protect the vital supply line known as the “Neumann-Weg”. The Bataillon’s promised support did not arrive, and so Abele and his men were alone in this fight.
In the fighting which ensued they defended against Allied troops from Morocco. The fighting degenerated into close combat, wherein the men of Abele’s Bataillon were reduced to throwing stones when their grenades ran out. Nevertheless, with the help of mountain gun that prevented timely reinforcement of the French attack, the Bataillon was able to prevent an entire French regiment from capturing the Colle Abate. By the time they were relieved by the Pz.Gren.Rgt. 200 (90. Pz.Gren.Div.), Abele’s Bataillon was down to 36 men. Yet the achievements of this unit did not go unnoticed, and Abele would receive the Knight’s Cross as well as a promotion.

From https://www.tracesofwar.com

COLLE ABATE QUOTA 915 - LA TESTIMONIANZA DI KARL GRUNER

Che notte fu quella trascorsa tra il 29 ed il 30 gennaio 1944!
Mi trovavo allora in marcia con i miei uomini, con i muli, con i nostri pezzi d’artiglieria (Skoda da 7,5 cm) e con gli animali da soma che trasportavano munizioni ed equipaggiamenti. L’ufficiale Gruber si era poco prima slogato un piede sul terreno impervio e quindi dovevamo procedere lentamente, ciò che ci avrebbe portato fortuna.

24/03/2008 | richieste: 4797 | KARL GRUNER
Testimonianze, I luoghi | #gennaio 1944, artiglieria, colle-abate, germania

Rudolf Heger

5550

Haupmann, Kdr II. Abteilung, Artillerie-Regiment 96.

Rudolf ('Rudi') Heger was born on 1st June 1917 in Wolframitz in the Sudetenland. In 1936 he joined the Austrian Bundesheer as a one-year volunteer. In 1937 he was decommissioned as a Kadett-Korporal and after the annexation of Austria to Germany he was recalled as an Unteroffizier in the Artillerie-Regiment 96 in Znojmo, shortly after which he was appointed as an officer candidate. In 1940 he was promoted to the rank of Leutnant.
On 21st June 1941, Heger was deployed to the Eastern Front with Artillerie-Regiment 96 of the 44th Infantry Division as part of Operation Barbarossa – Germany’s attack on the Soviet Union. On the 2nd July 1941 Heger received the Iron Cross 2nd Class which was followed by the Iron Cross 1st Class on the 28th November 1941.
In 1942 he was promoted to the rank of Oberleutnant and in December 1942 he fought as commander of the 4th Batterie, Artillerie-Regiment 96 near Stalingrad, and after running out of ammunition, he fought with his unit as infantry. During this period, he was seriously injured and in January 1943 he was flown out of the Stalingrad ‘Kessel’ by plane. For his commitment and bravery at Stalingrad, Oberleutnant Heger received the Knights Cross on the 20th January 1943. He received this award whilst still hospitalised.
After recovery, Oberleutnant Heger reported back to the newly reformed 44th Infantry Division (soon to be redesignated as the Reichsgrenadier Division ‘Hoch- und Deutschmeister) and on the 1st April 1943 he was promoted to the rank of Hauptmann and appointed commander of the II. Abteilung, Artillerie-Regiment 96. In July 1943, the division was moved to Italy following the Allied invasion of Sicily & the fall of Mussolini from power in Italy. In early November 1943, the Reichsgrenadier Division was assigned to 10. Armee of Generaloberst Heinrich von Vietinghoff, and soon after, the entire division was moved by rail to the "Reinhardt Line", to relieve the 26. Panzer-Division and its battalions were immediately deployed to these positions forward of Cassino itself, eventually falling back to defensive positions on the Gustav Line in & around Monte Cassino in late 1943. It was during this time following repeated attacks from French forces that Hauptmann Heger was killed during an artillery bombardment in the region of Terelle (near Cassino) on the 30th January 1944. He was posthumously promoted to the rank of Major. Heger is buried in the German Military cemetery at Monte Cassino.

From https://www.facebook.com/HochundDeutschmeister/

COLLE ABATE QUOTA 915 - LA TESTIMONIANZA DI KARL GRUNER

Che notte fu quella trascorsa tra il 29 ed il 30 gennaio 1944!
Mi trovavo allora in marcia con i miei uomini, con i muli, con i nostri pezzi d’artiglieria (Skoda da 7,5 cm) e con gli animali da soma che trasportavano munizioni ed equipaggiamenti. L’ufficiale Gruber si era poco prima slogato un piede sul terreno impervio e quindi dovevamo procedere lentamente, ciò che ci avrebbe portato fortuna.

24/03/2008 | richieste: 4797 | KARL GRUNER
Testimonianze, I luoghi | #gennaio 1944, artiglieria, colle-abate, germania

Nel caso in cui il testo derivi sempicemente dall'esposizione, con o senza traduzione, di documenti/memorie al solo fine di una migliore e più completa fruizione, la definizione Autore si leggerà A cura di.

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23/08/2015 | richieste: 1696 | VALENTINO ROSSETTI
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