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L'OFFENSIVA ALLEATA (OPERAZIONE DIADEM) NEL DIARIO DEL OBERKOMMANDO DER WEHRMACHT DAL 8 MAGGIO AL 5 GIUGNO ...
Data: 11/05/2020Autore: ALBERTO TURINETTI DI PRIEROCategorie: Le battaglieTag: #maggio 1944, #giugno 1944, anzio-area, diadem-op, documenti, garigliano-area, germania, linea-dora, linea-gustav, linea-senger-riegel, roma-area
Elenco delle date

L'OFFENSIVA ALLEATA (OPERAZIONE DIADEM) NEL DIARIO DEL OBERKOMMANDO DER WEHRMACHT DAL 8 MAGGIO AL 5 GIUGNO 1944

Introduzione

Abbiamo più volte utilizzato il diario del Oberkommando der Wehrmacht (OKW), il Comando supremo delle forze armate tedesche, trattando di singoli episodi relativi all’andamento delle battaglie per il possesso di Cassino.

I volumi che contengono la trascrizione del diario, giorno per giorno e su tutti i fronti dal settembre 1939 al maggio 1945, sono stati messi a disposizione dell’Istituto Storico della Resistenza di Torino, che ringraziamo sentitamente.

Avendolo quindi tradotto in italiano, grazie al dottor Gianguido Castagno che ringraziamo per essersi prestato all’impresa veramente ardua, abbiamo deciso di pubblicarlo integralmente dal 8 maggio al 5 giugno 1944, senza commenti che avrebbero potuto distorcere il contenuto del diario stesso salvo alcune brevi note esplicative.
Naturalmente proponiamo solo la parte che riguarda il fronte italiano, in una traduzione assolutamente letterale.

Il diario riguarda essenzialmente l’Operazione Diadem, la gigantesca operazione di guerra che portò allo sfondamento della Linea Gustav ed alla liberazione di Roma da parte degli Alleati, ma abbiamo voluto mantenere anche quanto successe sul fronte di Anzio, in un certo senso complementare all’azione dei corpi d’armata alleati provenienti dalla Linea Gustav.
Abbiamo conservato l’indicazione delle unità militari nelle abbreviazioni originali, aggiungendo un'appendice con la loro spiegazione in lingua italiana così come abbiamo voluto mantenere gli errori nell’indicazione di località contenute nel testo.

Bisogna infine annotare che le distanze sempre indicate in chilometri erano tratte dalle carte topografiche dell’Istituto Geografico Militare italiano alla scala di 1:100.000, utilizzate dall’esercito tedesco così come dai comandi alleati.

Diario

08/05/1944

10. Armee:
Davanti al LI. Geb.Korps continua un vivace movimento di veicoli sulle vie di comunicazione nemiche in entrambe le direzioni. Il comando divisionale della “H.u.D.” ha passato il controllo sul settore finora tenuto dalla 1. Fs. Jg. Div. e dalla 5. Geb. Div. [1]
Nuovo confine tra la 1. Fs. Jg. Div. e la 5. Geb. Div.: 2 km a nord-est di Terelle – 4 km a nord-ovest di Arpino.

09/05/1944

10. Armee:
Su tutto il fronte dell’Armata vivace attività d’artiglieria da ambo le parti. Un gruppo d’attacco della 334. I. D. ha attaccato 1.100 m a NE di Orsogna un certo numero di postazioni nemiche infliggendo perdite al nemico. Puntate verso la 71. I. D. sono state respinte.
Davanti alla 114. Jg. Div. continua ininterrotto un intenso movimento di veicoli sulle vie di comunicazione nemiche, e davanti alla 334. I. D. presso Orsogna movimenti di rimpiazzi.

14. Armee:
Situazione trasporti: il II./Gr. Rgt. 670 della 358. I. D. e il I./Gr. Rgt. 933 della 278. I. D. sono stati trasferiti al Gruppo d’Armate Sud-Ucraina.
Situazione delle strade: il ponte ferroviario di Incisa è stato nuovamente distrutto da bombardamenti. La strada principale da nord in qua è percorribile solo con due trasbordi presso Ficulle.

10/05/1944

10. Armee:
Su tutto il fronte dell’Armata normale fuoco di disturbo d’artiglieria e da ambo le parti vivace attività di pattuglie. Pattuglie di esploratori della 71. I. D. hanno identificato 2 km a E di Castelforte numerosi bunker e nella zona 4,5 km a NE di Castelforte sbarramenti di filo spinato.
Ripartizione delle forze: alle ore 8:00 del 10.5.1944 è entrata in vigore la seguente struttura di comando:

  • XIV. Pz. Korps: settore Terracina fino al Liri: con la 15. Pz. Gren. Div., 94. I. D., 71. I. D.
  • LI. Geb. Korps: dal Liri fino al limite esistente con la 334. I. D.: con la Div “H.u.D.”, la 1. Fs. Jg. Div., la 5. Geb. Div., la 114. Jg. Div.
  • Gruppo Hauck (direttamente agli ordini dell’Armata); settore dal limite della 334. I.D. fino al limite della carta: con la 334. I.D. e la 305. I.D.

11/05/1944

10. Armee:

  • XIV. Pz. Korps: dopo isolati tiri contro Formia e Gaeta i combattimenti si sono limitati a vivace attività di pattuglie esploranti e d’assalto da ambo le parti. Numerose puntate offensive a livello di plotone contro l’ala destra della 94. I. D. ed il centro della 71. I.D. sono state respinte.
  • LI. Geb. Korps: nel fronte della 5. Geb. Div. un reparto d’assalto nemico della forza di circa 50 uomini ha attaccato nel settore del Hochgeb. Btl. 3 sul M. Mare con uso di forti punti d’appoggio nebbiogeni. L’attacco venne respinto e con un immediato contrattacco vennero inflitte perdite al nemico. [2] Un rinnovato attacco a livello di compagnia venne parimenti respinto. Durante tutti e due gli attacchi sono stati individuati degli Alpini. Nella restante parte del fronte del Corpo la giornata è trascorsa con scarso fuoco di disturbo nemico e senza significativi combattimenti di fanteria.
    Davanti alla 114. Jg. Div. è continuato il vivace traffico di veicoli sulle vie di rifornimento nemiche.

12/05/1944

10. Armee:
Il giorno è stato nel segno di forti attacchi d’artiglieria nel settore destro dell’armata. dalla costa fino alla zona a N di Cassino.

  • XIV. Pz. Korps: In dettaglio:
    • 94 I.D.: a N della Via Appia il nemico è riuscito ad operare uno sfondamento locale ed il nostro contrattacco non è finora riuscito a riguadagnare la linea principale di combattimento. Non si hanno ancora notizie sulla pulizia dello sfondamento riuscito nella zona di 2,5 km a NO di Minturno. La pressione nemica continua a rinforzarsi dopo le ore centrali della giornata.
      Inoltre il nemico ha fatto affluire rinforzi sulla Via Appia nella zona di Minturno.
    • 71. I.D.: nel corso di duri scontri casa per casa a S. M. Infante (2,5 km a N di Minturno) sono state inferte al nemico perdite sanguinose e distrutti numerosi mezzi corazzati nemici. Un attacco condotto da E di questa località verso NO è giunto fino a 3 km a O di Castelforte.
      Il M. Rotondo (2 km a NO di Castelforte) è rimasto per qualche tempo in mano al nemico. Sono in corso contrattacchi contro l’altura conquistata dal nemico 1 km a O di Castelforte e la località Ventosa (direttamente a O di Castelforte).
      L’attacco nemico condotto con forte appoggio di messi corazzati in direzione N su Andrea ha guadagnato terreno con penetrazioni. Non si hanno ancora dettagli sui combattimenti. [3]
      Il nemico ha attaccato con 30-40 carri anche provenendo da E verso Andrea ed ha guadagnato terreno verso N. E’ stato costituito un fronte di sbarramento verso S sulla linea sulla linea da 1,5 km NNE di Andrea al Garigliano verso S. Il nemico che attacca nella zona di Andrea è da solo stimato in 2 reggimenti e 1 reparto corazzato (marocchini). [4]
      Il fianco sinistro della Div è minacciato da forse corazzate penetrate a N e NO di Sant’Apollinare sulla sponda settentrionale del Liri con fronte a S. Entro mezzanotte la situazione sul fianco destro della 71. I.D. era di nuovo ripulita, ed erano stati fatti 100 prigionieri.
  • LI. Pz. Korps: Div “H.u.D.” sotto una cortina di nebbiogeni il nemico ha attraversato in diversi punti il Garigliano ed è riuscito ad effettuare una penetrazione locale. Dopo un rinnovato fuoco tambureggiante durato ore il nemico ha continuato durante la giornata si suoi attacchi con fortissimo appoggio d’artiglieria e baricentro nel settore della Div. “H.u.D.” Con questo è riuscito con l’appoggio di carri ad effettuare due penetrazioni, ognuna di circa 1,5 km, ai due lati di S. Angelo. Sono state avviate contromisure.
    Un’ulteriore penetrazione nella zona a NO di S. Angelo è stata bloccata ed un attacco con forze a livello di battaglione 1,5 km a NE di S. Angelo è stato respinto con un immediato contrattacco.
    Ulteriori penetrazioni a livello di battaglione nel punto di sutura con la 1. Fs. Div. sono state parimenti respinte con contrattacchi. Durante queste azioni sono stati fatti prigionieri (Indiani). Le nostre perdite sono rilevanti.
    Un forte attacco nemico del 2° Rgt della 4a Div. Ftr. inglese dopo una temporanea penetrazione presso Massa Albaneta è stato respinto. [5]
    Per il resto, sono state respinte puntate offensive contro l’ala N della 1. Fs. Jg. Div. e davanti alla 5. Geb. Div.

13/05/1944

10. Armee:
Il 13 maggio è stato ancora nel segno di fortissimi attacchi nemici, appoggiati da violentissimo fuoco d’artiglieria, diretto da aerei, quali ancora non erano stati riscontrati sul teatro bellico italiano, ed anche con fortissimo appoggio di carri.
Tutti gli attacchi, condotti con forze preponderanti, avevano l’obiettivo di scardinare il fronte S dell’armata ed ottenere uno sfondamento. In dettaglio:

  • XIV. Pz. Korps:
    • 15. Pz. Gren. Div.: ancora vivace fuoco d’artiglieria, a volte anche navale, sul retroterra e sulle vie di rifornimento.
    • 94. I.D.: il giorno è stato segnato dal successo nella difesa contro forti attacchi appoggiati da carri e vivace fuoco d’artiglieria. Tutti gli attacchi sono stati respinti con perdite sanguinose per il nemico: solo davanti al settore del 2./Gren. Rgt. 274 sono stati contati oltre 200 morti e fatti 106 prigionieri. [6]
    • 71. I.D.: i contrattacchi hanno portato ad aspri scontri ravvicinati con alterne vicende per la riconquista di S. M. Infante. Sono stati fatti più di 200 prigionieri. Un ulteriore contrattacco per la presa di C.le Ceracoli (3 km OSO di Castelforte) si è arrestato sulla pendice O a causa di fortissimo fuoco difensivo. Posizioni di approntamento di forze corazzate davanti all’ala destra della divisione sono state avvistate e battute da fuoco concentrato di artiglieria, cosicché qui il nemico ha dovuto sospendere i suoi attacchi. Per contro il nemico ha attaccato nuovamente Castelforte con reparti appoggiati da carri e ha potuto operare uno sfondamento lungo la strada da 1,5 km a S di Castelforte verso NNO in direzione di Coreno. Non si hanno ancora dettagli sulla profondità della penetrazione.
      Anche sul M. Faito (4,5 km a N di Castelforte) il nemico ha guadagnato terreno grazie a un fortissimo appoggio d’artiglieria, e con un forte reparto d’assalto che si è spinto verso N ha potuto prendere il ùCle. Agrifoglio (1 km SSE di Vallemaio). Un’ulteriore puntata in direzione O (verso Coreno) è stata respinta.
      Sull’ala N della divisione il nemico è parimenti riuscito ad effettuare profonde penetrazioni. Forze corazzate si sono spinte avanti dalla zona a E di Andrea in direzione di Apollinare, con la conseguenza che alcune parti della A.A. 44 sono state distrutte nelle loro postazioni. Si è verificata un’ulteriore penetrazione di forze corazzate dalla zona a NO di S.Apollinare in direzione di S. Apollinare.
      La 71. I.D. ha combattuto eroicamente in questa zona contro forze preponderanti (4 divisioni). [7] Secondo notizie ricevute singole unità si sono battute in modo eccellente fino all’ultima cartuccia ed all’ultimo uomo.
  • LI. Geb. Korps.:
    • 1. Fs. Jg. Div.: quello che finora era il settore della Div “H.u.D.” [8] è stato posto sotto il controllo della 1. Fs. Jg. Div. Nel primo pomeriggio il nemico, con forte appoggio di carri e fortissimo appoggio d’artiglieria, ha continuato i suoi attacchi da entrambe le teste di ponte contro il settore finora della Div “H.u.D” e contro l’ala destra della 1. Fs. Jg. Div. Pignataro è stata tagliata fuori verso E.
      I nostri reparti che inizialmente tenevano S. Angelo hanno respinto tutti gli attacchi condotti con carri e fanteria, ma più tardi sono stati circondati da ambo le parti.
      Dalla testa di ponte settentrionale il nemico si è spinto con forti reparti di carri sino nella zona 4,5 km a O e 3 km a NO di S. Angelo. Il Gruppo da Combattimento Schulz (I. u. II./Fs. Jg. Rgt. 1, Aufkl. Abt. 85, St. Gesch. Brig. 242 e Pz. Zerstoer. Lehr.-Kp.) inviato al mattino dalla zona 4,5 a NO di S. Angelo per ripulire il settore si è scontrato con queste forze corrazzate ed ha dovuto realizzare una posizione di sbarramento lungo la strada 3 km a NO di S. Angelo.
      Le nostre perdite sono rilevanti. Reparti circondati hanno l’ordine di aprirsi la via verso il Gruppo Schulz 2 km a N di S. Angelo.
      Al momento è in corso una puntata corazzata nemica dalla zona a 3 km a NO di S. Angelo in direzione O. Nel complesso le unità corazzate in questo settore vengono valutate con certezza in una Div Cor.
Situazione delle strade: la strada principale tra il Brennero e Verona è distrutta in quattro punti (Bolzano, Ora, Brennzoll e ....iest).

14/05/1944

10. Armee:

  • XIV. Pz. Korps:
    • 94. I.D.: dopo il fallimento di più deboli attacchi al mattino, nel pomeriggio il nemico è di nuovo venuto all’attacco dopo un vivace fuoco di preparazione d’artiglieria e con l’appoggio di carri ed ha potuto effettuare uno sfondamento 4 km a NO di Minturno.
    • 71. I.D.: i pesanti combattimenti difensivi della divisione si sono ripetuti nel segno di una forte preponderanza di carri ed artiglieria, con fuoco continuo contro l’intero retroterra. Mentre nel settore di destra i movimenti di riposizionamento sulla linea da 1 km SSO di Spigno – 4,5 km a S – 2 km SSE di Ausonia sono stati eseguiti come ordinato, nei settori centrale e sinistro della divisione si sono avuti pesanti combattimenti in ritirata. A forze nemiche preponderanti che si spingevano in avanti da M. Maio (2 km a E di Coreno) in direzione NO è riuscito di prendere il M. Calvo e C.le Castellone (rispettivamente 3 km e 2 km a S di San Giorgio). Contro questa spinta offensiva sono state impegnate unità che erano state ritirate dal fronte. L’ala sinistra è stata impegnata per tutta la giornata in pesantissimi combattimenti difensivi contro il nemico che con forze rilevanti si spingeva per Vallemaio e S. Apollinare verso NO, e continua ad opporre un’aspra resistenza nella zona ad ambo i lati dell’altura a 2 km a ESE di S. Giorgio.
      La situazione attorno a S. Giorgio non è conosciuta in dettaglio. E’ partito un contrattacco con due battaglioni a S del Liri.
      I reparti circondati nelle ore del mattino a Coreno si sono aperti la via verso NO in direzione di Ausonia. Le nostre perdite negli ultimi due giorni sono molto alte. Secondo i nostri comandi le perdite vengono valutate in dettaglio del 40% della forza combattente per la 94. I.D. e dal 60 al 70% per la 71. I.D.
  • LI Geb. Korps:
    • 1. Fs. Jg. Div.: dalle prime ore del mattino il nemico ha iniziato i suoi attacchi tra il fiume Liri e Cassino con fortissimo appoggio di artiglieria e carri, con baricentro contro la strada tra il gomito 3 km a NO di S. Angelo e Cassino. Tutti gli attacchi in questo settore sono stati respinti con il fuoco concentrato di mortai ed artiglieria, e sono stati distrutti 30 carri, a volte in combattimento ravvicinato.
      L’Obergefreiter Albert Bruckner (6. Fs. Pz. Jg. Abt 1) [9] ha distrutto in 24 ore 6 carri con il suo Pak 7,5 cm. Sull’ala sinistra il nemico è riuscito ad operare uno sfondamento nella zona ad 1 km a E di Pignataro nella direzione di Pignataro, la località si trova ancora in nostre mani. E’ iniziato il contrattacco di un gruppo reggimentale della 90. Pz. Gren. Div. [10] Diversi attacchi condotti contro Massa Albaneta con circa 100 carri e fortissimo appoggio d’artiglieria sono stati respinti con forti sanguinose perdite per il nemico.
      Il fuoco d’artiglieria incessante su tutte le vie di rifornimento con attacchi di cacciabombardieri nelle zone vicine al fronte intralcia sensibilmente il trasporto in avanti delle riserve di rincalzo.
    Situazione delle strade:
    La linea principale da Nord in qua è percorribile fino a Cardano (prima stazione a N di Bolzano). E’ ulteriormente percorribile da Laives (prima stazione a S di Bolzano) fino a Lavis (prima stazione a N di Trento), da Trento per Verona, Bologna, Pistoia, Firenze fino a S. Ellero, da S. Giovanni fino a Indicatore, da Arezzo fino a Camucia, da Chiusi fino a Ficulle.

15/05/1944

10. Armee:

  • XIV. Panzer Korps:
    • 15. Pz. Gren. Div.: continua il vivace fuoco di disturbo nemico, a volte anche con grossi calibri navali, su Terracina e Itri.
    • 94. I. D.: nelle prime ore del mattino il nemico ha attaccato su tutto il settore con forte appoggio di artiglieria e mezzi corazzati. Di conseguenza il nemico è riuscito, dopo un fuoco ininterrotto, a sfondare dalla zona 1,5 km a O di Minturno la linea principale di combattimento 1,5 km ad O di Minturno spingendosi fino alla zona a N del limite O di Scauri (4 km a O di Minturno). Con un immediato contrattacco il nemico è stato respinto anche con aspri combattimenti ravvicinati fino alle sue posizioni di partenza. [11]
  • LI. Geb. Korps.: il nemico ha continuato nelle ore pomeridiane in tutto il settore fra Liri e Cassino con forte appoggio di artiglieria i suoi attacchi iniziati nelle ore del mattino dalla zona di S. Angelo.
    In complesso sono stati individuati circa 300 carri. Con il fuoco concentrato di artiglieria e mortai tutti gli attacchi a S di Pignataro sono stati sventati. Un altro gruppo da combattimento è potuto entrare in Pignataro e spingersi fino alla zona circa 1,6 km a N della località. Con un immediato energico contrattacco il nemico è stato cacciato fuori da Pignataro.
    2,5 km a N di Pignataro il nemico è venuto ad urtare contro il fronte del gruppo da combattimento Schulz. Con aspri scontri ravvicinati e con l’impiego di parti del Pz. Gren. Rgt. 361 nella zona 4 km a N di Pignataro tutte le penetrazioni, appoggiate da artiglieria e mortai, sono state bloccate ed è stato impedito uno sfondamento. Sono state individuate nuove zone di approntamento di forze corazzate nella zona 2 km a NO di S. Angelo. In questi combattimenti sono stati distrutti una ventina di carri nemici, in parte con combattimenti ravvicinati.
Il 15 maggio è proseguito nel segno di forti attacchi nemici, con un impiego di mezzi corazzati di entità ancora non sperimentata sul teatro di guerra italiano. Le truppe si sono ancora battute in maniera esemplare in pesanti scontri difensivi contro la potente superiorità materiale del nemico, ed hanno impedito che questi operasse uno sfondamento.
Descrizione della linea principale di combattimento dalla costa fino a Cassino: bordo orientale di Scauri – 3 km a NO di Minturno – O di Castellonorato – Monte Petrella – 3 km ESE di Esperia – 3,5 km verso ONO – 1,5 km NNO di S. Giorgio – Pignataro – vecchia linea di combattimento.

14. Armee:
Su tutto il fronte dell’armata la giornata è trascorsa con normale attività dell’artiglieria nemica con a volte forti bombardamenti contro la 65. I. D., la 3. Pz. Gren. Div., e la 362 I.D. senza combattimenti significativi.
Distribuzione delle forze: il Rgt. 993 (278. I.D.) ha iniziato il suo movimento motorizzato dalla zona istriana verso lo schieramento temporaneo sull’ala sinistra della 10ª Armata per accelerare lo sganciamento della 305. I.D.
Un conseguente attacco è stato parimenti respinto. Anche un più forte attacco condotto con l’appoggio di carri dalla direzione di 3 km a NO di Minturno è stato respinto, ed intorno alla sommità del Colle S. Martino (4,5 km a NO di Minturno) si è combattuto aspramente. Contro forze nemiche preponderanti l’altura è stata abbandonata ed è stata stabilita una nuova linea di combattimento sulla riva O del Capo d’Acqua. Per il successo della difesa contro tutti gli attacchi hanno avuto un ruolo predominante le unità antiaeree impiegate per il combattimento terrestre.

  • 71. I. D.: nel corso della ritirata dell’ala destra sulla linea Monte Petrella – S di Monte Fammera vi sono stati forti combattimenti con alterne vicende contro il nemico che incalzava con forza. In questa situazione parti del Fues. Btl. 194 e dei Gren. Rgt. 191 e 211 vennero parzialmente circondate.
    Con un attacco di sorpresa su un terreno quasi impercorribile il nemico ha raggiunto verso sera – spingendosi in avanti a S del massiccio del Fammera – la zona 2 km a S di Esperia, presumibilmente con l’impiego di parti della 3a Div. Ftr. Algerina e sta continuando ad avanzare verso N con forze a livello di battaglione. Con l’impiego ed il concentramento di tutte le forze disponibili a S di Esperia l’ulteriore avanzata del nemico è stata bloccata. Inoltre si sta cercando di chiudere con l’impiego di truppe d’assalto la falla aperta nella zona a 1 km SSO del M. Fammera, in modo da tagliar fuori le forze nemiche che vi erano penetrate. [12]
La puntata di forti reparti di fanteria e carri seguiti da colonne di fanteria motorizzata è stata intercettata direttamente a N di Castelnuovo in parte con aspri combattimenti ravvicinati e così è stato impedito un ulteriore sfondamento verso NO. In questa occasione si sono nuovamente battute in maniera encomiabile i reparti del Gren. Rgt. sotto il comando del capitano Müller.
Anche il gruppo da combattimento Matthes (parti dei Gren. Rgt. 211, 194 e 191) ha respinto al Colle La Bastia (1 km a O di Castelnuovo) diversi forti attacchi, con alte sanguinose perdite per il nemico.
Il gruppo da combattimento Nagel, che durante tutta la giornata aveva contrastato forti attacchi di carri provenienti dalla direzione SO e O presso S. Giorgio infliggendo forti perdite al nemico, nella notte sul 16 maggio si installò – lasciando avamposti di combattimento – dalla linea Castelnuovo – San Giorgio nelle posizioni 3 km più oltre verso O. Qui anche nella giornata odierna l’artiglieria ha appoggiato i duri combattimenti difensivi della fanteria ed ha incendiato diversi mezzi corazzati.

16/05/1944

10. Armee:
Anche il 16 maggio è stato nel segno di una battaglia di mezzi di grandi proporzioni. Il nemico ha proseguito i suoi attacchi dalla costa fino a Cassino, con un impiego mai visto della sua preponderante artiglieria, della sua forte aviazione e con un impiego di massa di mezzi corazzati. Ancora una volta la truppa si è battuta in questi scontri in maniera eccellente.

  • XIV. Pz. Korps:
    • 15. Pz. Gren. Div.: Gaeta è stata nuovamente colpita dai grossi calibri navali, ed in relazione a questo sono stati avvistati 15 km a S di Terracina tre incrociatori e sei cacciatorpediniere.
    • 94. I.D.: la ritirata dell’ala sinistra che era stata ordinata è stata eseguita secondo i piani, nonostante fortissimi attacchi nemici. Nella zona 4 km a ENE della stazione di Formia sono state respinte tutte le puntate offensive. Per contro, è riuscita al nemico, con aspri combattimenti, una penetrazione di 2 km a SSO del M. Petrella. Ha potuto spingersi fino ai dintorni ad 1,5 km a N di Maranola, dove l’attacco è stato bloccato.
      Circa la situazione all’estremo fianco sinistro mancano finora maggiori informazioni.
      Le deboli forze di sicurezza schierate sulle montagne sono state sfondate verso O da preponderanti forze nemiche.
      Le punte avanzate di un gruppo di forze nemiche hanno raggiunto la zona a 1 km a NO di Monte Revole. Contro di queste sono stati impegnati reparti della 15. Pz. Gren. Div. ed il Fues. Btl. 305.
    • Anche per la 71. I. D. sono continuati durante tutta la giornata pesanti combattimenti difensivi con asprezza invariata sull’intero fronte.
      Dalla zona 2 km a S di Esperia il nemico ha ripetutamente attaccato nelle ore serali lo sbarramento a S di Esperia. Per contro preponderanti forze nemiche appoggiate da fortissimo fuoco di artiglieria sono riuscite provenendo da S e SO a penetrare nelle nostre posizioni sul Colle La Bastia (4 km ESE di Esperia). Non si hanno ancora maggiori dettagli su questi combattimenti.
      Diversi attacchi portati lungo la strada a NO di Castelnuovo con forte appoggio di carri contro il gruppo da Kampfgruppe von Behr sono stati respinti, ed una penetrazione sull’ala destra è stata ripulita con un immediato contrattacco. Anche il gruppo da combattimento Nagel è stato pesantemente impegnato da preponderanti forze corazzare 2,5 km a NE di Esperia.
      Duri combattimenti con esito alterno, a volte sviluppatisi in aspri scontri ravvicinati, continuano ancora.
  • LI. Geb. Korps: nella piana di Cassino la giornata è stata nel segno di attacchi concentrati di carri nemici contro l’intero fronte, appoggiati da continuo fuoco tambureggiante d’artiglieria ed impiego di unità di cacciabombardieri.
    Nonostante l’impiego di ingenti forze e materiali, il nemico è riuscito a penetrare profondamente solo in due punti.
    Grazie all’oltremodo ostinata voglia di combattere delle truppe, appoggiate in modo eccezionale dal fuoco del Werf. Rgt. 71, è stato possibile evitare finora uno sfondamento.
    Nel settore della 90. Pz. Gren. Div., che è impegnata a S della 1. Fs. Jg. Div., un reparto corazzato nemico si è spinto da Pignataro per la raggiera di strade 1,5 km a N di San Giorgio fino a circa 2 km a NW di questa località. Le deboli nostre forze del settore meridionale non hanno potuto contenerlo. E’ stato lanciato un contrattacco da N e da S.
    Una forza particolarmente ingente appoggiata da circa 100 carri si è spinta tra l’ala N della 90. Pz. Gren. Div. e l’ala S della 1. Fs. Jg. Div. fino alla zona a E di Piumarola. L’ala settentrionale della 90. Pz. Gren. Div. è stata pertanto fatta ripiegare indietro in difesa del fianco N fino alla zona a 1 km a SE di Piumarola.
    Secondo le ultime notizie, grazie ad eroici combattimenti difensivi, la località di Piumarola è rimasta in nostre mani.
    Ulteriori forti attacchi di carri nel settore sinistro della piana di Cassino, circa 3,5 km a ENE di Piumarola sono stati respinti, e sono state inflitte al nemico le più pesanti e sanguinose perdite.
    Attacchi di forti reparti di fanteria polacchi contro Colle S. Angelo (3 km a E di Piedimonte) sono stati parimenti respinti ed una piccola penetrazione locale è stata bloccata.

17/05/1944

10. Armee:
Il nemico ha continuato anche ieri i suoi attacchi dalla costa fino a Cassino, con incessante impiego di una preponderante artiglieria e l’appoggio di forti reparti corazzati e di aerei da combattimento.
Una parte preponderante nel successo della difesa ha avuto l’artiglieria ed i mortai. Particolarmente svantaggioso per il tempestivo afflusso delle riserve, anche localmente disponibili, è stato il continuo fuoco ben diretto da osservatori aerei e la incessante sorveglianza delle vie di rifornimento da parte di cacciabombardieri.

  • XIV. Pz. Korps:
    • 94. I.D.: diversi attacchi contro il margine orientale di Formia, condotti con forte preparazione di artiglieria e appoggio di carri, sono stati contenuti. Una forza d’attacco nemica, la cui consistenza ancora non è stata determinata, ha attaccato Itri dalla zona a 1 km a SO del M. Revole e si è spinta con le punte più avanzate fino direttamente a E della strada. Sono state avviate contromisure. Il M. Revole, che un nostro gruppo da combattimento aveva preso ieri, venne nuovamente perso di fronte a preponderanti forze nemiche. Il gruppo da combattimento si è aperto combattendo la via della ritirata verso il M. Le Pezze (Q. 1010, 6 km a N di Itri) e ha l’ordine di impedire ulteriori avanzate del nemico contro la strada Itri – Pico.
    • 71. I. D.: La Kampfgruppe Rumohr ha conquistato M. Veltro (5 km a ONO di Esperia) e qui ha respinto il nemico che avanzava da S. Diversi attacchi portati da Esperia con forte appoggio di carri vennero respinti con duri combattimenti subito a NE di Esperia e sono state inflitte al nemici pesanti sanguinose perdite, e in combattimento ravvicinato sono stati distrutti due mezzi corazzati. Il nemico che nelle tarde ore del pomeriggio aveva effettuato uno sfondamento sul M. d’Oro (2 km a NE di Esperia) venne inchiodato dal fuoco concentrato della nostra artiglieria e con questo sono state evitate ulteriori spinte offensive.
      La Kampfgruppe è parimenti rimasta per l’intera giornata impegnata in aspri scontri difensivi contro attacchi corazzati di massa appoggiati da forte fuoco d’artiglieria. Grazie ad una resistenza oltremodo accanita, tutti gli attacchi sono stati respinti e sono state inflitte sanguinose perdite al nemico.
  • LI. Geb. Korps:
    • 90. Pz. Gren. Div.: dalle prime ore del mattino ha attaccato dalla zona a 2 km a ONO di S. Giorgio fino a 3 km a O e 2 km ONO di Pignataro e dal pomeriggio anche da S attraverso il Liri con ingenti forze corazzate e di fanteria. Durante questi combattimenti è rimasto circondato il Pz A. A. 190. Esso ha ricevuto l’ordine di aprirsi la via verso la nuova linea principale di combattimento, con l’appoggio dei cannoni d’assalto fatti affluire da occidente. Nel settore sinistro della divisione il Pz. Gren. Rgt. 361 è riuscito, dopo aspri combattimenti ravvicinati contro preponderanti forze di fanteria e corazzate, a spostarsi sulla linea a 4 km a O di Pignataro fino a 3 km a NO di Pignataro.
    • Nel settore della 1. Fs. Jg. Div. vennero respinti diversi forti attacchi di fanteria e di mezzi corazzati, appoggiati da violentissimo fuoco concentrato di artiglieria, e alcune penetrazioni sono state ripulite con immediati contrattacchi.
      Grazie alla fermezza ed all’eccezionale volontà di combattere delle truppe, appoggiate in maniera esemplare dal fuoco dei nostri mortai e della nostra artiglieria, anche ieri venne evitato uno sfondamento. Le divisioni polacche, appoggiate da carri e da massiccio fuoco di artiglieria, portarono nuovamente forti attacchi contro le alture di Massa Albaneta e S. Angelo (1,5 e 2 km a NO dell’Abbazia di Cassino), che durante aspri combattimenti ravvicinati cambiarono più volte di mano. Alla sera la linea principale di combattimento era di nuovo saldamente in nostre mani.
    Situazione delle strade: la linea principale da N è percorribile per Bologna, Faenza, Firenze, fino a Rignano sull’Arno, Montevarchi – Castiglion Fiorentino, Terontola – Castiglione del Lago.

18/05/1944

10. Armee:
I movimenti di ritirata nella notte sul 18 maggio si sono svolti in generale secondo i piani, nonostante la forte pressione del nemico. [13]

  • Per il XIV. Pz. Korps il 18 maggio, sotto la difesa delle truppe di retroguardia contro numerosi attacchi, è stata stabilita una nuova linea principale di combattimento sulla linea del margine E di Formia – 2 km a E di Itri – N di Itri. Mentre gli attacchi del nemico 4 km a O di Esperia sono stati respinti, il nemico è riuscito ad effettuare una penetrazione con forte appoggio di artiglieria ed aerei da combattimenti presso S. Oliva (1 rgt 26. Pz. Div.). La località stessa è stata perduta. Tra S. Oliva e Pontecorvo ha fortemente incalzato.
  • Per il LI. Korps Monte Cassino è stato sgombrato nella notte sul 18 maggio, senza combattimenti.
    Nella piana di Cassino i movimenti di ritirata nella notte sul 18 maggio sono stati ostacolati da un aspro incalzare del nemico e durante il giorno da un fuoco di artiglieria che si è sviluppato fino al livello di fuoco d’annientamento.
La nuova linea principale di combattimento è Pontecorvo – Aquino – margine O di Cassino.

19/05/1944

10. Armee:

  • XIV. Pz. Korps: Il nemico ha continuato i suoi massicci attacchi con ingenti forze corazzate ed artiglieria. Dopo che Itri venne tenuta fino alle tarde ore del pomeriggio, il grosso della 94. I. D. è riuscito, nonostante la forte pressione nemica, a ritirarsi sulla linea 2,5 km a S - 4 km a O di Fondi. Con il gruppo da combattimento lasciato a E della strada a 5 km a N di Itri non vi è più alcun collegamento.
    • Per quanto riguarda la Div “H.u.D.”, che era stata inserita a NE della 94. I.D., il nemico ha preso il M. Vele e, con un'ulteriore puntata lungo la strada verso N, Campodimele e il Monte Croce. Il contrattacco per la riconquista di Campodimele e M. Croce, dopo un iniziale successo, non ha avuto esito favorevole.
    • Per quanto riguarda la 26. Pz. Div. che ha rilevato il settore della 71. I.D., il nemico, con forze largamente preponderanti è riuscito ad impadronirsi su un ampio fronte di M. Pala e del limite meridionale di Pico. Con un contrattacco si è potuto respingere il nemico dalla strada a S di Pico. Presso S. Oliva il nemico ha potuto ampliare la sua penetrazione, mentre a N di questa località e stato respinto.
    • Per la 90. Pz. Gren. Div. tutti gli attacchi presso Pontecorvo sono stati respinti con la distruzione di 12 carri nemici.
  • LI. Geb. Korps: Dopo l'apprestamento di ingenti forze corazzate (circa 270 carri) nella zona a SE di Aquino il nemico ha lanciato i suoi forti attacchi, che sono stati tutti respinti con la distruzione di 30 carri. [14] Con questo, nel settore della 1. Fs.Jg. Div. è stato distrutto il 100° carro dall'inizio della battaglia il 12 maggio. I combattimenti sono ancora in corso.

20/05/1944

10. Armee:

  • XIV. Pz. Korps: E' stato possibile concludere i nostri movimenti di ritirata all'ala destra entro la mattina del 20 maggio senza intralci di rilievo. Mentre il nemico al mattino si è limitato a sondare il fronte solo con deboli forze, nel pomeriggio ha di nuovo attaccato con invariata intensità. A Fondi è riuscito a sfondare fino alla parte N della città con forze a livello di reggimento ed appoggio di carri.
    Contemporaneamente il nemico ha nuovamente attaccato con baricentro nella zona Pico - Pontecorvo contro la 26. Pz. Div. ed ha potuto prendere il M. Leucio e raggiungere il Liri 4 km a NO di Pontecorvo. Sono in corso contrattacchi con reparti della 305. I.D. fatti recentemente affluire e il I./Pz. Rgt. 4 (Panther). Pontecorvo è stata attaccata in modo concentrico da SO, SE, S ed E. I combattimenti sono ancora in corso.
    Il settore del comando divisionale della “H.u.D.” è stato rilevato dal comando divisionale della 15. Pz. Gren. Div.
  • LI. Geb. Korps: Il nemico ha continuato i suoi forti attacchi con appoggio di circa 50 carri durante tutta la giornata [polacchi] ed una penetrazione riuscita nelle ore della sera è stata ripulita.

LXXVI. Pz. Korps: 715. I.D.: Sul fronte di un battaglione italiano, 2 km a N di Borgo Podgora, il nemico è riuscito ad effettuare una penetrazione, senza che gli italiani opponessero resistenza. 15 italiani sono stati subito fucilati per codardia. La penetrazione è stata ripulita cob un nostro contrattaccoo [15].

21/05/1944

10. Armee:
Il 21 maggio prosecuzione dei forti attacchi nemici su tutto il fronte con baricentro sul punto di sutura tra il XIV. Pz. Korps e il LI. Geb. Korps nella valle del Liri, dove tutti i tentativi di sfondamento sono falliti.

  • XIV. Pz. Korps: Nonostante forti attacchi nemici dalla zona di Fondi, la 94. I. D. ha potuto occupare a sera secondo gli ordini la linea 4 km a N di Fondi - biforcazione 1,5 km a S di Lenola - M. Appiolo. La posizione di sicurezza a 5 km a NNO di Fondi è stata spinta indietro verso N da forti attacchi nemici a livello di battaglione.
    Nel settore della 15. Pz. Gren. Div. la posizione a N di Appiolo accanitamente difesa dal Hochgeb. Btl. 3 è stata perduta sotto i ripetuti attacchi di forze nemiche a livello di reggimento.
    Il nemico che attaccava con appoggio di carri 2 km a NNO di Campodimele ha potuto inizialmente essere respinto, ma ciononostante ha poi spinto indietro le nostre forze fino allo biforcazione 2 km a NE di M. Appiolo. Ulteriori attacchi contro l'ala sinistra della divisione sono stati respinti. Nella zona di Pico il nemico è riuscito ad operare una spinta nel settore della 26. Pz. Div. fino allo biforcazione a 2 km a O di Pico. Davanti alla penetrazione stato operato uno sbarramento. E' in corso un contrattacco con il Pz. Gren. Rgt. 1027 fatto affluire.
    Reparti francesi che continuano a rinforzarsi si sono spinti in Pico. Nel corso del pomeriggio sono state respinti. A O del M. Leucio (4 km a ENE di Pico) è fallito un attacco nemico dopo un vivace scontro. A 4 km a NO di Pontecorvo il nemico ha cercato di costituire una testa di ponte oltre il Liri verso N, ma già nelle posizioni di apprestamento è stato respinto verso S con la distruzione di diversi carri.
    I reparti della 94. I. D. impegnati in combattimento sull'ala occidentale sono stati rilevati dal Gren. Rgt. (mot.) 71 della 29. Pz. Gren. Div. fatto affluire e sono stati portati indietro a rinforzo delle difese presso Lenola. Il reggimento occupava a sera la linea seguente: 9 km a NE di Terracina - 6,5 km a NO di Fondi - 5 km a NNO di Fondi. 1 Btg della 29. Pz. Gren. Div. è stato inserito a difesa di Terracina.
  • LI. Geb. Korps: Nel punto focale della battaglia per Pontecorvo la 90. Pz. Gren. Div., efficacemente appoggiata da carri, artiglieria e Nebelwerfer è riuscita a comprimere le teste di ponte nemiche oltre il Liri ed a scacciare i forti reparti d'assalto penetrati nella località. Oltre alla distruzione di 4 carri, il nemico ha subito pesanti sanguinose perdite. Il nemico è stato appoggiato da pesanti bombardamenti.
    L'apprestamento di ingenti forze nemiche lungo la via Casilina a S. di Piedimonte (circa 1.000 autocarri e 80 carri) così come l'intensa attività aerea fanno attendere un attacco su vasta scala per il 22 maggio.
  • Gruppe Boelcke: con armamento per il combattimento ravvicinato sono stati distrutti 3 carri nemici.

22/05/1944

10. Armee:
Il baricentro degli scontri è stato nella zona di Lenola e nel settore a O di Pico - Piedimonte.

  • XIV. Pz. Korps: Dopo che il nemico aveva effettuato al mattino solo puntate esploranti e attacchi più forti su ambo i lati di Piedimonte, che vennero tutti respinti, nelle ore pomeridiane ha continuato i suoi forti attacchi contro la 15. Pz. Gren. Div. verso M. Trella e contro la 26. Pz. Div. nella zona di Pico. Il nemico che si era spinto in avanti fino al M. Trella ha potuto essere respinto. Su ambo i lati della biforcazione a 2 km a OSO di Pico il nemico ha effettuato una penetrazione, che è stata bloccata. Non vi sono dettagli circa una penetrazione nemica a NE del M. Leucio.
  • LI. Geb. Korps: Tutti i tentativi nemici di sfondamento presso Pontecorvo e Piedimonte si sono infranti contro il fuoco concentrato di artiglieria e Nebelwerfer, con forti perdite per il nemico. Anche un attacco nemico 2 km a NE di Pontecorvo è stato respinto, e penetrazioni locali sono state ripulite con contrattacchi. Nuovi afflussi di truppe nemiche nella direzione di Pontecorvo fanno pensare al proseguimento degli attacchi in questa zona.
    Con un attacco pianificato contro i passi e le strettoie montane presso Avezzano con bombardieri quadrimotori il nemico ha cercato di ritardare i concentramenti di truppe evidentemente individuati dall'alla sinistra a quella destra della 10a Armata. Una incursione di 200 - 250 aerei su Avezzano ha interrotto in maniera permanente la strada di attraversamento. I movimenti devono essere dirottati.

14. Armee:
Sul fronte della testa di ponte di sbarco (Anzio n.d.r.) forte fuoco d'artiglieria e da ambo le parti attività di reparti esploranti e d'assalto. Più deboli spinte offensive nemiche contro il settore centrale della 715. I. D. sono state respinte.
29. Pz. Gren. Div.: il nemico ha cercato di prendere Terracina con un attacco di sorpresa e con questo gli è riuscito di spingersi fino alla biforcazione 2,5 KM a NE di Terracina.
Con la spinta offensiva dalla zona di San Biagio verso NO e N il nemico, con la guida di italiani conoscitori della zona, è riuscito ad arrivare a spingere il fronte ancora non consolidato della 29. Pz. Gren. Div. fino a 1,5 km a NW e 3 km a NNO del M. Calvo. E’ ancora in corso un nostro contrattacco per la riconquista del M. Calvo [16].

23/05/1944

14. Armee:
L'atteso attacco nemico nella testa di sbarco è cominciato dopo un fortissimo fuoco tambureggiante d'artiglieria nelle prime ore del 23 maggio. Baricentro nel settore della 362. I. D. e sull'ala N della 715. I. D. Sull'ala destra della 4. Fs. Jg. Div. il nemico ha attaccato dopo forte fuoco di preparazione nel settore costiero. Per appoggio ha fatto sbarcare forze presso L'Americano (4,5 km a NO di San Lorenzo). Un contrattacco lanciato per contrastarlo è fallito. Attacchi più deboli contro la 65 . I.D. sono falliti [17].
Con ingenti forze corazzate e di fanteria il nemico ha sfondato la linea principale di combattimento della 362. I. D. ed ha raggiunto la linea ferroviaria 9 km - 6 km a NO di Cisterna ed in alcuni punti l'ha oltrepassata verso N. L'afflusso di carri dalla zona a SO di Cisterna fa pensare che l'attacco proseguirà.
Un attacco nel punto di sutura dei Corpi a O di Carano ha portato solo ad una penetrazione della profondità di 500 metri. A S di Cisterna il nemico ha attaccato le nostre posizioni ed ha raggiunto con ingenti forze la Via Appia 4 km a SO di Cisterna. Attacchi a O di Borgo Piave sono falliti.
La 29. Pz. Gren. Div., alla quale sono stati trasferiti i resti della 94. I. D. come Gruppe Fries, non ha potuto impedire la penetrazione di forti reparti nella zona a W di San Biagio. Il nemico ha occupato le alture a O di M. S. Stefano ed avanzando nella valle di Viola ha raggiunto Sonnino. Con ulteriori attacchi ha preso il M. Calvo (6 km a N di Biagio). A N di Fondi ingenti forze nemiche sono riuscite a sfondare fino a Vallecorsa (notizia ancora non confermata). I reparti a Lenola sono stati annientati dall’attacco di preponderanti forze nemiche. Il nemico ha occupato le alture a NE e NO di Lenola.
Nuova linea di separazione verso la 10. Armee: incrocio di strade 6 km a E di Fondi - M. Cavilli - incrocio di strada e ferrovia 3 km a S di Pofi - biforcazione 3 km a O di Pofi – curva della strada 2 km a NE di Ceccano. E’ stata concessa la ritirata dell'ala destra della 29. Pz. Gren. Div. sulla linea P. di Badino - Borgo Hermada - limite SE di M. Leano - limite NO di M. Romano - limite S del M. delle Fate [18].

10. Armee:
Il baricentro dei combattimenti è stato nelle montagne nella zona di Pico e nella valle del Liri presso Pontecorvo. Nonostante la resistenza estremamente accanita delle nostre truppe, il nemico grazie alla sua superiorità in materiali e numero è riuscito ad occupare due alture a 2 e 4 km a O di Pico ed a penetrare a NE di Pico lungo la strada verso Ceprano fino a 3 km a NNE di Pico, dove è stato bloccato da un contrattacco della 26. Pz. Div..
Sono stati impediti sfondamenti decisivi.
2 km a O di Pontecorvo il nemico ha sfondato, dopo scontri con pesanti perdite da ambo le parti, la linea principale di combattimento e si è spinto avanti fino alla strada Pontecorvo - Castrocielo. Un nostro contrattacco da N non è riuscito. Attacchi più deboli contro Piedimonte sono stati respinti. Il nemico ha perso 52 carri: con ciò dall'inizio degli scontri più pesanti il 12 maggio, sono 367 carri nel settore della 10. Armee.
Nella notte sul 24 maggio la linea di combattimento principale del XIV. Pz. Korps è stata fatta arretrare sulla linea M. Cavilli - M. Solo - M. Vaglia – gomito della strada 2 km a N di Pico - 4 km NO di Pontecorvo.
Al LI. Geb. Korps è stata lasciata la scelta di una posizione 4 km a NO di Pontecorvo - 800 m a S di Aquino sotto continua pressione del nemico.

24/05/1944

14. Armee:

  • 1. Fs. Jg. Korps: la 4. Fs. Jg. Div. ha ripulito la zona di sbarco e la conseguente zona di penetrazione. Sono stati fatti 43 prigionieri e distrutti 4 carri.
    Nel settore della 3. Pz. Gren. Div. il nemico ha attaccato con ingenti forze a NO di C.le Carano per un'ampiezza di circa 2 km. I combattimenti sono ancora in corso.
  • LXXVI. Pz. Korps.: 362. I. D.: Dopo duri scontri il nemico ha oltrepassato la Via Appia presso C. delle Castella con forte appoggio di carri e si è spinto sulle posizioni delle nostre batterie, che hanno dovuto passare alla difesa ravvicinata e respingere la puntata corazzata nemica.
    Attacchi nemici da SO e da S contro Cisterna sono stati respinti, in parte con contrattacchi. In totale la 362. I. D. ha distrutto 17 carri.
    715. I. D.: Nelle prime ore del mattino il nemico ha sfondato le nostre posizioni tra Cisterna ed un punto 2 km a E di questa località. Mancano ancora dettagli sui combattimenti. Nonostante una forte pressione nemica, sono stati avviati i movimenti di ritirata del centro e dell'ala sinistra della 715. I. D. e dell'ala meridionale della 29. Pz. Gren. Div. sulla linea Cisterna - Norma - Sezze - N di Priverno - Castro dei Volsci, che deve essere raggiunta nella notte sul 23 maggio.

10. Armee:
Il nemico ha nuovamente attaccato con preponderanti forze corazzate e di fanteria, con baricentro a NO e a N di Pico e a N di Pontecorvo. Dopo un'aspra resistenza e con nostre rilevanti perdite il nemico ha potuto prendere il M. Vaglia (4 km a NO di Pico). Carri isolati si sono spinti più avanti in direzione N fino a 1 km a S di Falvaterra.
Contemporaneamente il nemico è penetrato nella nostra linea principale di combattimento lungo la strada Pico - S. Giovanni ed ha occupato Collegrande. A N di Pontecorvo il nemico ha attaccato - dopo un fuoco tambureggiante d'artiglieria durato diverse ore e con il contemporaneo intervento di numerosi reparti di cacciabombardieri - nel punto di sutura tra la 90 Pz. Gren. Div. e la 1. Fs. Jg. Div. Solo dopo aspri combattimenti ravvicinati e la perdita di 50 carri il nemico è riuscito a sfondare con ancora circa 100 carri la nostra linea principale di combattimento e si è spinto con più deboli forze corazzate fino al (torrente n.d.r.) Melfa nei dintorni di Staz. Roccasecca.
Un più forte gruppo corazzato si è diretto dopo la riuscita penetrazione verso SO venendo ad urtare contro i movimenti di ritirata della 90. Pz. Gren. Div. che ha sofferto per questo perdite rilevanti.
Ulteriori attacchi contro Piedimonte sono stati respinti.
A causa dell'eccezionale intensità del fuoco di artiglieiria e il continuo impiego di carri abbiamo subito forti perdite di armamenti. Per la 362. I. D. sono andati perduti 15 cannoni controcarro su un totale di 20, in maggior parte già all'inizio dell'attacco. Il Reggimento Nebelwerfer 56 (LI. Geb. Korps) ha perso 8 pezzi da 15 cm e 4 da 21 cm.

25/05/1944

14. Armee:
Il nemico ha continuato i suoi attacchi ai due lati di Cisterna e a N di Cisterna ha sfondato le nostre linee.
Mentre è stato possibile bloccare il nemico 25 km a SO di Velletri impegnando tutte le forze fatte affluire dall'ala destra dell'Armata, ad E di questa posizione esso ha sfondato fino a Giulianello. Cisterna stessa è stata circondata: i reparti che vi si trovano (Gren Rgt. 355, 362. I.D.) hanno finora potuto respingere tutti gli attacchi ed hanno il compito di aprirsi la via combattendo fino alle nostre linee.
In totale in questi scontri sono stati distrutti 80 carri. La 29. Pz. Gren. Div. ha respinto più deboli attacchi nemici. Il nemico ha saggiato la situazione verso Sezze con veicoli anfibi ancora non sono noti dettagli.

10. Armee:
Mentre sono state respinte puntate offensive verso l'ala destra, il nemico con rilevanti forze corazzate, artiglieria ed appoggio aereo ha sfondato la linea di combattimento principale nel settore della 90. Pz. Gren. Div. tra la confluenza del Liri e del Melfa e Staz. Roccasecca e si è spinto in direzione NO fino alla linea ferroviaria.
Il nemico sta procedendo con più deboli forze verso Ceprano. In totale sono stati distrutti 43 carri.

26/05/1944

14. Armee:
Il nemico ha continuato i suoi attacchi per ampliare la penetrazione ad E di Velletri. Con carri isolati si è spinto fino a SO di Valmontone, mentre attacchi più forti verso Artena sono stati respinti dalle unità esploranti della “H.G.”. Una penetrazione sull'ala sinistra della 3. Pz. Gren. Div. ha potuto essere bloccata.
Forti attacchi sono stati diretti contro l'ala destra della 362. I. D. dove il nemico è riuscito a spingersi fino a 4 km a SO di Velletri.
Contro la zona di penetrazione a O di Artena è stata fatta intervenire la Pz. Fs. Jg. Div. 'H.G.' nella zona a SO di Valmontone e da questa zona alle 21.30 ha iniziato un attacco serrato per chiudere la falla. Non ci sono ancora notizie sul risultato.

10. Armee:
E' stato possibile continuare i nostri movimenti di ritirata nonostante i tentativi del nemico di disturbarli con forte impiego dell'aviazione.
Diversi violenti attacchi contro Castro dei Volsci sono stati respinti con la distruzione di 2 carri nemici. Sul resto del fronte il nemico si è tenuto tranquillo.
Nuova linea di separazione tra la 10. e la 14. Armee: 3 km a E di Priverno - 5,9 km a O di Ferentino - collegamento con la vecchia linea di separazione.

27/05/1944

14. Armee:

  • LXXVI. Pz. Korps: A causa di forti attacchi americani a S di Valmontone l'attacco verso S della Pz. Div. “H.G.” non è giunto a un risultato. E' comunque stato possibile chiudere la falla sulla linea Lariano - lungo la ferrovia verso NO e O fino a 3 km a NO di Colleferro - 1 km a O di Colleferro.
    Attacchi a livello di reggimento contro Sezze e a N di Priverno sono stati respinti.

10. Armee:

  • XIV. Pz. Korps.: Sull'ala destra il nemico è riuscito a sfondare tra le posizioni di sicurezza della 94. I. D. fino alla zona a NO di S. Stefano con l'impiego di pattuglie in grado di muoversi in montagna (armi pesanti caricate su animali da soma). Ulteriori attacchi verso N e NO sono stati respinti. A 7 km a ENE di Castro dei Volsci il nemico, che aveva passato il Liri verso N è stato ributtato indietro con un contrattacco.
  • LI. Geb. Korps: Dopo aver apprestato a SE di Ceprano la più ingente massa di forze corazzate (sono stati contati circa 400 carri), il nemico ha attaccato nelle ore centrali della giornata in direzione di Ceprano. Dopo che la 90. Pz. Gren. Div. e la 1. Fs. Jg. Div. erano riuscite a respingere il primo attacco (circa 200 carri) nonostante la perdita di numerose armi controcarro, il nemico è riuscito a entrare in Ceprano ed a costruire una testa di ponte oltre il Liri. E' stata impedita un'ulteriore avanzata.

28/05/1944

14. Armee:

  • LXXVI. Pz. Korps: La Pz. Div. “H.G.” ha potuto contenere nella zona di Lariano alcuni guadagni territoriali del nemico. La 29. Pz. Div., inserita fra la Pz. Div. “H.G.” e la 715. I. D., ha potuto grazie ad un limitato attacco con la sua ala destra restringere la zona di penetrazione nemica fino alla linea 4,5 km a O - 4 km a SO della stazione di Colleferro. Davanti all'ala sinistra del Corpo il nemico che si spingeva avanti dalla zona di Priverno è stato costretto ad arrestarsi.

10. Armee:

  • XIV. Pz. Korps: Il nemico che incalzava fortemente i nostri movimenti di ritirata ha potuto essere fermato a S di Galliano.
  • LI. Geb. Korps: I nostri movimenti di ritirata si sono svolti secondo i piani, grazie all'aspra resistenza delle nostre truppe di retroguardia sul M. Grande (2 km a S di Arce), che potè essere difeso con successo fino a sera. Nella zona a N di Cassino il nemico si è spinto energicamente avanti, ed ha raggiunto Casalattico e Atina. Preparativi nemici con ingenti forze di fanteria e corazzate individuate nelle zone a N di Castro dei Volsci, Ceprano e S. Biagio, fanno concludere per una prosecuzione degli attacchi.

29/05/1944

14. Armee:

  • LXXVI. Pz. Korps: Attacchi nemici nella zona a O della stazione di Artena sono falliti. Circa l'attacco della 29. Pz. Div. dalla zona 4 km a O di Colleferro verso SO mancano finora notizie più dettagliate. Con forze più deboli il nemico ha cercato di impadronirsi delle alture 5 km a OSO di Carpineto. Sono state ordinate contromisure. Attacchi nemici contro le retroguardie 7 km a SE di Carpineto sono stati respinti.

10. Armee:

  • XIV. Pz. Korps: A O del Sacco il nemico ha lanciato l'atteso attacco con ingenti forze marocchine ed ha spinto indietro le nostre forze fino alla linea M. Acuto - M. Caccune ( SO di Patrica). Ceccano è caduta in mano nemica dopo combattimenti con alterne vicende. Ad E del Sacco tutti gli attacchi condotti dal nemico con forte appoggio di mezzi corazzati contro Pofi sono stati respinti dalle nostre forti retroguardie, con la distruzione di 22 carri nemici.
  • LI. Geb. Korps: Ingenti forze nemiche appoggiate da carri hanno spinto energicamente indietro le nostre retroguardie ed hanno raggiunto Fontechiari (3 km a SO di Alvito). L'ulteriore afflusso di forze nemiche attraverso Atina fa pensare ad un prossimo attacco in questa zona.

30/05/1944

14. Armee:

  • LXXVI. Pz. Korps.: Il nemico ha attaccato presso Lariano: mancano dettagli. Sull'ala sinistra dell'Armata le forze marocchine sono riuscite a sfondare la nostra linea principale di combattimento ed a spingersi fino alla zona 4 km a ENE - 3 km a NE di Carpineto. Contemporaneamente forze americane hanno attaccato 4 km a NE di Norma ed hanno raggiunto Carpineto. Nelle ore serali unità di allarme tenevano ancora la parte settentrionale di Carpineto.

10. Armee:

  • XIV. Pz. Korps: Per tutto il giorno le truppe di retroguardia che proteggono i nostri movimenti di ritirata hanno tenuto testa al nemico con accaniti combattimenti. Numerosi attacchi appoggiati da artiglieria e carri sono stati portati senza successo nei settori della 15. Pz. Gren. Div., 26. Pz. Div. e 90. Pz. Gren. Div.
  • LI. Geb. Korps.: Dopo vivaci combattimenti con alterne vicende il C.le Monaceso (4 km a SE di Sora) è stato perduto a seguito di un preponderante attacco nemico. Gli italiani che attaccavano nel settore della 114. Jg. Div. hanno subito ingenti perdite ad opera delle truppe di retroguardia [18].
    Nuova linea principale di combattimento: 2 km a SO di Patrica - 2 km a N di Ceccano - 3 km a NO di Ripi - 2 km a N di Ripi - Monte S. Giovanni - Isola (5 km a SO di Sora) - Carnello (2 km a S di Sora) - Brocco (2 km a SE di Sora) - 1 km a NO di Alvito - 4 km a NE di Alvito - 1 km a N di S. Donato - 3 km a NO di Alfedena - più oltre come finora.

31/05/1944

14. Armee:

  • LXXVI. Pz. Korps.: Sull'ala destra della Fs. Pz. Div. “H.G.” forze nemiche sono riuscite ad infiltrarsi in un territorio non sorvegliabile fino alla zona a 5 km a NNE di Velletri. Reparti esploranti nemici sono stati segnalati a 7 km a N di Velletri. Di fronte al proseguire di pesanti attacchi di forze marocchine da Carpineto ed americane dalla zona a SE di Sora, la 29. Pz. Gren. Div. - dopo aver arretrato la linea principale di combattimento - ha potuto tenere la nuova linea: M. Lupone - Montelanico - Q. 815 - limite d'armata a 5km a NE di Carpineto.

10. Armee:

  • XIV. Pz. Korps: Le nostre truppe di retroguardia combattendo accanitamente hanno impedito al nemico di avvicinarsi alla linea principale di combattimento. Solo sull'ala destra il M. Ermo (4 km a SE di Gorga) è stato perso terreno di fronte a preponderanti forze nemiche. Sono in corso contrattacchi. Attacchi di fanteria e carri contro Morolo sono stati ripetutamente respinti. Dopo aspri combattimenti Frosinone è stata abbandonata dalle truppe di retroguardia.
  • LI. Geb. Korps: Fino a mezzogiorno è stato possibile respingere numerosi attacchi condotti verso Brocco (2 km a SE di Sora). Soltanto a sera e dopo la distruzione della maggior parte delle nostre armi controcarro le preponderanti forze nemiche hanno potuto sfondare fino a 2 km a NE di Sora. Pesanti perdite da ambo le parti.
Andamento della linea principale di combattumento: limite N del M. Ermo - Morolo - incrocio 1 km a NO di Frosinone - 500 m a N di Boville - limite S di Castelleri - limite SE di Sora - 2 km a NE di Sora - 3 km a S di Campoli - 2 km a O di Alvito - più oltre come finora.

Nei combattimenti per Velletri il 26 maggio si è particolarmente distinto il Fs. Sturmrgt. agli ordini del magg. Timm. 20 carri sono stati annientati in combattimenti ravvicinati.

01/06/1944

14. Armee:
Il 1° giugno il nemico ha nuovamente tentato con ingenti forze di sfondare verso Roma dai Monti Albani.

  • LXXVI. Pz. Korps.: Il nemico ha approfittato della falla esistente sull'ala destra della Pz. Div. “H.G.” si è spinto con rilevanti forze corazzate fino a M. Artemisio e con reparti esploranti sino a Rocca di Papa. A causa di successivi attacchi condotti dalle posizioni conquistate verso NO e verso SO, la linea di combattimento principale della 362. I. D. dovette essere ritirata sulla linea N di Lanuvio - 7 km a N di Velletri. Al centro e sull'ala sinistra della Pz. Div. “H.G.” il nemico è riuscito ad operare sfondamenti solo dopo ripetuti violenti attacchi. Il nemico si è spinto con suoi reparti fino a S di Valmontone.
    Nuovi limiti verso la 10. Armee: 2 km a E di Artena - 6 km a SE di Valmontone - 2,5 km a SE di Genazzano - verso N a congiungersi con la vecchia linea.

10. Armee:

  • XIV. Pz. Korps: Forte pressione nemica sull'ala destra e nella zona di Sora. A 3 km a SE di Montelanico il nemico è riuscito a sfondare ed a spingersi verso N. A N di Sora. Tutti gli attacchi vennero respinti.
    E' proseguito secondo i piani il movimento di ritirata sulla seguente linea: 1 km a S di Gorga - 500 m da Morolo - 1 km a SE di Ferentino - 2 km a S di Alatri - 3 km a NE di Veroli - 5 km a NO di Castelliri - 3 km N di Sora - 1 km a S di Campola - 4 km a N di Alvito - 1 km N di S. Donato - 3 km a NO di Alfedena.

02/06/1944

14. Armee:
Il nemico ha proseguito i suoi decisivi attacchi a E e NE dei Monti Albani in direzione di Roma.

  • I. Fs. Korps: Mentre la 65. I. D. e la 3. Pz. Gren. Div. a S dei Monti Albani hanno potuto respingere tutti gli attacchi, nel punto focale di Rocca di Papa e a NE di Valmontone è stato possibile impedire uno sfondamento solo con l'impiego delle ultime forze e con la strenua volontà di difesa di tutte le truppe. A prezzo di nostre pesanti perdite è stato possibile arrestare il nemico sulla linea 1,5 km a NE del Lago di Nemi - 2 km a E di Rocca di Papa - 4 km a NE di Rocca di Papa - 1 km a SSE di Rocca Priora - 1 km a E di Rocca Priora - S. Cesareo - 1 km a SSE di Palestrina - limite SO di Cave - 4 km a NE di Valmontone.
    Nel settore della 362. I. D. il Fs-Sturm-Rgt si trovò nel punto centrale della battaglia a E di Rocca di Papa.
  • LXXVI. Pz. Korps: I reparti delle posizioni di difesa della Pz. Div. “H.G” hanno opposto la più accanita resistenza.

10. Armee:

  • XIV. Pz. Korps.: Sull'ala destra, attaccando dal settore del LXXVI. Pz. Korps il nemico ha cercato di penetrare sul fianco e sul retro della 29. Pz. Gren. Div.
    Con aspri combattimenti tutti gli attacchi sono stati respinti. A 1,5 km a NO di Sora il nemico si è spinto vicino alla linea principale di combattimento. Nella zona della 5. Geb. Div. intenso traffico di mezzi.
  • LI. Geb. Korps.: La sera del 1° giugno i paracadutisti lanciatisi a S del vecchio Lago Fucino presso Trasacco sono stati trasportati verso SO dopo la requisizione di muli. Il 2 giugno c'è stato un nuovo lancio di paracadutisti. E’ stato avviato il combattimento con Jagd-Kommando. La 90. Pz. Gren. Div. è stata ritirata e la 14. Armee fatta affluire. Il grosso della 334. I. D. è ancora in marcia per unirsi alla 14. Armee. 9 carri nemici sono stati distrutti [19].

03/06/1944

14. Armee:
Il nemico che il 3 giugno ha nuovamente con ingenti forze d'assalto rinnovato la spinta lungo la Via Casilina è riuscito a sfondare le nostre deboli posizioni di sicurezza e le forze fatte affluire.
La 65. I. D., la 3. Pz. Gren. Div. e l'ala destra della 362. I. D. hanno potuto respingere tutti gli attacchi appoggiati da forte artiglieria e numerosi carri. Un nostro gruppo rimasto isolato sul M. Calvo combattendo eroicamente ha respinto sanguinosamente tutti gli attacchi. Solo dopo aver esaurito le munizioni si è aperto la via secondo gli ordini fino alle nostre linee.
Per il LXXVI. Pz. Korps deboli forze hanno tenuto le posizioni presso M. Porzio, Zagarolo e Palestrina contro forti attacchi fino a sera, ma non hanno potuto impedire lo sfondamento verso NO. Il Fs. Jg. Rgt. 11 fatto affluire è stato gettato nel più pesante attacco di carri nemici e ha potuto bloccare l'attacco nemico a 3 km da Torrenova (7 km a NO di Frascati) solo con l'impiego di armi controcarro fatte affluire rapidamente e di unità d'allarme.
Ulteriori più forti reparti corazzati non più trattenuti dalle nostre forze sono riusciti a sfondare verso N e la sera si trovavano a 11 km a E di Roma. La 90. Pz. Gren. Div. è riuscita a respingere in durissimi combattimenti tutti gli attacchi contro Cave.

10. Armee:
Il baricentro degli attacchi nemici è stato sull'ala destra dell'Armata. Ciononostante è stato possibile respingere tutti gli attacchi condotti con preponderanti forze di fanteria e corazzate. A causa di importanti distruzioni il nemico non si è spinto più avanti nel settore del centro e dell’ala sinistra del XIV. Pz. Korps. A SE di Balsorano è stato possibile respingere numerosi attacchi condotti con ingenti forze. Una penetrazione è stata ripulita. Un rinnovato attacco è stato respinto con pesanti perdite per il nemico. Sono stati catturati un ufficiale e 9 uomini dei paracadutisti inglesi segnalati il 2 giugno 4 km a S del vecchio Lago Fucino.
Linea principale di combattimento: 6 km a N di Colleferro – 5 km a N di Anagni – 9 km a N di Ferentino – limite meridionale di Guarcino – 9 km a NE di Alatri – 11 km a ONO di Sora – 1 km a SO di Balsorano – 8 km a N – 8 km a NE – 7 km a E di Campoli – 1,5 km a N di S. Donato – più oltre come prima.
Dal 12 maggio il LI. Geb. Korps ha distrutto 400 carri nemici.

04/06/1944

14. Armee:
I nostri movimenti di ritirata sul corso inferiore del Tevere si sono svolti secondo i piani. Sul limite orientale di Roma il nemico ha potuto spingere indietro le nostre posizioni di sicurezza e il 4 giugno alle ore 14:15 hanno raggiunto con carri l’interno della città. Non si hanno dettagli sulla situazione colà. Nel corso del pomeriggio il nemico ha potuto spingere indietro con forze corazzate le nostre deboli posizioni di sicurezza dislocate sulla sponda N dell’Aniene (antico Tevere) ed ha raggiunto la linea 2 km a SE – 1 km a SO di La Cecchina (3 km a NE di Roma).
Mancano informazioni su dove si trovi la 15. Pz. Gren. Div. che nel corso della giornata da Tivoli sulla sponda N dell’Aniene doveva spingersi verso O.
Nuovi limiti dell’armata: 3 km a O di Tivoli – Montenero (14 km a SO di Rieti) e da questa località collegamento al vecchio limite d’armata.

10: Armee:
Sono stati respinti violenti attacchi condotti durante tutta la giornata ed appoggiati da carri contro parti della 90. Pz. Gren. Div. 3 km a NE di Colonna fino a 1,5 km a NO di Zagarolo e 2 km a S di Genazzano. A S di Guarcino ed a S di Balsorano è stato possibile respingere tutti gli attacchi nemici.
Un btg. della Div. "Brandenburg" ha attaccato da Luco verso S e da N di Collelonge verso O i paracadutisti nemici (1a Brig. della 1a Div. Parac. inglese) segnalati nella zona S dell’antico Lago Fucino. Durante un contatto con il nemico 3,5 km a SSO di Luco e 4 km a NE di Collelonge sono stati catturati 16 inglesi. Un tentativo di distruzione con esplosivi presso Civitella Roveto non ha causato danni significativi.
Nei combattimenti a S di Roma si sono particolarmente distinti i reparti antiaerei sotto il comando del generale della Luftwaffe Ritter von Pohl. Per il grande coraggio e l’eroica capacità di resistenza nei combattimenti delle ultime settimane si è segnalata la 71. I. D..

Ob. Sudwest:
Segnala che all’offerta fatta la sera del 3 giugno di considerare Roma come città aperta a quanto sembra non è stata data attenzione da parte del nemico. Questo significa l’entrata di forze corazzate nemiche all’interno della città ed il messaggio radio del gen. Alexander alla popolazione romana perchè renda inoperanti le preparazioni tedesche per la distruzione dei ponti sul Tevere.

05/06/1944

Non è ancora giunto alcun rapporto.

***

Carte topografiche

4381
4382
0668
0000
4172
4174
0892
5521
4712
5519
5520

Note

  1. ^ All’11 maggio 1944 il dispositivo del Gruppo Armate C in Italia era il seguente:
    10a Armata:
    • Gruppo Hauck (settore Adriatico): 305a divisione di fanteria, 334a divisione di fanteria, 114a divisione cacciatori;
    • LI Corpo da montagna (settore Appennino-Cassino): 5a divisione da montagna, 44a divisione di fanteria, 1a divisione paracadutisti;
    • XIV Corpo corazzato (da Cassino al Tirreno): 15a divisione meccanizzata, 71a divisione di fanteria, 94a divisione di fanteria;
    • Riserva: 90a divisione meccanizzata.
    14a Armata:
    • LXXVI Corpo corazzato (Anzio): 362a divisione di fanteria, 715a divisione di fanteria, 26a divisione corazzata in riserva;
    • I Corpo Paracadutisti (Anzio): 3a divisione meccanizzata, 65a divisione di fanteria, 4a divisione paracadutisti;
    • Riserva: 92a divisione di fanteria, 29a divisione meccanizzata.
    Gruppo d’Armata von Zangen (Italia settentrionale):
    • LXXV Corpo d’Armata: divisione corazzata “H. Goering”, 162a divisione di fanteria (turcomanna), 356a divisione di fanteria, 135a brigata da fortezza;
    • Litorale Adriatico: 278a divisione di fanteria, 188a divisione da montagna.
    All’11 maggio 1944 il dispositivo del 15° Gruppo d’Armate alleato era il seguente:
    5° Corpo GB (settore Adriatico): 4a divisione di fanteria indiana, 10a divisione di fanteria indiana, 23a brigata corazzata GB, 7a brigata corazzata GB.
    5a Armata americana:
    • II Corpo d’Armata (Garigliano): 85a divisione di fanteria US, 88a divisione di fanteria US.
    • VI Corpo d’Armata (Anzio): 3a divisione di fanteria US, 34a divisione di fanteria US, 45a divisione di fanteria US, 1a divisione corazzata US, 1° S.S.F., 1a divisione di fanteria GB, 5a divisione di fanteria GB;
    • Corpo di Spedizione francese (Garigliano): 1a divisione “Francia Libera”, 2a divisione di fanteria marocchina, 3a divisione di fanteria algerina, 4a divisione marocchina da montagna, 1°, 3° e 4° gruppo Tabors marocchini.
    • Riserva d’Armata: 4° Corpo US, 36a divisione di fanteria US, 509° battaglione paracadutisti US.
    8a Armata britannica:
    • 10° Corpo (Appennini): 2a divisione di fanteria neozelandese, 12a brigata corazzata sudafricana, 24a brigata Guardie, 2a brigata paracadutisti, corpo di liberazione italiano.
    • 13° Corpo (Rapido, Cassino, Gari): 6a divisione corazzata GB, 4a divisione di fanteria indiana, 1a brigata Guardie, 78a divisione di fanteria GB, 8a divisione di fanteria indiana, 1a brigata corazzata canadese.
    • 2° Corpo polacco (Montecassino): 3a divisione Cacciatori dei Carpazi, 5a divisione di fanteria “Kresowa”, 2a brigata corazzata.
    • 1° Corpo canadese (in riserva): 5a divisione corazzata, 1a divisione di fanteria, 25a brigata Guardie GB.
    • Riserva d’Armata: 6a divisione corazzata sudafricana.
  2. ^ L’11 maggio 1944, verso le 11 del mattino, una pattuglia di 14 bersaglieri (XXXIII battaglione) attaccò di propria iniziativa la vetta e l’osservatorio tedesco di Monte Mare. Poco dopo i tedeschi, sopraggiunti in forze, rioccuparono il terreno perduto abbandonato dai bersaglieri su ordine del comando del C.I.L. Cfr. Cfr. Salvatore Crapanzano, il Corpo Italiano di Liberazione, Ministero della Difes, Roma, 1971, pag. 23.
  3. ^ Sant’Andrea del Garigliano.
  4. ^ I tedeschi non avevano informazioni sul Corpo di spedizione francese che ritenevano a riposo tra Napoli e Salerno. Non avevano nemmeno saputo dell’arrivo in Italia della 4a divisione da montagna marocchina, della 1a divisione di fanteria “Francia Libera” e di un nuovo gruppo di Tabors marocchini.
  5. ^ Anche a Montecassino i tedeschi non si erano accorti della sostituzione della 4a divisione di fanteria britannica con le due divisioni del Corpo polacco.
  6. ^ Si tratta dei primi attacchi delle due divisioni americane (85a e 88a) del 2° Corpo che subirono pesanti perdite, ma che si rifecero ampiamente nei giorni seguenti.
  7. ^ Il 13 maggio i tedeschi presero atto del fatto che l’attacco francese era stato lanciato di sorpresa con quattro divisioni di fanteria, tre raggruppamenti di Tabors marocchini, diversi battaglioni corazzati e una potente artiglieria.
  8. ^ Davanti alla spinta delle divisioni dell’8a Armata nella valle del Liri, il comando del settore passò alle dipendenze della 1a divisione paracadutisti.
  9. ^ La notizia dell’impresa compiuta da Albert Bruckner (6a compagnia del gruppo cacciacarri 1) fu riportata da molti giornali dell’Europa occupata, ma il suo nome non appare in nessun altro documento fra quelli rinvenuti.
  10. ^ Il 14 maggio 1944 non si verificò nessun attacco con mezzi corazzati alla Masseria Albaneta di Montecassino. I polacchi fecero avanzare alcuni carri per coprire l’azione degli sminatori che tentavano di aprire dei varchi fra i campi minati.
  11. ^ Nel settore del 2° Corpo americano, tenuto conto della caduta di Castelforte e della decisa avanzata francese verso Ausonia, il comandante della 94a divisione tedesca ottenne il permesso di ritirarsi su una nuova linea di difesa. L’88a divisione americana avanzò verso Spigno e la 85a verso Formia.
  12. ^ Il 15 maggio, dopo aver scardinato la linea di difesa tedesca, il C.E.F. avanza velocemente sui monti Aurunci (Monte Fammera-Monte Petrella-Monte Revole) e verso il colle della Bastia ed Esperia. I combattimenti sotenuti dai francesi fra il 13 e il 14 maggio sono la chiave di volta dello sfondamento alleato della Linea Gustav.
  13. ^ Il 1° Corpo canadese era costituito dalla 1a divisione di fanteria e dalla 5a divisione corazzata, subì pesanti perdite nello sfondamento della Linea Senger tra Aquino e Pontecorvo.
  14. ^ I tedeschi fecero affluire numerosi rinforzi di unità provenienti da Anzio, dal fronte adriatico e dal Centro Italia: tra queste il 4° reggimento della 26a divisione corazzata equipaggiato con carri Pantera, la 90a divisione meccanizzata e la divisione “Hermann Goering”. Molti furono i singoli battaglioni (Hochgebirgs. Btl 3, A.A. 334, A.A. 114, I.R. 1027 ecc.) tra i quali quelli composti da giovanissime reclute (Feld. Ers. Btl. 29, Feld.Ers. Btl. 194, Feld. Ers. Btl. 234 ecc.).
  15. ^ Questa annotazione con la relativa notizia della fucilazione di 15 SS italiane è contestata da alcuni studiosi della brigata SS italiane.
  16. ^ E’ probabile che questi italiani “esperti del territorio” facessero parte dello Squadrone “F”, unità italiana in avanguardia, impegnata in un’operazione di ricognizione del terreno. Il 28 maggio 1944 in uno scontro a fuoco nei pressi dell’abitato di Arpino caddero il caporale Guido Facchin e il paracadutista Renzo Brancorsini. Nella notte fra il 28 ed il 29 maggio 1944, i tedeschi, probabilmente della 1a divisione paracadutisti, uccisero 11 civili in località Collecarino, frazione di Arpino. Benché il motivo della strage sia sconosciuto, è credibile che i tedeschi abbiano vendicato sulla popolazione civile le loro perdite dovute a scontri a fuoco con militari italiani.
  17. ^ Il 23 maggio 1944 iniziò l’offensiva alleata dalla testa di sbarco verso Roma che tante polemiche suscitò. Alcuni hanno accusato il generale Clark che con la sua manovra tutta puntata verso Roma avrebbe permesso alla 10a Armata tedesca di fuggire verso l’Appennino centrale. A leggere i documenti e studiare le carte topografiche non sembra vero. Molti dimenticano che il generale Juin propose fin dal 18 maggio di far convergere l’intero C.E.F. verso nord-est e di chiudere così in una morsa senza seranza le truppe tedesche che stavano ritirandosi verso Frosinone, ma la sua idea fu scartata dal generale Alexander.
  18. ^ Il 30 maggio 1944 il battaglione Alpini “Piemonte” stava avanzando nella Valle di Canneto quando trovò una vivace resistenza da parte di reparti tedeschi e fu fermato da un nutrito fuoco di artiglieria. Il battaglione soffrì la perdita di 11 feriti, ma catturò due prigionieri e molte armi fra cui due mitragliatrici. Cfr. Salvatore Crapanzano, il Corpo Italiano di Liberazione, Ministero della Difesa, Roma, 1971, pag. 52.
  19. ^ I resti di alcune divisioni tedesche schierate sulla Linea Gustav si ritirarono verso l’Appennino centrale attraverso Sora e Avezzano. Il 1 giugno presso il lago del Fucino fu lanciato un distaccamento di paracadutisti inglesi (6th/Royal Welch Regiment) al fine di ostacolare la ritirata nemica. Ci furono scontri a fuoco in prossimità dei paesi circostanti e il 4 giugno a Capistrello (Aquila) i tedeschi fucilarono 33 civili italiani. Non si è mai scoperto il reparto che eseguì la strage e il motivo della rappresaglia.

Appendice

Abbreviazioni contenute nel testo.

Armate

  • 10. Armee – 10a Armata
  • 14. Armee – 14a Armata
  • Corpi d’Armata

  • I. Fs. Jg. Korps – I Corpo Paracadutisti
  • XIV. Panzer. Korps – XIV Corpo corazzato
  • LI. Geb. Korps – LI Corpo da montagna
  • LXXVI. Pz. Korps – LXXVI Corpo corazzato
  • Divisioni

  • 1. Fs. Jg. Div. – 1a divisione paracadutisti
  • 3. Pz. Gren. Div. – 3a divisione meccanizzata
  • 4. Fs. Jg. Div. – 4a divisione paracadutisti
  • 5. Geb. Div. – 5a divisione da montagna
  • 15. Pz. Gren. Div. – 15a divisione meccanizzata
  • 26. Pz. Div. – 26a divisione corazzata
  • 29. Pz. Gren. Div. – 29a divisione meccanizzata
  • 65. I.D. – 65a divisione di fanteria
  • 71. I.D. – 61a divisione di fanteria
  • 90. Pz. Gren. Div. – 90a divisione meccanizzata
  • 94. I. D. – 94a divisione di fanteria
  • 114. Jg. Div. – 114a divisione leggera
  • 305. I.D. – 305a divisione di fanteria
  • 334. I.D. – 334a divisione di fanteria
  • 362 I.D. – 362a divisione di fanteria
  • 715. I.D. – 715a divisione di fanteria
  • Div “H.u.D.” – 44a divisione granatieri “Hoch und Deutschmeister”
  • Pz. Fs. Jg. Div. 'H.G.' - Pz. Div. “H.G.” - divisione corazzata Hermann Göring
  • Div. "Brandenburg" – divisione “Brandenburg”
  • Reparti minori

  • Hochgeb. Btl. 3 – III battaglione di alta montagna
  • II./Pz. Gr. Rgt. 254 - II battaglione del 254° reggimento meccanizzato
  • A.A. 44 – Gruppo esplorante della 44a divisione
  • I. u. II./Fs. Jg. Rgt. 1 – I e II battaglione del 1° regimento paracadutisti
  • Aufkl. Abt. 85 – Gruppo esplorante della 5° divisione da montagna
  • St. Gesch. Brig. 242 – 242a brigata controcarro
  • Pz. Zerstoer. Lehr.-Kp. – compagnia anticarro leggera
  • 6. Fs. Pz. Jg. Abt 1 – 6a compagnia del gruppo anticarro della 1a divisione paracadutisti
  • Gren. Rgt. 361 – 361° reggimento della 90a divisione meccanizzata
  • Pz. A.A. 190 – 190° gruppo esplorante della 90a divisione meccanizzata
  • Fues. Btl. 194 – 194° gruppo esplorante della 94a divisione di fanteria
  • Gren. Rgt. 191 – 191° reggimento granatieri della 71a divisione di fanteria
  • Gren. Rgt. 211 – 211° reggimento della 71a divisione di fanteria
  • Werf. Rgt. 71 - 71° reggimento lanciarazzi
  • I./Pz. Rgt. 4 (Panther) – I battaglione del 4° reggimento corazzato (26a divisione corazzata)
  • Pz. Gren. Rgt. 1027 (26° divisione corazzata) - 1027° reggimento meccanizzato
  • Gren. Rgt. (mot.) 71 – reggimento granatieri (motorizzato) della 29. Pz. Gren. Div.
  • Nebelwerfer Rgt. 56 – 56° reggimento lanciarazzi
  • Rgt. 355 – 355° reggimento di fanteria
  • Fs. Jg. Rgt. 11 – 11° reggimento paracadutisti della 4a divisione paracadutisti
  • Gruppe Boelcke

    Kampfgruppe

  • Kampfgruppe Schulz
    Gruppo da combattimento formato da I e II battaglione del 1° reggimento paracadutisti, 85° gruppo esplorante della 5a divisione da montagna, 242a brigata anticarro, compagnia leggera anticarro agli ordini del colonnello Schulz comandante del 1° reggimento paracadutisti.
  • Kampfgruppe Nagel
    Gruppo da combattimento nato dai resti del 131° reggimento fanteria, 44° gruppo esplorante, 71° gruppo esplorante, 115° gruppo esplorante, agli ordini del colonnello Nagel, comandante del 131° reggimento fanteria.
  • Kampfgruppe Rumhor
    Gruppo da combattimento formato dai resti di reparti della 71a divisione di fanteria agli ordini del colonnello Detlev von Rumhor, comandante del 211° reggimento di fanteria.
  • Kampfgruppe von Behr
    Gruppo da combattimento agli ordini del colonnello von Behr, comandante del 200° reggimento meccanizzato, 90a divisione meccanizzata.
  • Kampfgruppe Matthes
    Gruppo da combattimento Matthes formato con i resti dei Gren Rgt. 211, 194 e 191.

    Nel caso in cui il testo derivi sempicemente dall'esposizione, con o senza traduzione, di documenti/memorie al solo fine di una migliore e più completa fruizione, la definizione Autore si leggerà A cura di.

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    LA FINE DELLA BATTAGLIA TRA LE ROVINE DI CASSINO E LA 1ST GUARDS BRIGADE TRA L’11 ED IL 18 MAGGIO 1944

    Cassino, Montecassino, l’Abbazia, la Linea Gustav: nomi che tennero banco su tutti i giornali del mondo per mesi e mesi nel corso di quel 1944 con le notizie su una battaglia che sembrava non avere mai fine.
    Ma la città di Cassino, o meglio le rovine di quello che una volta era stata la città di Cassino, come venne in possesso delle truppe alleate? Quando ebbe termine l’assedio della roccaforte tedesca, alle pendici di quel monte tanto famoso?

    07/01/2012 | richieste: 3629 | ALBERTO TURINETTI DI PRIERO
    Le battaglie | #maggio 1944, cassino, diadem-op, uk, unità-reparti

    L’ATTACCO POLACCO DEL 12 MAGGIO 1944 ALLA QUOTA 593 NEL RACCONTO DI UN COMANDANTE DI PLOTONE POLACCO

    The 12th May 1944 Polish assault against Hill 593 from the witness of a Polish platoon commander.
    L’attaque polonaise du 12 Mai 1944 contre la Pointe 593 dans le témoignage d’un chef de péloton polonais.

    25/09/2011 | richieste: 3612 | ALBERTO TURINETTI DI PRIERO
    Testimonianze | #maggio 1944, diadem-op, polonia, quota-593

    L'ATTACCO POLACCO A MONTECASSINO IN UN DOCUMENTO DEL 1945.

    Polish attack on Montecassino in a 1945 document.
    L'attaque polonaise à Mont-Cassin dans un document du 1945.

    02/05/2010 | richieste: 6120 | ALBERTO TURINETTI DI PRIERO
    Le battaglie | #maggio 1944, diadem-op, montecassino-area, polonia

    I CINQUANTA GIORNI DEL REGGIMENTO SAN MARCO SUL FRONTE DI CASSINO

    L'8 aprile 1944, Sabato Santo, i marinai del San Marco stavano per arrivare al fronte di Cassino. Venivano da tre giorni in treno, dalla Puglia a Napoli, e avrebbero trascorso questo giorno e il giorno di Pasqua a piedi e in autocarro per raggiungere la prima linea.

    06/09/2009 | richieste: 7645 | MAURIZIO BALESTRINO
    Ricerche | #aprile 1944, #maggio 1944, diadem-op, italia, san-marco, unità-reparti, valvori

    LA BATTAGLIA DEL GARIGLIANO ED IL CORPS EXPÉDITIONNAIRE FRANÇAIS (11-21 MAGGIO 1944)

    .... In definitiva l’idea manifestata dal generale Juin era che la 5a Armata sarebbe stata la vera e propria punta di lancia nella rottura della Linea Gustav!

    05/04/2009 | richieste: 10120 | ALBERTO TURINETTI DI PRIERO
    Le battaglie | #maggio 1944, diadem-op, francia, garigliano-area, goumier, unità-reparti

    QUELLA SETTIMANA D’INFERNO SULLA LINEA HITLER

    Costantino Jadecola ci descrive la linea Hitler e il ruolo che avrebbe dovuto avere nelle intenzioni del comando tedesco.

    27/06/2008 | richieste: 4970 | COSTANTINO JADECOLA
    Le battaglie | #maggio 1944, aquino, diadem-op, linea-senger-riegel, pontecorvo, san-giorgio-liri

    IL DIARIO DI DONALD W.O. PAIGE

    Donald W.O. Paige, WW2 People’s War, BBC, Il diario di guerra di Don, Monte Cassino, fase 2.
    Donald W. O. Paige, WW2 People's War, BBC, Don's War Diary, Monte Cassino, phase 2.

    06/06/2008 | richieste: 3078 | DONALD W.O. PAIGE
    Testimonianze | #maggio 1944, #today, cassino, diadem-op, uk, veterani-reduci

    I CARRI ARMATI POLACCHI A PIEDIMONTE SAN GERMANO (20-25 MAGGIO 1944)

    Dal 20 al 24 maggio 1944 i carri polacchi del 6° reggimento corazzato “Dzieci Lwowskich” tentarono di conquistare il paese di Piedimonte San Germano, una vera fortezza tedesca della Linea Senger, validamente difesa dagli uomini della famosa 1ª divisione paracadutisti.

    21/07/2007 | richieste: 6666 | ALBERTO TURINETTI DI PRIERO
    Le battaglie | #maggio 1944, diadem-op, linea-senger-riegel, pantherturm, piedimonte-san-germano, polonia, tank

    L’ATTACCO AL PAESE DI LENOLA, NELL’AMBITO DELLE OPERAZIONI DEL CORPS DE MONTAGNE (21-23 MAGGIO 1944)

    Durante l’offensiva alleata contro le truppe tedesche, il 21 ed il 22 maggio 1944, un piccolo paese alle falde dei Monti Ausoni diventa un obbiettivo militare per il Corpo di Spedizione Francese, con drammatiche conseguenze per i civili italiani.

    During the Allied attack against German troops, the 21st and 22nd May 1944, a little village in the Monti Ausoni, turns into a military target for the French Expeditionary Corps, with dramatic consequenses for the Italian civilians.

    Pendant l’offensive des Alliés contre les troupes allemandes, le 21 et le 22 mai 1944, un petit village aux pieds des Monti Ausoni, devient un objectif militaire pour le Corps Expéditionnaire Français, avec des dramatiques conséquences pour les civils italiens.

    07/06/2007 | richieste: 5288 | ALBERTO TURINETTI DI PRIERO
    Le battaglie | #maggio 1944, diadem-op, francia, goumier, lenola, unità-reparti

    LA CONQUISTA DI ESPERIA E QUEI ROTTAMI FUMANTI (16-17 MAGGIO 1944)

    La storia di quella disgraziata colonna tedesca e dei suoi caduti iniziò nel pomeriggio del 15 maggio 1944, quando dagli interrogatori dei prigionieri, portati davanti agli interpreti del Deuxième Bureau della 3a divisione di fanteria algerina, emerse la notizia che nuovi rinforzi sarebbero arrivati nel settore di Esperia.

    09/04/2007 | richieste: 5677 | ALBERTO TURINETTI DI PRIERO
    Le battaglie | #maggio 1944, diadem-op, esperia, linea-dora

    ARCE - BATTLE FOR MOUNT PICCOLO & MOUNT GRANDE

    Il comando tedesco da tempo aveva deciso di creare uno sbarramento ad Arce, dove la Statale 6 Casilina si incunea in una stretta gola sormontata ai lati da montagne. Le uniche truppe disponibili erano alcune unità, della I Divisione paracadutisti, della 44ª Divisione "Hoch und Deutschmeister" e della 90ª Divisione Panzer Grenadier. Ad essi sarebbe spettato il compito di difendere Monte Piccolo e Monte Grande.

    23/08/2002 | richieste: 6596 | ROBERTO MOLLE
    Le battaglie | #maggio 1944, diadem-op, linea-senger-riegel

    LA BATTAGLIA PER ROMA - I COMBATTIMENTI DA ANZIO ALLA PRIMA DELLE CAPITALI DELL'ASSE

    I progetti del generale Alexander per la testa di sbarco di Anzio, in ordine alla conquista di Roma, si basavano su un attacco del 6° Corpo d'Armata americano verso Cisterna e quindi in direzione di Valmontone.

    20/05/2002 | richieste: 5396 | FRANCESCO ARCESE
    Le battaglie | #maggio 1944, #giugno 1944, anzio-area, diadem-op, roma, roma-area

    AQUINO - LE VALLI - 23 MAGGIO 1944 - IL GIORNO PIÙ LUNGO DELLA LINEA SENGER

    La battaglia per lo sfondamento della linea Senger-Riegel fa da sfondo alla ricerca condotta da Roberto Molle per individuare i luoghi in cui potrebbe ancora giacere il corpo di un maresciallo carrista tedesco.

    06/10/2001 | richieste: 5697 | ROBERTO MOLLE
    I luoghi | #maggio 1944, #today, aquino, diadem-op, linea-senger-riegel, sturmgeschutz

    AUSONIA NEGLI ANNI DI GUERRA 1943-1944

    Assieme alla vicina Coreno, Ausonia fu teatro di tragici scontri, a causa della sua posizione di notevole importanza strategica, situata com'è alle pendici dei Monti Aurunci, e a controllo di quella importante arteria stradale che sin da epoche remote fu la strada tra Cassino e Formia.

    29/09/2001 | richieste: 6795 | ALESSANDRO CAMPAGNA
    I luoghi | #maggio 1944, ausonia, diadem-op, garigliano-area

    LA SECONDA GUERRA MONDIALE A ROCCASECCA - MELFA ROAD

    Se vi capita di andare nelle città di Ottawa o Vancouver, in Canada, vi imbatterete in una strada che è intitolata Melfa Road, in ricordo della battaglia del Melfa che avvenne il 24 e 25 maggio 1944.

    17/03/2001 | richieste: 6300 | ROBERTO MOLLE
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